Ill Nino (Christian Machado e Lazaro Pina)


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[i]”Tanta, troppa roba, quest’estate.. come farò ad arrivare a settembre senza il conto in rosso?”. Questa è la frase che il metallaro medio dice fra sè e sè vedendo il ben di Dio che calerà in Italia durante questa lunga estate: dal Gods of Metal al Frozen Rock, passando per l’Evolution e arrivando ai Tool a settembre.. E tutto questo fermandosi agli eventi grossi: se includiamo anche quelli “minori”, come ad esempio il Metal Day di Vigo Meano (Trento), è la fine.
A dare il colpo di grazia ci sono anche concerti singoli ai quali è impossibile rinunciare: uno di questi la calata italiana da coheadliner di Hatebreed e Ill Nino. Pur essendosi tenuta in contemporanea con un grosso evento poche centinaia di chilometri più a sud (Iron Maiden a Roma), Entrate Parallele a happening di questo tipo non può mancare. Per l’occasione, inoltre, ha avuto l’onore di intervistare due componenti della band ispanico-statunitense, Christian Machado e Lazaro Pina, in una chiacchierata insieme ad una delle band più in voga del momento. Check it out![/i]

Con l’uscita dell’Ep “The Undercover Sessions”, avete messo in mostra la vostra passione per una band come i Nirvana, con la cover di “Territorial Pissings” . Cosa, del lavoro di Kurt Cobain e soci, è stato importante per voi?

[b](Christian Machado)L’abbiamo scelta perchè è probabilmente una delle canzoni punk più fighe che i Nirvana avessero. Penso che i Nirvana fossero una grande band. Molta gente di solito pensa ai Nirvana come a una pop-punk band, ma quando tu ascolti le canzoni veramente punk dei Nirvana è veramente punk-rock! Loro avevano l’attitudine punk, e quella era una era di nuova punk-rock music. Hanno influenzato un sacco di gente. Un sacco di gente è spaventata dal dire di amare i Nirvana perché non è cool dire di apprezzare i Nirvana. La nostra versione però è totalmente diversa, ci mettiamo la stessa energia di quando suoniamo un nostro pezzo, sembra una canzone degli Ill Nino, perché è importante esprimere le proprie capacità anche quando si suona una cover.[/b]

Il vostro suono è sempre stato in bilico tra sfuriate decisamente metal e aperture melodiche inaspettate, anche se gli ultimi due album hanno messo più in mostra il secondo aspetto del vostro sound. Che ci possiamo aspettare dal prossimo disco?

[b](Lazaro Pina)Nel nuovo album abbiamo decisamente allargato il nostro raggio di azione, ci sono un sacco di suoni nuovi. Cioè adesso che abbiamo fatto questo Ep che contiene una cover dei Faith No More per esempio, questa è differente dal nostro stile, ma noi possiamo conformare la canzone al nostro stile, renderla una canzone degli Ill Nino. Sono contento che abbiamo registrato queste cover, cosi possiamo fare vedere che possiamo confrontarci con altri generi mantenendo comunque il nostro sound originale. Abbiamo gettato anima e cuore nella registrazione di questo nuovo album, ci abbiamo messo molto tempo, ma posso dire di essere rimasto soddisfatto perché il gruppo si è dimostrato molto dinamico, e questo decisamente si sente sul nuovo lavoro. Per me personalmente è il disco che ho registrato più orgogliosamente e spero di potere trasmettere tutto ciò ai fans, vorrei che loro capissero cosa abbiamo provato nel registrare questo disco.
(CM) Ci abbiamo messo 4 mesi a registrarlo, ma ci abbiamo messo 5 mesi per scriverlo, soprattutto durante la preproduzione, anche se abbiamo iniziato a scriverlo circa un anno prima: ogni volta che ci trovavamo in pausa tra un tour e l’altro ci mettevamo a scrivere musica, non insieme ma individualmente e poi abbiamo unito le nostre idee durante la preproduzione.[/b]

Sicuramente questa domanda ve l’avranno fatta in molti, ma come mai se il vostro singer è nato in Brasile la vostra musica è cantata in spagnolo e inglese?

[b](CM) Non ho mai parlato portoghese, mia mamma non mi ha cresciuto parlando portoghese. La famiglia dalla parte di mio padre è tutta brasiliana e dalla parte di mia madre sono tutti europei e sudamericani(Uruguay, Argentina…). Mia mamma parla correntemente entrambe le lingue, e mio padre parla spagnolo, quindi sono cresciuto parlando lo spagnolo, oltre al fatto che sono cresciuto in Venezuela, dove si parla lo spagnolo. La ragione per la quale scrivo testi bilingue è che io sono una persona bilingue. Se io per esempio fossi nato in Venezuela e poi fossi emigrato in Russia e avessi scritto testi solo in russo non sarei stato io. Non è bello vedere che band di altri paesi scrivono testi solo in inglese, perché a volte di fronte a queste band ci chiediamo “Ma che lingua parlate? Siete portoghesi, parlate in portoghese!”
(LP) Magari piano piano le band cominceranno poi anche a scrivere nella loro lingua esclusivamente. Sai il mondo della musica è universale, e penso che presto anche in Italia magari qualche band comincerà a mettere delle parti in italiano mescolate all’inglese, perché questa è la pura essenza della cultura di un paese. Cioè quella è la vostra lingua, è quella che usate per comunicare, quindi è giusto che la usiate. [/b]

Come mai la scelta di questa unica data italiana in una piccola cittadina vicino a Torino, luogo già di per se non gettonatissimo quando si tratta di concerti di questo tipo?

