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I Death SS : storica band italiana attiva da trent’anni, guidata in questo lunghissimo cammino dal carismatico Steve Sylvester, personaggio da sempre controverso, spesso chiamato in causa in discussioni lontane anni luce dalla musica. Abbiamo incontrato Steve prima dell’esibizione dei Death SS a Bologna e abbiamo trovato un artista pacato e gentile, che si è lasciato andare volentieri ad anticipazioni e a curiosità legate a musica, cinema e a tanto … wrestling! A voi l’intervista:
EP: Ho preferito tralasciare gli aspetti legati all’uscita di “The 7th Seal” dato che tutte le interviste trattano di questa cosa. Però una domanda me la devo concedere. Ci sono voci che dicono che “The 7th Seal” possa essere il vostro ultimo album, perchè tu hai parlato di questa chiusura del ciclo, settimo album e settimo sigillo. Sono voci messe in giro per creare suspence o potrebbero essere effettivamente vere?
SS: No, è una cosa verissima. E’ il settimo sigillo, quindi è l’inizio di un ciclo conclusivo. Dove porterà questo ciclo non si sa. Un ciclo è una cosa che ha un termine, qui è finito il ciclo, ma non è che necessariamente questo debba essere l’ultimo album. Ora con questo tour termineremo questo ciclo, e poi vedremo cosa fare, se aprirne uno nuovo magari variando un po’ quello che abbiamo fatto o concludere qui il tutto. Questo album mi è servito per chiudere un ciclo che è durato trent’anni precisi, dal 1977 al 2007. E’ una cosa che avevo stabilito sin dall’inizio. Nel 2007 succederanno tante cose, ci saranno nuove iniziative, nuove uscite, un doppio dvd, ti posso anticipare che ci sarà un libro che sto scrivendo sulla storia dei Death SS, dai primi giorni fino ad adesso, sicuramente qualche cosa a livello discografico, tutte cose destinate a chiudere questo ciclo. Tutto quello che succederà dopo non lo so nemmeno io.
EP: “Give Em Hell” è l’inno della federazione italiana di wrestling, volevo sapere come è nata questa collaborazione e come potrebbe proseguire in futuro.
SS: Devi sapere che io sono sempre stato un grandissimo appassionato di wrestling, sia a livello internazionale che a livello italiano, quando finalmente è nata una federazione italiana a livello competitivo. Ho cercato di concretizzare questa passione con una canzone che potesse servire da jingle per la federazione italiana, loro ci conoscevano già perchè erano fan dei Death SS e ci siamo messi d’accordo subito. Questa cosa sta proseguendo anche fuori dall’ambito musicale, in occasione di alcuni loro spettacoli nei palasport sono anche salito sul ring, con alcune mosse che mi hanno insegnato. E’ una cosa divertente che faccio part-time, non è che sono un wrestler! Ho fatto da manager ad alcuni lottatori, se ci sono le occasioni per fare qualcosa di divertente con loro non mi tiro indietro, le faccio. Non ci sono al momento piani specifici per il futuro, però è una porta che è rimasta aperta.
EP: Ho letto che non avete suonato da headliner all’Headbangers Open Air per suonare all’Evolution Fest. Volevo sapere le tue impressioni riguardo a quella serata.
SS: La data è andata bene, non c’era tantissimo pubblico ma considerando che era una tre giorni e noi suonavamo il venerdì sera lo potevo immaginare. Il fatto che abbiamo deciso di suonare all’Evolution è stato perchè avevamo già chiuso il contratto con loro qualche giorno prima, l’offerta dell’Headbangers tedesco è arrivata dopo e noi, professionalmente, abbiamo scelto di onorare il contratto e di confermare la nostra presenza all’Evolution. Considera inoltre che la nostra partecipazione all’Evolution non era stata pianificata dalla nostra casa discografica (la Self) e abbiamo deciso noi autonomamente di accettare. E’ stata una bella esperienza.
EP: Ho letto sul vostro sito (tra l’altro splendido) che c’è la possibilità per i vostri fan di fare le video riprese dei vostri concerti e di spedirvele per poterle vedere pubblicate sul vostro prossimo dvd.
SS: Sì, ai nostri concerti c’è sempre qualcuno con la videocamera, allora abbiamo pensato di rendere “ufficiale” questa cosa e di dare la possibilità a tutti di riprenderci e di mandarci una copia del materiale. A fine tour guarderemo tutte queste riprese e decideremo cosa mettere nel dvd celebrativo che pubblicheremo il prossimo anno.
EP: Voi avete un grande rapporto con il pubblico, avete anche un fan club attivissimo e tanta gente che vi segue ovunque. Mi sono sempre chiesto come mai questa tua scelta di non interagire mai con il pubblico, nemmeno per annunciare le canzoni o per salutare.
SS: E’ una scelta, una mia precisa scelta. Io non ho mai parlato con il pubblico, mi sembra una cosa stupida, è una cosa che non mi piace. Il mio dialogo con il pubblico avviene attraverso le canzoni, perdipiù io sono italiano e canto in inglese, il concerto avviene davanti al pubblico italiano, per cui ci sarebbe anche la scelta da fare, canto in inglese e parlo in italiano o mi rivolgo in inglese ad un pubblico italiano? mi sembrerebbe di essere scemo, per cui sto zitto. La reputo davvero una cosa noiosa e inutile quella di dire cazzate sul palco, odio quei cantanti che parlano un sacco sul palco. Sul palco si va per cantare.
EP: Tu sei un artista assolutamente amante dell’horror, delle scenografie, non so se ti è capitato di vedere il film che i Cradle Of Filth girarono qualche anno fa, ti piacerebbe girare un film oppure realizzare per esso una colonna sonora?
