Armory (Joe Kurland, Chad Fisher)


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Anche se è trascorso un po’ di tempo dalla pubblicazione della recensione dell’ottimo “Empyrean Realms”, non abbiamo voluto lasciarci sfuggire la possibilità di scambiare qualche parola con Joe Kurland – chitarrista degli Armory e boss di Metavania Music – sempre prodigo di risposte più che esaustive – e Chad Fisher, titolare dell’altra chitarra nella line-up della band. Ne è uscita un’intervista decisamente sostanziosa ed altrettanto interessante: buona lettura!

Ciao Joe e bentornato su heavymetalwebzine.it! Come stai?

JOE: Ciao Luca e grazie per averci ospitati ancora tra le vostre web pagine! Io sto bene, grazie per avermelo chiesto!

E’ passato molto tempo dall’ultima intervista, vuoi raccontarci che cosa hai fatto in questi cinque anni, oltre a lavorare a “Empyrean Realms”?

JOE: Yeah man! Non posso credere che siano già passati cinque anni dalla mia prima intervista con voi. Personalmente ho passato la maggior parte di questi ultimi anni lavorando su “Empyrean Realms”, ma ho fatto anche altro: nel 2011 ho avviato la mia etichetta, Metavania Music con cui ho pubblicato ufficialmente l’album dei Vomitron, “No NES For the Wicked” e ora il nuovo album degli Armory, “Empyrean Realms”. A livello musicale, Chad e Prez suonano anche in una band melodic death metal chiamata Soul Remnants: recentemente hanno rilasciato il loro secondo album “Black And Blood”. Pete suona nei Vomitron e in molte altre band e ha il proprio studio di registrazione. Al di fuori della musica, i  ragazzi della band hanno tutti posti di lavoro, a tempo pieno o part-time. Inoltre io, Chad ed Adam abbiamo recentemente ottenuto un “master” in un contesto extra-musicale.

Iniziamo a parlare del nuovo disco: quali pensi possano essere le maggiori differenze tra “The Dawn Of Enlightenment” e questo nuovo “Empyrean Realms”? A me sembra che abbiate mantenuto le stesse coordinate musicali ma con più elementi sinfonici!

JOE: E’ stata presa un decisione consapevole e questo è stato fatto per migliorare il nostro songwriting, l’esecuzione e la produzione di “Empyrean Realms”: abbiamo speso molto tempo lavorando instancabilmente su di esso. Rispetto al nostro full length di debutto “The Dawn Of Enlightenment”, il nostro ultimo album “Empyreal Realms” ha brani dalle sonorità più spiccatamente originali e che incorporano diversi sottogeneri del metal in modo omogeneo. “Empyrean Realms” ha hooks più memorabili, layering complementari, temi e fraseggi intrecciati. Ha anche parti più progressive e tecniche, la parte strumentale è più intricata: nel tempo abbiamo sviluppato testi migliori, in termini di conoscenze tecniche e musicali. Inoltre, penso che per “Empyrean Realms” ognuno di noi abbia eseguito al meglio la sua parte in studio e l’album ha un mixaggio più che piacevole. I testi sono molto più articolati e il libretto dell’album è molto più ampio.

Ho avuto inoltre la sensazione che siate molto più maturi e consapevoli dei vostri mezzi: merito anche della stabilità della line-up? Che ne pensi?

CHAD: Penso che la stabilità della line-up sia molto importante. Molte band sembrano avere membri che vanno e vengono dalla loro line-up. Noi siamo più un gruppo di amici a cui piace fare musica: abbiamo gusti musicali diversi e questo ci dà una vasta gamma di influenze da cui attingere. Anche se io e Joe scriviamo tutta la musica per i brani degli Armory, i gusti degli altri membri hanno avuto un impatto positivo su di noi, anche quando ci troviamo insieme per jammare. Non abbiamo cambiato la line-up fin dall’inizio della band: abbiamo solo aggiunto membri… Siamo in sei e penso che sia abbastanza per ora, a meno che non si decida di aggiungere un suonatore di flauto o un violinista, eheh!

