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Un grande gruppo italiano racconta di se’ ad entrateparallele, si tratta dei romani Rosae Crucis, l’intervista risale ad ottobre 2003.
Chi risponde è Max “Kronos” Salvatori e Andrea “Kiraya” Magini
Rispettivamente bassista e chitarrista della band.
Il vostro primo lavoro completo, “Worms of the Earth”, era incredibilmente atteso e tutte le recensioni ne hanno parlato bene, vuoi parlarci di questo concept? era già nelle vostre menti da parecchio tempo o è nato relativamente da poco?
(Andrea) Diciamo che era nelle nostre menti gia da un po’ avevamo proposto le prime tre song prima nel “Promo 1999” in italiano e poi riproposto le stesse nel “Promo 2001” in inglese e la storia e’ basata su di un racconto di Robert Howard,(il padre di Conan il Barbaro e tanti altri racconti). Il personaggio e’ Bran Mak Morn, autoproclamato Re dei Pitti, antico popolo Caledone. L’invasione nel Vallo di Adriano (tra Scozia e Galles) da parte dell’Impero Romano sta schiacciando le gia precarie tribù. I Gaelici a nord combattono insieme ai Vichinghi, ma più a sud i Pitti sono soli. E’ una storia violenta e affascinante. Bran dopo un incontro con il governatore romano Titus Silla, scapperà alla ricerca dei vermi della terra, antico popolo che ora abita nel sottosuolo, e insieme a loro distruggerà Titus e la torre di Traiano. In realtà quello che sembra essere dedicato alla gloria di Roma, e’ un vanto invece al coraggio del popolo sottomesso, il popolo mai nato dei Pitti. Il concept e’ strutturato quasi come un musical, in cui tutti gli attori hanno la loro parte. C’e’ un coro che sembra ricordare il coro delle tragedie greche, che esce fuori descrivendo i fatti o anticipandoli in terza persona. L’intro e’ un dialogo di 3 minuti tra Titus Silla e Bran Mak Morn e sembra di essere in mezzo a loro, o di vederli parlare su di un palco.
Come stile musicale e come modo di presentarvi ricordate tantissimo i Manowar, ai quali dite (a ragione) di ispirarvi. Ma in un mondo come quello del metal attuale, dove le influenze dei gruppi sono sempre più contaminate da generi non metal, non avete paura di essere etichettati come “gruppo per puristi” e di conseguenza avere estimatori solo tra i “nostalgici”? se una casa discografica molto importante vi proponesse un contratto ma vi imponesse di inserire parti elettroniche e di venire incontro alle esigenze del pubblico di massa cosa rispondereste?
(Andrea) I Manowar ci hanno dato tanto, siamo cresciuti con la loro musica e con i loro concerti. Il loro spirito ci ha pervaso fin dal primo ascolto ed oramai sono una cosa indissociabile da noi. Nonostante il nostro sound non sia simile ai Manowar, ci sentiamo molto vicini al loro pensiero. Siamo cresciuti negli anni 80 e abbiamo assorbito molto di quel periodo. I gruppi più importanti e sempre presenti sono i Manilla Road, i Cirith Ungol, i Manowar, gli Slayer, King Diamond, i Maiden, i primi Metallica, gli Anthrax, Dio, e tutto ciò che di bello usciva in quel periodo. Siamo poi affezionatissimi a quella che riteniamo la miglior band italiana, i Death SS. No non credo che accetteremmo la cosa per lo stesso motivo per cui abbiamo tatuato sul braccio “Death to False Metal” e tengo a precisare che non e’ un grido all’intransigenza , al classismo o al razzismo. E’ semplicemente un richiamo alla natura iniziale del metal, quello vero, quello che si suonava 10 o 20 anni fa, quello che non aveva bisogno di 1000 etichette per differenziarlo o descriverlo. Sia che tu suonavi Thrash, che Speed, che Classic, in realta’ tu suonavi Heavy Metal.
E’ stato tristissimo per me leggere che dopo i primi demo in italiano “Il re del mondo” (1992), “Fede Potere Vendetta” (1998) e il “Promo 1999” avete dovuto rinunciare al cantato nella nostra madrelingua perchè le etichette discografiche avrebbero potuto considerarlo limitante per le vendite. Un vostro pensiero a riguardo?
