Album – Zephaniah (2013)

Titolo: Zephaniah
Autore: Album
Genere: Heavy Metal
Anno: 2013
Voto del redattore HMW: 6.5
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Certo che i fratelli Hopkins avrebbero potuto usare un po’ di fantasia nella scelta del nome per la propria band. Di sicuro saranno sempre nominati, anche se la maggior parte delle volte per puro caso: infatti, i Nostri hanno scelto di chiamarsi Album, candidandosi seriamente ad un posto sul podio dei monicker più brutti che mi sia mai capitato di incrociare. Passiamo oltre e soffermiamoci sul motivo per cui gli Album sono approdati nel mio stereo, ossia il mini LP “Zephaniah”: accompagnato da un artwork che, su due piedi, mi ha spinto a fantasticare sulla possibilità che i suoi contenuti fossero accostabili all’epic o a qualcosa sulla scia degli Züül, il disco è immesso sul mercato dall’infaticabile High Roller Records, che ne stampa su vinile trecento copie (duecento in bianco e le rimanenti in nero). Formatisi nel 2007 a Rogers (Ohio), gli Album hanno alle spalle un full lenght omonimo (non l’avreste mai detto eh?) rilasciato nel 2009 ed hanno già pronto il materiale che finirà nel suo successore; oggi escono con questo “Zephaniah”, lavoro composto da quattro brani – il primo è un lungo prologo con voce narrante e synth – scritti negli anni passati e che non avevano ancora avuto una release ufficiale. Musicalmente, gli Album mi spiazzano attraverso sonorità che non hanno molto a che spartire con quanto profetizzato in precedenza, se non per una parte delle loro influenze. Infatti, la band americana sviluppa una proposta piuttosto particolare in cui si incontrano l’hard rock dei Seventies e l’heavy metal primigenio, quello a cavallo tra la citata decade ed i successivi Eighties, sulfurei rallentamenti sabbathiani, energici spunti thrashy e passaggi dal polveroso sapore stoner, con delle vocals che possono ricordare Glenn Danzig a completare il mosaico sonoro. L’opener del lato B, “Ballad of Zephaniah”, è il brano che meglio amalgama gli ingredienti sopra descritti, articolandosi attraverso sette minuti molto variegati e ricchi di suggestioni, ed incastonati tra due pezzi più robusti e metallici come “Shout Of The Warrior” e “When Nations Collide”. Superato il disorientamento del primo approccio e fatta eccezione per il tedioso prologo, posso dire che i rimanenti tre pezzi di “Zephaniah” si ascoltano con piacere: gli Album cercano di mettere nelle loro composizioni la fantasia latitante negli aspetti indicati nelle righe iniziali, riuscendoci con buoni risultati. Il mio cuore di puro acciaio mi dice che probabilmente non acquisterei un full lenght della band dell’Ohio, ma un mini LP come questo mi ha regalato un piacevole diversivo. Dategli un ascolto.

 

Tracklist:

1. Prologue

2. Shout Of The Warrior

3. Ballad of Zephaniah

4. When Nations Collide

 

Line-up:

Winfield Dray – voce, chitarra

Jason Hopkins – voce, basso

Andy Conrad – synth

Josh Hopkins – batteria

 

Myspace: www.myspace.com/albumthealbum

Etichetta High Roller Records  –  www.hho-records.de

 

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