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Entrateparallele intervista i Dreamhunter, giunti da pochi mesi al meritato debutto discografico con la nostrana My Graveyard Productions. Ecco cosa hanno da dirci i ragazzi bresciani:
EP: Ciao ragazzi! cominciamo con le dovute presentazioni della band, raccontateci chi siete e come sono nati i “Dreamhunter”!
I Dreamhunter sono cinque ragazzi di Brescia che suonano insieme per passione e amore della musica! Il progetto Dreamhunter nasce nel 2002 dalle ceneri di una rock cover band ‘70s nella quale militavano il bassista Andrea Verginella, il chitarrista Andrea Gusmeri e il cantante Michele Gusmeri; sciolto il gruppo, i tre ingaggiano il batterista Marco Bottazzi e il chitarrista Emanuele Bresciani per dare vita a una band nella quale suonare il genere musicale da tutti più amato: un Hard’n’Heavy grintoso e al contempo raffinato e ricercato, con influenze degli anni ’80 e ’70! La crescita del gruppo è stata piuttosto naturale, abbiamo iniziato a scrivere pezzi originali, affiancandoli man mano al repertorio cover (Iron Maiden, Rainbow, Dio, Black Sabbath,…) che proponiamo ancora oggi nelle esibizioni dal vivo.
Come siete arrivati al contratto con la My Graveyard Productions per il debut album “The Hunt Is On?”
Conoscevamo Giuliano Mazzardi, il mitico boss della My Graveyard, visto che abita nella nostra zona e spesso ci troviamo a frequentare gli stessi posti. Appena terminata la registrazione di alcuni degli otto brani che sono poi finiti su “The Hunt Is On”, abbiamo passato il materiale a Giuliano, il quale ha dimostrato subito un grande entusiasmo e ci ha proposto di firmare il tanto desiderato contratto!
Come è stato accolto il vostro album dagli addetti ai lavori e dal pubblico?
Per tracciare un bilancio complessivo è ancora un po’ presto, però possiamo affermare di aver ricevuto finora solo risposte positive; sono state pubblicate molte recensioni, sia in Italia che all’estero, e in ogni caso la nostra proposta è stata sempre apprezzata. In generale ci è stata riconosciuta una buona capacità e maturità compositiva ed è stata apprezzata l’onestà della proposta, genuina e lontana dalle mode. Passando al versante live, notiamo con grande piacere che c’è gente che canta le nostre canzoni e si diverte insieme a noi, quindi siamo davvero soddisfatti!
Più che le “nuove leve” il vostro sound pare influenzato dai grandi nomi dell’hard rock e dell’heavy metal (Dio, Whitesnake, Iron Maiden), giusto?
Esatto, pur avendo ognuno di noi un personale background musicale, le classiche band hard rock e heavy metal sono quelle che ci mettono tutti d’accordo e che apprezziamo di più!
La scena metal dalle vostre parti è molto attiva, so anche che effettuerete qualche data con i vostri compagni di etichetta Dogs And Bones. Cosa potrebbe mancare per farsi valere alle nuove bands?
…mah, è difficile fare una generalizzazione che possa coinvolgere un po’ tutti i casi…se una band è valida, deve avere grande fiducia nelle sue possibilità e sputare sangue per cercare di farsi conoscere da più persone possibile…per quanto ci riguarda, spesso notiamo che manca il tempo materiale per poterci dedicare alla band come vorremmo, sai com’è ognuno di noi lavora o studia e quindi può fare qualcosa per i Dreamhunter solo nei ritagli di tempo…inoltre e purtroppo, per emergere veramente pensiamo che una cosa determinante sia avere le conoscenze giuste, spesso vedi gruppi che sono osannati solo perché conoscono persone influenti che per qualche interesse li supportano…
Ho una curiosità relativa alla copertina, come ho sottolineato nella recensione sembrava più adatto ad un gruppo prog piuttosto che ad uno orientato all’heavy metal classico e all’hard rock come voi. Come mai questa scelta?
Beh la risposta è semplice: il disegno che compare sulla copertina ci piace molto! … inoltre pensiamo che rappresenti bene il nostro sound, in quanto non ci riteniamo un classico gruppo metal che fa della potenza e dell’impatto frontale le uniche armi: nel nostro album è frequente imbattersi in brani piuttosto riflessivi e complessi, che possono richiedere più ascolti per essere ben assimilati e che pensiamo abbiano delle venature prog al loro interno. Per questo motivo l’immagine del camaleonte come animale bivalente, riproposta in un contesto misterioso come la gabbia dalla forma indefinibile, ci sembra particolarmente appropriata.
Quasi tutti voi suonate in gruppi paralleli di cover band (Rollin’ Papers, Settima Eccedente, Whiskey Dust), avrei due domande relative a questa cosa:
è più facile trovare date per una cover band o per i Dreamhunter? …
Sicuramente è più facile per una cover band, i gestori dei locali preferiscono proporre al pubblico canzoni che conosce e che possa seguire subito. In particolar modo, con l’ondata di tribute band che sono uscite in questi ultimi anni, fissare una serata per un gruppo come il nostro (che punta su pezzi originali, pur senza trascurare qualche cover) è davvero dura. Troppe volte nei locali ti senti dire che fanno suonare solo gruppi cover perché portano gente… oppure succede che ti assegnino una data infrasettimanale così la gente non ci sarà comunque, sempre puntando a pagare il gruppo il meno possibile.
… i Dreamhunter si devono considerare a tutti gli effetti la vostra band principale?
Certamente, sono il gruppo su cui noi tutti abbiamo investito di più, sia in termini creativi che organizzativi. I progetti paralleli servono per suonare generi musicali diversi che fanno parte del nostro background, che ci consentono di esprimerci in maniera diversa da quanto facciamo con i Dreamhunter.
Solo una precisazione: i Rollin’ Papers propongono anche pezzi originali, oltre che cover.
Ora quali sono i vostri prossimi obiettivi? avete già pronti dei pezzi nuovi o starete un po’ “on the road” ?
Al momento stiamo cercando di promuovere il disco suonando dal vivo il più possibile: come ricordavi prima, stiamo facendo una serie di show in compagnia dei nostri compagni di etichetta Dogs’n’Bones (il famigerato Dogs & Hunter Live Tour). Inoltre parallelamente ci stiamo già dedicando alla stesura di nuovi brani, per riuscire a dare, entro tempi non troppo lunghi, un degno successore a “The Hunt Is On”!
L’intervista è terminata, a voi l’ultima parola e grazie per la vostra disponibilità!
Grazie a te e a tutto lo staff di Entrate Parallele per lo spazio concessoci!
Infine, per chi fosse interessato, ricordo il nostro sito www.dreamhunter.it, nel quale sono riportate tutte le informazioni sulla band, le date live e dal quale potete scaricare il nostro brano “The Good” per farvi un’idea di come suona “The Hunt Is On”!
Long Live Rock and Roll!!
Sito ufficiale band: www.dreamhunter.it
Sito ufficiale etichetta: www.mygraveyardproductions.com
Contatti: mail@mygraveyardproductions.com