JOE: Penso anche che il fatto che suoniamo insieme da così tanto tempo ci permetta di capire e anticipare ciò che l’altro sta suonando o scrivendo. Quando suoniamo dal vivo diamo l’idea di una coesione molto forte. Essendo io e Chad i due chitarristi abbiamo familiarità l’uno con l’altro e con chi sta suonando con noi; anche le sottili complessità della pinnata e il vibrato vengono naturali nei nostri album e anche durante i nostri spettacoli dal vivo. Inoltre ognuno di noi ha un suo stile distinto che dà agli Armory uno stile personale: Prez, il nostro bassista, suona senza plettro alla Steve Harris e, dato che è un’abilità che in pochi hanno, questo dà agli Armory un suono di basso particolare. Adam, il nostro cantante, ha una voce dal suono unico e ha cantato sempre e solo con noi e ciò fa sì che la nostra musica e il nostro sound siano unici e riconoscibili.

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Come descriveresti il nuovo album ad un metallaro che non conosce la musica degli Armory? Quali parole useresti per convincerlo a dare una chance al nuovo disco?

CHAD: Wow, bella domanda. Beh, innanzitutto è necessario trovare un terreno comune e viste le nostre diverse influenze, non è difficile. Il power metal non fa per voi? Ok, come certe thrash o death metal band, ci sono parti su entrambi i nostri album che mi danno quella sorta di energia che percepisco quando ascolto questi generi. Oppure, ti piacciono i film con colonne sonore epiche e sinfoniche? C’è anche questo. Vi interessano cosmologia, filosofia o metafisica? C’è molto anche di questo nei nostri testi. Abbiamo suonato molte volte davanti a persone che sono venute da noi dopo il concerto e hanno detto cose come, “wow, non ascolto power metal ma è stato magnifico”. Penso che ci siano un sacco di aspetti che possono interessare la maggior parte delle persone e una volta che parti con gli ascolti inizi a realizzare quanto devi scavare per capire la quantità di elementi del disco. Ci vogliono davvero parecchi ascolti (nove, in media) per sentire tutto quello che c’è: consiglio a tutti di ascoltare “Empyrean Realms” attraverso un bel set di altoparlanti o cuffie, preferibilmente al buio, con un bel cicchetto e lasciatelo suonare!

JOE: Alcune parole che potrei usare per convincere i fans a supportare “Empyrean Realms” potrebbero essere: epico ma anche rockeggiante, tecnico ma anche memorabile, energico ma anche melodico, potente, strutturato e ispirato nelle musiche e nei testi.

E’ cambiato qualcosa nel processo di songwriting rispetto al disco precedente? Dove e come si sono svolte le varie fasi di lavorazione dell’album? Inoltre vorrei farvi i complimenti per la qualità della produzione, davvero ottima!

JOE: Il songwriting di entrambi gli album è stato abbastanza simile. Fondamentalmente io e Chad abbiamo scritto tutte le canzoni ed i dettagli degli strumenti. A volte lavoriamo ognuno per conto proprio sulle varie parti delle canzoni mentre altre volte lavoriamo insieme: ci scambiamo idee, ridisponiamo e analizziamo ogni singola nota fino a quando abbiamo creato ciò che ci piace. Questo processo ha portato via diversi anni, ma per fortuna abbiamo lavorato su ogni canzone contemporaneamente. Le melodie vocali sono state tutte scritte da me ed i testi sono stati scritti per ultimi adattandoli alle melodie vocali. Mio fratello Adam ha scritto circa la metà dei  testi, mentre io e nostro fratello maggiore Jason abbiamo contribuito al completamento del resto dei testi. Grazie per i complimenti sulla nostra produzione: a tutti noi la produzione di “Empyrean Realms” piace molto ed è migliore rispetto al debut album. Il suono generale è più gradevole ed equilibrato.

