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La seconda edizione dell’Unholy Alliance ha portato in Italia, oltre ai noti Slayer, anche bands del calibro di Children Of Bodom e In Flames. E proprio con questi ultimi, grazie ai potenti mezzi di EP, abbiamo potuto scambiare quattro chiacchere, parlando con il batterista Daniel Svensson fattosi portavoce per la band. Saliti sul tour bus dei cinque svedesi (insieme ai colleghi di Hardsounds) si nota subito il clima colloquiale e disteso e Daniel è ben contento di parlare del tour.
Per noi è stato un vero piacere quando gli Slayer ci hanno chiesto di fargli da supporter in questo mega tour mondiale, è una bella vetrina per “Come Clarity” e per noi stessi, vista la marea di folla che abbiamo davanti quando suoniamo!
A proposito di “Come Clarity”, come sta andando l’album?
Non ho visto personalmente i dati di vendita ma dall’etichetta ci fanno sapere che come i nostri ultimi lavori le vendite sono sempre molto buone, difatti ci possiamo permettere tour del genere! Penso comunque che questo sia il nostro miglior album dagli ultimi anni a questa parte.
Avete girato un bel video per “Come Clarity”, vuoi parlarcene?
Eh Eh, sì è stata una grande esperienza, eravamo in America per il tour e ne abbiamo aprofittato per girare il video nel deserto americano. Credo che l’atmosfera del video rispecchi appieno quello della canzone. E poi Anders (Friden, singer della band) s’è divertito a guidare quel Cadillac, ah ah!
Per le registrazione avete usato una procedura standard?
Sì, ormai siamo arrivati ad un punto in cui sappiamo esattamente cosa fare. Prima registro io le batterie, poi in un altro studio vanno Peter, Jesper e Bjorn che registrano basso e chitarre, infine tocca ad Anders ai Fredman con le voci. Per il mixing invece il discorso è diverso e dipende in genere dal produttore.
E sulla vita on the road?
Ormai siamo quasi come una famiglia… passiamo parecchio tempo insieme su e giù da un palco e si è creato un certo clima, che poi porta a buoni risultati in studio. Non penso di poter vedere questo gruppo con altri membri, al di fuori di noi. In tour comunque troviamo sempre il modo di passare il tempo… Fifa, Nhl … come vedi abbiamo l’X-box ! (indica lo schermo sulla parete del bus con l’immagine in pausa di Fifa 2006).
E chi vince in genere?
Peter! Infatti usa l’Italia!
Torniamo a parlare di musica, riuscite a gestire il tempo anche con progetti paralleli?
Beh sì. Anders suona nei Passenger, io ho una mia band che suona sempre Melodic Death Metal, ma comunque gli In Flames, oltre ad essere la nostra band madre, sono anche la nostra priorità.
E con la musica riuscite a vivere?
Diciamo di sì. Ormai è il nostro lavoro e riusciamo a pagarci da vivere, la casa eccetera. E’ un po’ la realizzazione di un sogno, oltre che di un grande obiettivo, visto che fai un lavoro che ti piace e che ti permette inoltre di viaggiare. Chiaro che durante il tour sei lontano dalla moglie, dai figli e dalla famiglia. Però è un compromesso necessario per fare questo lavoro!
Nel mentre scende dal piano superiore del tourbus anche Peter Iwers dopo aver concluso l’interivista con i colleghi di Hardsounds e anche il nostro tempo è ultimato.
Daniel, vuoi fare un saluto ai lettori di Ep?
Certo! un in bocca al lupo per la vostra rivista internet e un saluto a tutti i Fans! Ci si vede in tour!
I cinque svedesi si vedranno poi autori di una performance da brivido quella sera, che ha “infiammato” tutto il Mazda di Milano!
Immagini prese dal sito ufficiale della band www.inflames.com