(Andrea) Un solo pensiero purtroppo balza alla mente e anche se con dispiacere: “l’indifferenza dell’Italia all’Italiano.” Molte volte il metal ha dimostrato di essere un genere musicale lontano da barriere etniche, permettendo di produrre dischi in Spagnolo, in Francese, in Norvegese o addirittura in lingue morte, o in lingue inventate (come il grande Paul Chain). L’italiano però incontra una barriera immensa costruita dagli italiani. Non siamo pronti. Siamo ancora troppo legati a quel passato di Esterofilia che ci ha contaminato. Oggi ci sono bands che infilano 3 o 4 parole in italiano nei loro testi e vengono accolti come grandi innovatori, e questo basta e avanza a motivare un non ritorno alla lingua italiana… Gente cosi non fa che continuare a inculcare nelle menti degli ascoltatori che la loro lingua e’ solo un fenomeno da baraccone. Il fatto di abbandonare l’italiano nella stesura dei nostri testi non e stata un imposizione di nessuno ne tantomeno una forzatura, abbiamo deciso di inserire l’inglese per confrontarci con il mondo intero ed e’ stata una nostra autoimposizione per tentare di uscire allo scoperto.
La Scarlet Records produce un numero notevole di gruppi oltre a voi, leggo nomi come Necrodeath, Dragonhammer, Heimdall, Stormlord, DGM, Arachnes, Centurion, Node, Disarmonia Mundi, Cadaveria, Broken Arrow, Thy Majestie, solo per quello che riguarda il panorama italiano. Quali sono i vostri rapporti con gli altri gruppi del nostro paese? con quali vi siete trovati meglio in concerto?
(Max) La Scarlet Records sta espandendo a macchia d’olio la sua scuderia e sta sicuramente prendendo delle band valide e sta facendo un ottimo lavoro, per quanto riguarda i rapporti con compagni di etichetta abbiamo avuto modo di conoscere Thy Majestie, Heimdall (anche se nel periodo pre Scarlet), Necrodeath, Centurion, e ovviamente Stormlord, che salutiamo calorosamente, dal vivo abbiamo avuto occasione di suonare solo con Stormlord, e ci siamo trovati benissimo, per il resto suoneremo presto con Heimdall, Thy Majestie,e ci piacerebbe fare un live con Centurion, per parlare di un eventuale promozione da parte nostra sicuramente consigliamo gli Exiled on Earth.
Vuoi parlarci del prezioso lavoro che ha fatto con voi Giuseppe Orlando, batterista dei Novembre? Nonostante le differenze di genere, pensate ad una collaborazione ulteriore tra le vostre due band?
(Max) Lo conosciamo da molto tempo e nel suo studio abbiamo gia registrato il “Promo 2000″, la cover dei Manowar “Pleasure Slave” per il tributo italiano ai Manowar, e ora il disco. Giuseppe si e’ dimostrato un fratello prima ancora di essere un amico o un sessionman. Ci ha aiutati a realizzare il disco e senza il suo apporto non ce l’avremmo fatta. Quando accetto’ di registrare per noi ci sembro’ veramente un miracolo, che avvenne in un momento in cui oramai stavamo pensando di abbandonare il tutto. E’ un grande personaggio, molto versatile e con una carica mostruosa. Insieme a lui abbiamo conosciuto persone come Massimiliano Pagliuso (chitarrista dei Novembre) che ci hanno insegnato moltissimo. Ci hanno donato nuova vita. Per collaborazioni future non si sa ancora nulla ma ci farebbe un immenso piacere se ciò accadesse.
Che ispirazioni hai per il futuro, continuerai a seguire le idee dei romanzi e delle saghe di Howard? magari con un concept su Conan il barbaro? scrivi tutti tu testi e musica? per il genere che fate voi, secondo te, è adattabile solo la fantasy o comunque il genere storico tipo la battaglia di Hastings descritta nell’ultimo dei Thy Majestie??