Come mai avete scelto un titolo come “Empyrean Realms”? C’è una connessione con alcuni brani se non mi sbaglio, ma vorresti parlarcene tu? In generale non mi sembra che siano cambiati gli argomenti che trattate nelle canzoni: come sul predecessore sono legati a temi come filosofia, cosmologia e fantasy.. vorresti raccontarci di cosa parla ogni canzone?

JOE: “Empyrean Realms” è stato scelto come titolo dell’album perché trasmette efficacemente i contenuti epici, cosmici e filosofici dell’album. ” Empyrean” è una parola buona per simboleggiare qualcosa di astrale, ultraterreno o profondamente significativo, si adatta bene ai nostri temi lirici, mentre “Realms” è una parola che rappresenta bene i variegati paesaggi musicali di ogni canzone dell’album. “Empyrean Realms” suona davvero cool, eheh. Invece di spiegare il significato di ogni canzone, che può essere interpretata in modo personale da chiunque ne legga i testi, dirò solo che le tematiche che trattiamo principalmente comprendono la filosofia, la metafisica, la cosmologia, il fantasy e la mitologia; sono scritti in modo articolato, con molte domande per far riflettere sulla realtà ed ispirare attraverso un tono spesso positivo ed edificante. Noi apprezziamo i nostri testi e crediamo che la musica stessa sia ciò che definisce principalmente ogni canzone.

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Ci racconti qualcosa anche dell’artwork che accompagna il disco?

JOE: L’artwork di “Empyrean Realms” è opera dell’inglese Gary Tonge. Durante le registrazioni di “Empyrean Realms” ho cercato in internet un dipinto esistente che avremmo potuto usare per la copertina dell’album, dato che commisionare qualcosa da zero può essere molto costoso. Dopo un po’ di ricerche mi sono imbattuto in questo dipinto davvero cool, con pianeti e astronavi impostate in uno sfondo colorato di celeste. Il dipinto rappresenta bene le lyrics dei nostri brani, basati su temi cosmici e filosofici, davvero perfetto per l’album. Inoltre, la combinazione di colori viola, blu e verde è l’esatto opposto di rosso, arancio e giallo del nostro debutto, un ottimo modo per distinguere visivamente i due album. Questo era il dipinto che volevo, così ho ricercato l’artista e gli inviato una email chiedendo i diritti per poterlo utilizzare: dopo alcune trattative, abbiamo raggiunto l’accordo ed il resto è storia. Siamo stati davvero fortunati, Gary Tonge è stato il primo artista che abbiamo contattato e il suo dipinto il primo che ho visto e voluto a tutti i costi. Il dipinto è così vario e vasto che siamo riusciti a prendere molte porzioni differenti ed utilizzarle per il libretto, il nostro sito ufficiale, poster, adesivi, biglietti da visita, ecc.

Ho messo “Empyrean Realms” nella mia Top Ten del 2013, dato che è davvero molto bello. Quali commenti state raccogliendo dalle recensioni, in America e in Europa, e quali dai fans?

JOE: Sono onorato che “Empyrean Realms” faccia parte della tua top ten del 2013! La maggior parte delle recensioni sono state eccezionalmente positive e ci hanno lodato sia dall’America che dall’Europa o da qualsiasi altro luogo. Tengo traccia di ogni recensione e posso dirti che adesso “Empyrean Realms” ha una media voto di quasi 9/10 mentre “The Dawn Of Enlightenment” ha una media appena sopra l’8/10. Sembra che l’80-90% dei recensori e dei fans preferiscano il nuovo album, cosa che mi rende molto contento! “Empyrean Realms” è stato da poco recensito anche su magazine cartacei come gli inglesi Fireworks e Power Play, Rock It! in Germania, Sweden Rock in Svezia e BURRN! in Giappone.

Come vanno le cose in ambito live per gli Armory? Avete qualche particolare progetto per promuovere al meglio l’album?

