Frozen Sword – Frozen Sword (2016)

Titolo: Frozen Sword
Autore: Frozen Sword
Genere: Heavy Metal
Anno: 2016
Voto del redattore HMW: 7.5
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Eravamo nei primi giorni di novembre 2015 quando Nascimo Crettol mi aggiornò sullo stato dei lavori riguardanti il nuovo album dei suoi Frozen Sword: qualche tempo prima mi ero occupato dell’esordio “Defenders Of Metal” e – complice anche la mia predilizione per le band che sgomitano nell’undergound – con quel breve messaggio riuscì a mantenere viva la mia curiosità nei mesi a seguire.
A maggio di quest’anno ve ne abbiamo svelato i dettagli ed esattamente un mese dopo ecco la release ufficiale di “Frozen Sword”, avvenuta ancora una volta in forma autonoma: il disco ci presenta una band rinnovata dall’innesto di due nuovi chitarristi, ovvero Aurélien Roduit e, in tempi più recenti, di Raoul Bochatay, mentre il bell’artwork rinsalda la collaborazione con il bravo Yannick Bonjour.
Al netto degli ascolti, l’album si pone ad un livello superiore rispetto al disco precedente, visto che il combo elvetico ha lavorato su quei fattori che mi avevano fatto storcere un po’ il naso, tra cui le lavorazioni in studio: registrato ai Roystone Studios (Samael, Blasted, Sybreed) e masterizzato negli olandesi Wisseloord Studios (Manowar, Gotthard, Krokus e molti altri),
Frozen Sword esplode dalle casse con tutta la sua carica metallica, per un sound complessivo decisamente compatto ed uniforme.
Altro aspetto che avevo criticato in passato riguardava Yvan Crettenand, a causa di alcune escursioni verso vette forse azzardate per la sua ugola: su “
Frozen Sword” tali slanci vocali sono pressochè scomparsi ed il cantante svolge degnamente il suo compito, mostrandosi a suo agio sui registri medi e molto efficace nei passaggi più grintosi.
Tra le certezze, ritroviamo immutate passione e devozione per il genere, oltre alla già buona capacità di forgiare pezzi trascinanti e carichi di pathos, per una tracklist che condensa in sette composizioni un valoroso e muscolare epic heavy metal, dove la componente evocativa viene implementata da aperture melodiche con vocals pulite ed innesti di chitarra classica, e dove i riferimenti a band più note possono ricordare i primi Manowar, l’intransigente potenza dei Cauldron Born, la ruvida intensità dei nostri Holy Martyr (soprattutto in certi passaggi più riflessivi) ed un pizzico dei metallo britannico d’annata.
Privo di passaggi a vuoto, l’album darà ampia soddisfazione agli esigenti true metallers attraverso la sferzante “Shepherd Of The Sea”, passando per la massiccia opener “Blessing Way” e la fiera titletrack, fino alle più lunghe “Heartless Warrior” e “The Alpin Steel”, pezzi che coniugano al meglio gli ingredienti sonori descritti in precedenza e che, proprio per questo, apprezzo in modo particolare.
Nel complesso,
Frozen Sword è una bella sorpresa e vi confesso che ci speravo, dato che la base di partenza mi sembrava buona; i ragazzi si sono rimboccati le maniche ed hanno saputo limare le asperità del debutto regalandoci un album solido e ben fatto: inoltre, penso che i Frozen Sword abbiano azzeccato in pieno la scelta di dare il proprio nome al disco, perchè i suoi contenuti rappresentano egregiamente l’identità musicale della band!
Bravi Frozen Sword, e voi che leggete non fate mancare il vostro supporto!

Tracklist:

1. Blessing Way
2. Frozen Sword
3. Heartless Warrior
4. Lelawala
5. Shepherd Of The Sea
6. Crush The Shadow To Reborn
7. The Alpin Steel

Line-up:

Yvan Crettenand – voce
Aurélien Roduit – chitarra
Raoul Bochatay – chitarra
Régis Meunier – basso
Nascimo Crettol – batteria

Sito ufficiale: www.frozen-sword.com
Facebook: www.facebook.com/FrozenSword

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