(Andrea) Diciamo che generalmente (non e’ una regola) le idee le propongo io ma poi vengono portate agli occhi di tutti per elaborare insieme qualcosa. Diciamo che fungo da direttore di orchesta, da canalizzatore. Facciamo molte improvvisazioni al fine di ottenere l’alchimia giusta del pezzo su cui poi a volte continuo a lavorare in proprio per poi riportare agli altri e farmi reinfluenzare dalle loro idee. Per il futuro prossimo non vorremmo fare un altro concept ma dedicarci ad un disco standard. Sicuramente prenderemo altri spunti da Howard perchè oramai siamo indivisibili. Abbiamo molto materiale pronto su Conan il barbaro, ma vorremmo fare prima qualche altra cosa.
Quello che hanno scritto i Thy Majestie e’ molto bello. No non ci sono limiti ai generi letterari utilizzabili nel metal. Basta trovare l’alchimia giusta. C’e’ chi e’ in grado di fare pezzi metal basandosi su Kafka.
Voi siete in giro sulle scene metal locali da oltre dieci anni ma uscite dall’underground solo ora. Ci sono state delle scelte sbagliate da parte di qualcuno di voi che vi hanno rallentato? Pensi che il vostro successo attuale sia commentabile con un “Era ora che si accorgessero di noi!!”, con un “Pensavamo di non farcela più..” o con altre frasi??
(Andrea) Sinceramente abbiamo passato periodi bui e quindi “Pensavamo di non farcela più”.. Io personalmente ero stanco di scagliarmi contro mulini a vento. Diciamo che tutte le vicissitudini, belle o brutte hanno contribuito alla scelta di quel particolare percorso del futuro che ci ha permesso di realizzare il disco. Magari chi lo sa, mantenendo la stessa formazione non avremmo mai raggiunto lo stesso risultato. La maggior parte delle volte sono proprio i momenti bui, o il loro ricordo, a dare la spinta a creare invece di distruggere.
Veniamo ad un argomento molto triste che ho letto sul vostro sito, l’annullamento per presunti motivi politici del vostro concerto al centro sociale, causato dal vostro logo. So che anche i Centurion hanno avuto problemi di tipo “politico” a causa del loro inneggiare alla gloria di Roma. Come mai solo in Italia sembra accadano queste cose? Perchè queste persone che predicano pace, tolleranza e solidarietà si scoprono poi ben lontani dagli ideali di libertà, fratellanza e ospitalità che tanto declamano?
(Max) Credo che sul sito sia stato spiegato ampiamente l’accaduto e altrettanto ampiamente è stato esternato il nostro pensiero. Per accadimenti del genere due parole: Ignoranza (da parte di bigotti che non sanno nemmeno cosa dicono) e Vergogna (da parte nostra di essere Italiani quando si verificano questi e altri episodi di sorta).
Siete uno dei rarissimi gruppi che ha messo in rete addirittura tutti i demo completi da scaricare gratuitamente. Secondo voi 20 anni fa, senza pubblicità in internet ma anche senza masterizzatori e mp3, una piccola band (esclusi quindi Iron, Manowar, Metallica, ecc.) avrebbe avuto più successo e fama oppure no?
(Max) I demo on line sono stati messi per i Fans che ci seguono fin dall’esordio e visto che oggi come oggi la reperibilità fisica era nulla la rete e gli mp3 ci hanno permesso di fare ciò, non siamo assolutamente contrari alla musica in rete perchè è un grande mezzo di promozione e può aiutare molto gruppi all’esordio o underground. 20 anni fa sicuramente era più difficile ma sicuramente se riuscivi a farcela ti eri veramente guadagnato quello per cui lottavi, noi per esempio 12 anni fa non avevamo questo apporto eppure il nostro primo demo viene ancora ricordato e ricercato tutt’oggi.
Siamo alla fine, concludete come volete, io vi ringrazio per l’intervista e spero di beccarvi presto on stage!
(Andrea) Grazie a te! Innanzitutto saluto tutto lo staff di Entrateparallele! E per il resto del mondo: “Spero che abbiate la forza di ascoltare il nostro disco e che capiate e apprezziate la passione con cui e’ stato scritto, suonato e registrato. Spero che questo non sia un punto di arrivo ma un punto di partenza. Imparate a discernere la realtà sanguinante, ma vera, dall’illusione effimera di chi vi incarta merda con fogli patinati.”
Death To False Metal.
Intervista realizzata da Alessio-Thor
Sito ufficiale: www.rosaecrucis.it