[b](LP) Non dipende da noi. Noi volevamo venire a suonare in Italia, in origine dovevamo andare in una città grande come Milano ma poi è andata cosi. Spero che i fan vengano in tanti al nostro show. E’ stato il promoter a mettere il concerto qui.[/b]

Come mai avete scelto di farvi accompagnare in questa data dagli Hatebreed? Sarà possibile vedervi in un tour completo insieme?

[b](LP) Sicuramente è possibile. Siamo già andati con loro in tour in passato, siamo amici con loro, Jamey (Jasta, cantante degli Hatebreed Ndr) ha cantato nel nostro ultimo cd, quindi si, sarebbe bello. Ci siamo sempre divertiti con loro, ovunque fossimo andati, tutto è possibile nel futuro.
(CM) Alla fine è anche un problema di tempo. Sai mettere insieme le band, aspettare se qualcuno sta registrando un disco, alcuni hanno famiglia, quindi è un po’ complicato a volte, ma a volte è facile.[/b]

Sicuramente gli elementi latini che fanno parte preponderantemente del vostro suono sono qualcosa che vi differenzia enormemente dal resto della scena Nu Metal/Post-Thrash. Pensate che questa sia viva o che sia un movimento ormai sepolto?

[b](CM) La musica è come la moda a volte, ma se te riesci a creare musica che sembra di moda ma che poi risulta unica sicuramente puoi riuscire. E’ una vergogna che le case discografiche e i fan stiano li a pensare a come sarà la tua musica in futuro. Penso che se si crede in sé stessi, non ci si ferma mai e se ci si convince di essere meglio di quello che la gente dice si sopravvive, e noi siamo una di quelle band. Noi vogliamo stare al di fuori di una determinata scena o di un determinato genere, vogliamo essere in grado di fare parte della nostra scena, del nostro genere, questa la “Ill-Nino Music” nient’altro.[/b]

La maggior parte delle band che viene in Italia a suonare sostiene che il pubblico italiano metal sia tra i più calorosi e tra i più attivi quando si tratta di pogo e movimento sotto il palco. Cosa potete dire dalla vostra esperienza di precedenti date qui nel nostro paese?

[b](LP)Abbiamo sempre avuto il più caldo e miglior responso possibile qui, è sempre piacevole tornare perché abbiamo sempre avuto molti fans qui, sono grandi, adoro suonare qui e sono molto orgoglioso di tornare ogni volta che vedo che l’Italia fa parte del tour. E’ bello perché ogni volta che veniamo qui la gente si diverte molto e anche noi ci godiamo un grande spettacolo, penso che i fan italiani siano davvero dei grandi sostenitori della nostra musica, indipendentemente da dove suoniamo.
(CM) La cosa spettacolare qui sono i party dopo gli show. Una delle prime volte che siamo venuti qui, suonammo in un club a Milano, al Transilvania, e dopo lo show ci fu uno dei party più pazzi a cui noi avessimo mai partecipato. Davvero fuori controllo. Tutti erano devastati, ubriachi e i fan tra di loro si spintonavano, si colpivano, ma nessuno si è veramente fatto male. Penso che questo sia un modo di festeggiare italiano molto figo, tutti fanno i pazzi più che possono, ma nessuno si fa male!(Ride Ndr.)[/b]

Ormai siete in giro da tempo, e avete suonato con molte band importanti. C’è un gruppo che amate particolarmente e con il quale vi piacerebbe andare in tour o con il quale collaborare in studio?

[b](LP) Beh noi siamo stati molto fortunati, specialmente durante i festival, ad andare in tour e suonare con molti tra i nostri artisti preferiti, dai Suicidal Tendencies a Ozzy Osbourne, i Cure, ecc. Io spero solo di essere, nel futuro, in grado di suonare in questi tipi di show, non c’è una band in particolare con cui vorrei andare in tour, amo un sacco di bands e ho diviso il palco con un sacco di band, ma anche andare a suonare da solo è molto soddisfacente. Ci siamo fatti un sacco di amici mentre eravamo in giro, quindi sarebbe bello rincontrare questi gruppi, ma sarebbe bello fare nuovi amici, anche se ce ne sarebbero troppi tra cui scegliere.
(CM) Siamo stati fortunati a suonare con un sacco di grandi gruppi, fare amicizia con loro. Cioè ci sono molti gruppi con cui abbiamo suonato solo per due o tre date, con altri abbiamo fatto amicizia, ma alla fine quando si tratta di dire “vorrei andare in tour con questa band” bisogna stare cauti, perché magari speri di fare qualcosa ma poi in un music business come questo poi non ti è possibile. Quindi noi apprezziamo tutte le band con cui suoniamo.[/b]