SS: Non ho visto il film dei Cradle Of Filth, però sapevo che era stato realizzato. Io ho tanti contatti con il mondo del cinema underground italiano, quindi non è detto che prima o poi io faccia qualcosa del genere. Se mi venisse proposto qualcosa in grado di coinvolgermi mentalmente sarebbe una cosa che mi piacerebbe molto fare.
EP: Immagino tanto che tu guarderai un sacco di film horror..
Li guardo TUTTI, praticamente!
.. e non ti è mai capitato di pensare, guardando qualche scena “qui ci starebbe bene un Heavy Demons..” o un qualsiasi altro brano dei Death SS?
SS: Uhm. A dire la verità no, non penserei di dare un mio brano già esistente ad un film fatto da altri, mi piacerebbe invece collaborare in modo diverso, scrivendo un brano inedito che si possa adattare al copione. Tra l’altro c’è già qualcosa in ballo.
EP: Torniamo alla musica. Come ti spieghi che, dopo così tanti anni, il pubblico sia ancora così diviso nei vostri confronti? i vostri fans vi amano alla follia, mentre parte del pubblico vi detesta e non vi vuole nemmeno sentire nominare.
SS: Diciamo che è una cosa che è anche voluta, noi proponiamo una musica e uno spettacolo abbastanza estremi, e questa è una cosa che già di per se’ divide il pubblico, c’è chi apprezza questa cosa e chi no. Chiaramente i nostri fans si divertono.
EP: Ora ti faccio i nomi di qualche gruppo che vi ha preceduto riguardo a trovate scenografiche, assieme ad altri gruppi che hanno a mio parere continuato sulla scia della vostra immagine. Ti chiedo un piccolo parere su ognuno di loro, magari accennando a che cosa potete aver preso da loro o viceversa.
Kiss:
SS: I Kiss sono stati i primi a truccarsi, a proporsi in un certo modo con le scenografie, gli effetti speciali sul palco, o almeno diciamo i primi a livello più conosciuto. Io li ho conosciuti con “Destroyer”, che comunque era già il loro terzo disco. Non penso che mi venne da lì l’idea per i Death SS, ci pensavo già da un po’, i Kiss non hanno comunque inventato nulla, prima di loro c’era Alice Cooper, prima ancora altri artisti che facevano cose particolari, in ogni caso loro sono stati il primo gruppo a presentarsi con veri e propri costumi di scena.
EP: .. lo hai già citato, ma il secondo nome della mia lista era proprio Alice Cooper:
SS: Sì, decisamente io colloco Alice Cooper un gradino sopra ai Kiss!
EP: Tu tra l’altro sapevi che anche Alice Cooper aveva partecipato in qualche modo agli spettacoli del wrestling..
SS: Certo! Alice Cooper accompagnava Jake “The Snake” Roberts a Wrestlemania 3!
(dopo una breve discussione io e Steve decidiamo che quelli erano gli anni migliori del wrestling.. )
EP: Passiamo ad un altro nome, i Mercyful Fate con King Diamond:
SS: Assolutamente nessuna influenza da loro. Innanzitutto perchè noi abbiamo fatto quelle cose sin da molto prima di loro e poi perchè non mi ha mai attratto in maniera particolare dal punto di vista musicale. Ci siamo incontrati in qualche occasione e abbiamo anche suonato assieme un paio di volte. E’ una persona intelligente, ci siamo parlati, ma a livello di ispirazione musicale proprio niente.
EP: Veniamo ora ai Cradle Of Filth..
SS: I Cradle Of Filth li conosco benissimo, anche se musicalmente non sono il mio genere, non sono amante del black metal. Io penso che a livello di look ci sia sicuramente qualcosa di similare tra noi e loro. Purtroppo non conosco bene i testi e quindi non ti posso dire nulla a riguardo, ma penso che in qualche modo abbiano preso spunto da noi.
EP: Chiudo con un gruppo molto in voga che secondo me ha preso qualcosa da voi.. i Lordi.
SS: Ecco.. con i Lordi è una cosa strana. Io non li conoscevo neanche, quando ho cominciato a fare le interviste all’estero tutti ci paragonavano a loro. Loro in effetti ci somigliano, perchè sono truccati da mostri, con quintali di lattice, maschere di grande effetto scenico, ecc. anche se musicalmente siamo parecchio diversi. E’ un’accoppiata un po’ forzata, non è che tutti i gruppi che sono più o meno truccati o che fanno musica un po’ sull’horror debbano per forza essere simili o ricollegarsi a noi. Niente da dire sui Lordi, li ho sentiti, non sono male, sono simpatici, ma io neanche li conoscevo prima che me ne parlassero.
EP: Ci sono invece gruppi italiani che pensi possano essere degli ideali continuatori del vostro genere, o che vi possano somigliare? Mi viene da pensare agli Ensoph, che tante volte vi hanno accompagnato.
SS: Gli Ensoph sono un ottimo gruppo. Io ho preparato con loro anche un mini-cd, anche se musicalmente sono parecchio diversi da noi. Loro chiaramente sono più sull’industrial, sull’elettronica, mentre noi rimaniamo prettamente sull’heavy metal, nonostante qualche divagazione. Riguardo ai gruppi italiani che ci possono somigliare musicalmente, a mio parere non ce ne sono. Questo perchè secondo me noi facciamo una cosa molto originale, poi che possa piacere o no è un altro discorso. Secondo me noi facciamo qualcosa di unico. Alcuni gruppi potranno cogliere delle nostre sfumature, ma non vedo attualmente gruppi che possano raccogliere il testimone dei Death SS.
Le immagini di questo articolo sono prese dai siti www.stevesylvester.com – www.deathss.com
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