CHAD: Abbiamo suonato il nostro primo show a sostegno del nuovo album un paio di settimane fa presso la nostra “casa base”, “Ralph’s” a Worcester, MA, USA. La risposta del pubblico è stata incredibile: abbiamo suonato metà del nuovo album ed è stato accolto molto bene. A giugno suoneremo in Ohio al “Warriors Of Metal Fest VII” ed abbiamo intenzione di suonare altri concerti per mantenere forte la nostra presenza e diffondere la nostra musica a quante più persone possibili. Per quanto riguarda la promozione, oltre a suonare concerti stiamo facendo le cose normali.. recensioni, interviste, uscire su riviste cartacee, promuovere il disco presso store e distribuzioni, licenze, aggiornamenti di notizie, ecc.

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Guardando alla carriera degli Armory, quali sono stati i momenti migliori e quelli peggiori per la band?

JOE: I momenti peggiori attualmente vedono coinvolto Tommy Hansen. So quello che stai pensando.. “Che cosa?!? Che ha a che fare colui che ha mixato “Keeper Of Seven Keys” degli Helloween con gli Armory?!?” La verità è che abbiamo reclutato Tommy Hansen per mixare “Empyrean Realms” ed eravamo davvero molto entusiasti di lavorare con un nome così importante del power metal mondiale. La storia è lunga ma sarò breve, abbiamo dovuto rinunciare a collaborare con lui per diversi motivi: le pessime comunicazioni (i contatti erano tutti fatti tramite e-mail, lui era in Danimarca e noi negli USA), un brutto atteggiamento, ritardi prolungati e casuali, attrezzature costantemente in riparazione e la sensazione generale che non stesse facendo i dovuti sforzi per mixare il nostro album. Non so esattamente il perché di tutto ciò… forse perché sono molto meticoloso e gli ho richiesto un elevato livello di cura ed attenzione nella fase di mixaggio. Avevamo curato tantissimo le fasi di scrittura e registrazione e non ero disposto ad accontentarmi di poco in fase di produzione. Sono serviti più di sei mesi a Tommy per completare, finalmente, il mix di una sola delle nostre canzoni. Quando ha cercato di utilizzare le stesse impostazioni per le altre canzoni queste suonavano completamente diverse da quello che ci aspettavamo e lui ha liquidato la questione come se non fosse importante! Fu allora che capii che dovevamo interrompere la collaborazione. Per mesi sono stato depresso pensando che l’album non sarebbe mai stato completato. Per fortuna Pete, il nostro tastierista, è stato in grado di mixare l’album, come ha fatto per il nostro debutto. Per essere onesti, il mixaggio di Pete suona meglio ed è più professionale rispetto a quello che Tommy stava cercando di far passare! Dopo tutto questo, posso dire che il momento migliore è stato rilasciare “Empyrean Realms” dopo un sacco di tempo da quando abbiamo scritto il primo riff per l’album: è stato il sollievo più grande della mia vita, ahah! Ancora non riesco a credere a quante ore di lavoro sono servite per curare ogni aspetto dell’album: mi guardo indietro e sono ancora incredulo riguardo al fatto che l’album sia uscito e che sia venuto come lo volevamo! Ci sono stati tantissimi contrattempi ed abbiamo speso molto tempo per superarli: la lezione che abbiamo imparato ci insegna che dobbiamo essere perseveranti e continuare a provare, alla fine le cose buone arrivano.

Joe, da qualche anno hai avviato la tua etichetta Metavania Music, per la quale sono usciti “Empyrean Realms” e “No NES For The Wicked” dei Vomitron, la band del vostro tastierista Peter Rutcho. Come mai hai scelto di avviare una label tutta tua? Pensi, in futuro, di occuparti anche di altre band?