Le parole amore/odio sono spesso messe nella stessa canzone una in contrasto con l’altra, come accade per esempio in “Te Amo – I hate you” e in “What comes around”. Cosa vi porta a sottolineare in questo modo questo contrasto?
[b](CM)E’ il perfetto bilanciamento della vita umana. Gli aspetti positivi e negativi della vita di solito sono pari, e non puoi avere cose positive se non impari da quelle negative che ti succedono. Può succedere che una situazione negativa diventi positiva e viceversa, e l’amore in generale interagisce con tantissime diverse emozioni, sia positive che negative. Da una parte con reazioni calme e gentili, e dall’altra con emozioni violente ed aggressive. Penso però che ognuno debba vivere la propria vita e provare emozioni che vadano in entrambe le direzioni.[/b]

Stasera suonerete con gli Hatebreed, i paladini del movimento metalcore, nato come mescolamento di generi, esattamente come è successo nel vostro caso. Secondo voi cosa spinge cosi tante band a mescolare generi preesistenti per crearne di nuovi?

[b](CM) Nel nostro caso si tratta di avere grandi influenze hardcore e punk-rock, ma essere sé stessi quando si scrive musica. E’importante avere influenze che ci sono da quando sei piccolo, come altrettanto sono importanti quelle di quando sei cresciuto, ma quando scrivi musica è fondamentale fare nascere tutto da dentro sé stessi, senza provare ad essere esattamente come i gruppi con i quali si è cresciuti. L’importante per molti gruppi è avere influenze vere, non false; e questo succede per tutti i gruppi influenzati dal punk e dall’hardcore che normalmente sfornano gruppi veri, grandi gruppi. Oggi si vede che molti gruppi sono influenzati dalle vere metal bands come gli Slayer per esempio, e non da altri.
(LP) Anche quando ami differenti tipi di musica, nessuno può dire di ascoltare solo metal, tutti siamo cresciuti ascoltando diversi tipi di musica ma molti non realizzano di potere essere influenzati da generi cosi diversi dal metal. Quando te ami tanti diversi tipi di musica puoi esprimerti senza confini. Penso che sia fondamentale prendere ispirazione da generi che si distacchino dal metal. Per esempio nel nostro caso noi non possiamo negare di essere influenzati dalla musica latina, e noi non siamo spaventati nel mischiarla con il metal, e finchè funzionerà continueremo a mischiare generi come già ci è successo col reggae o col punk, perché questi generi sono dentro i nostri cuori e sarebbe stupido dire il contrario.
(CM) Se tu guardi, alla fine ogni persona ha le sue band preferite a cui si ispira, ma alla fine tutti in qualche maniera si rifanno a quelle band che hanno cambiato la storia della musica, come i Beatles, i Pink Floyd, i Rolling Stones. Che poi devi pensare alla loro musica e a quello che provavano mentre la suonavano e si erano appena fatti un acido, come per esempio i Led Zeppelin, insomma tutte grandissime band che in un modo o nell’altro influenzano tutti i gruppi che sono venuti dopo di loro.
(LP) Quando il gruppo si formò non era sicuro che sarebbe diventato soltanto una metal band, volevamo inserire degli elementi originali che non si fossero mai sentiti nell’ambito metal. Con questo in mente non hai veramente confini, e sono contento che non ci siamo mai fatti problemi di questo tipo, e questo perché eravamo e siamo in grado di sperimentare, e questo è uno dei motivi per i quali siamo ancora in giro. Noi abbiamo le palle per provare qualcosa di nuovo e continuiamo a esplorare nuove sonorità. E’ una questione di palle, se ti piace fare una cosa falla, e sii il più sincero possibile e allora riuscirai in quello che fai. Tempo fa avevamo un sacco di gente che ci odiava, ma poi molti hanno capito che a quel tempo erano ignoranti, e non potevano capire una sperimentazione del genere.[/b]

Bene, l’intervista si conclude qui,questo spazio è per voi per lasciare un messaggio ai vostri fan italiani.

[b](LP) Vi ringraziamo molto per essere rimasti con noi anche quando le moda non era quella di seguire un genere come il nostro. Che poi le cose sono sempre circolari, magari le scarpe che avevi dieci anni fa adesso sono di nuovo fiche, grazie per avere sempre indossato quelle scarpe!!(Ride, Ndr.)
(MC) Ed è ok se, quando eravamo agli esordi, se avevate dei capelli molto molto lunghi, e poi più tardi li avete tagliati, e poi due anni dopo li avete fatti ricrescere ma solo dalla parte della frangia e l’avete spostata di lato, e se adesso li avete rifatti crescere o vi siete rasati a zero, è lo stesso fico ragazzi, vi amiamo lo stesso!fa parte della vita e vi amiamo lo stesso!!(Risate generali Ndr.) L’importante è che siete rimasti con noi, nonostante i cambiamenti nella vostra vita, questo è importante.[/b]

[i]Si ringraziano Andrea “Sudafrica” Marchioro per la traduzione e Andrea Murzio per la collaborazione.[/i]

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