JOE: Gli Armory sono un gruppo completamente indipendente. Abbiamo rilasciato autonomamente “The Dawn Of Enlightenment”, il che ha richiesto a noi di dover fare praticamente tutto quello che avrebbe fatto un’etichetta per pubblicare un album. Abbiamo venduto all’ingrosso a negozi/distribuzioni per diffondere la nostra musica, abbiamo reso l’album disponibile digitalmente, creato e gestito un sito ufficiale di qualità, pagine sui social ed il nostro store sul sito, abbiamo avuto una massiccia quantità di recensioni e passaggi in radio, abbiamo ricercato ed amministrato tutto gli aspetti legali. Negli Armory sono stato la persona che ha gestito la maggior parte di questa promozione e vendita, così non ho fatto altro che legittimare ufficialmente questi aspetti dandogli un nome: è nata così Metavania Music. Così, “The Dawn Of Enlightenment” essenzialmente è stato rilasciato da Metavania Music allo stesso modo di “No NES For The Wicked” ed “Empyrean Realms”, ma senza il nome dell’etichetta. Parte della decisione di mettere in piedi la mia etichetta ed ufficializzare il mio stile di lavoro è dipeso dalla mia volontà di pubblicare “No NES For The Wicked”, l’album di cover metallizzate delle sigle di vecchi videogiochi dei Vomitron, uno dei miei album preferiti di tutti i tempi. Per “No NES For The Wicked” ho creato il nome dell’etichetta, ho progettato il logo, creato un sito Web (con l’aiuto di Chad) e posta elettronica (con l’aiuto del batterista Tom Vieira) ed uno slogan accattivante: “Releasing quality metal to the Multiverse”. Ci sono un sacco di cose da fare per poter pubblicare un album e questa industria è sempre in evoluzione: è per questo che cerco costantemente di migliorare quello che faccio in modo da raggiungere il più ampio pubblico possibile. Non intendo rilasciare album di band che non siano Armory o Vomitron, tranne forse un progetto solista, che un giorno potrebbe vedere la luce. Pubblicare album consuma molto tempo e denaro, non mi interessa rilasciare dischi che non hanno un significato personale per me!

Una domanda da fan a fan: qui in Europa sono molto sentiti i ritorni discografici di band da culto americane come Attacker, Sleepy Hollow, Gothic Knights e Steel Assassin, tanto per citarne qualcuno.. in America percepisci la stessa attesa per queste band che tornano con nuovi album?

CHAD: Sai, con internet riesco a trovare tante band e mi piace cercarle. Cerco e trovo sempre nuove bands, talvolta oscure. Le band che hai menzionato sono in gran parte considerate molto underground in America e probabilmente non ottengono, qui da noi, l’attenzione che meritano. Ad essere onesti, nonostante i miei sforzi nel cercare nuove band, non ho familiarità con un paio di quelle che hai citato, anche se ho sentito parlare di loro. Non sapevo neanche che stavano uscendo (o sono usciti) con un nuovo album, mi hai dato nuovi spunti da ascoltare! Ma, tornando alla tua domanda, non c’è una grande attesa, che io sappia. È divertente, noi suoniamo un metal più in stile europeo che non è così popolare in America, almeno non nel nordest: c’è un sacco di death metal e altri generi che sono più popolari, quindi non c’è molta gente nella nostra cerchia che parla di band come quelle che hai citato!

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Siamo arrivati alla fine! Come al solito, l’ultimo spazio è a vostra disposizione per chiudere come meglio credete questa breve intervista. Da parte mia un grande grazie per la pazienza e la disponibilità!

JOE: Io e gli Armory vorremmo ringraziare te ed Heavy Metal Webzine per averci intervistato e per il supporto che date al true metal. Grazie anche ai nostri fans in tutto il mondo. Per favore, visitate il sito ufficiale degli Armory per maggiori informazioni sulla band, su “Empyrean Realms” e su come procurarvelo!

Sito ufficiale: http://www.armorymetal.com
Facebook: https://www.facebook.com/armorymetal
Recensione “Empyrean Realms” su HMW qui

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