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[i] I Goddass sono sicuramente una delle band più interessanti del panorama Nu Metal/Metalcore nazionale. In occasione della loro ultima data sul suolo italico, prima del tour inglese che impegnerà il gruppo oltremanica fino alla fine di novembre, abbiamo incontrato il combo nei camerini di Colonia Sonora, una mezzoretta prima del loro show che li vedeva headliners insieme ad altri ensembles della scena underground italiana. Sentiamo che si sono detti col nostro collaboratore.[/i]
Con l’uscita del vostro Ep “Goddass” si può ascoltare anche su disco l’evoluzione del vostro sound da “The Outsider” a oggi. Potete riassumere le tappe fondamentali che hanno portato il vostro suono dal Nu/Crossover degli inizi al metalcore che suonate adesso?
[b](Al) Essenzialmente noi nasciamo come una Thrash metal band, poi ci siamo avvicinati al Nu Metal e adesso abbiamo trovato la nostra dimensione, perché riusciamo a suonare con quelle caratteristiche e con i riff del Nu Metal senza essere Nu Metal, ovvero con la base e la tecnica propria del Thrash o del Metal classico. Tutto questo però senza suonare un Metal “vecchio” proprio perché noi a differenza di altri gruppi ammettiamo di avere avuto una fase Nu Metal e di avere preso le cose buone da questa scena perché secondo noi il Nu Metal ha insegnato tantissimo, specialmente per quanto riguarda l’arrangiamento dei pezzi, soprattutto per il fatto che vengono resi ascoltabili a tutti. Quindi noi ammettiamo che il Nu Metal ci è servito per rendere il Metal più fruibile, più facile da ascoltare.[/b]
Una cosa sicuramente sorprendente quando si inserisce il cd nel lettore è ascoltare quanto buona sia la produzione di questo disco rispetto ai vostri cd precedenti. Che ci potete dire in proposito?
[b](T) Si, decisamente è molto buona. Ci siamo affidati a un produttore, infatti questo album è co-prodotto, con Andrea Fusini. Siamo riusciti a ottenere un sound come lo volevamo noi, e cioè bello potente però easy-listening, non quelle produzioni Metal che si sentono anche adesso. Sono comunque ottime produzioni, ma rischiano di cadere in sonorità troppo scure, cupe. Siamo riusciti a trovare delle buone sonorità, sempre molto potenti, però ariose, brillanti e questo soprattutto grazie ad Andrea Fusini che ha creduto in noi e anche grazie al mastering fatto da Alessandro Vanara ai Peppermint Park Studios.Sopratutto nel mastering oggi molte band “schiacciano” tantissimo, noi invece abbiamo ottenuto un buon compromesso tra potenza e melodia, e siamo molto soddisfatti sia della produzione che del mastering.[/b]

Ascoltando il vostro ultimo lavoro appare chiaro che l’etichetta “metalcore” vi sta alquanto stretta, soprattutto pensando che il vostro suono è abbastanza diverso dalla maggioranza delle band “metalcore” in azione in questo periodo. La differenza secondo me sta essenzialmente nel fatto che voi non cercate a tutti i costi di essere la band più veloce e più brutale del mondo come molti provano a fare. Siete d’accordo?
[b](Al) Si, perché io penso che a volte possa dare molta più emozione, grinta e rabbia magari un ritornello melodico che non della velocità o dei pezzi brutali che alla fine sono fini a sé stessi.
(T) Noi abbiamo una filosofia, secondo noi è meglio togliere che aggiungere. Togliendo certe volte riesci a ottenere delle cose migliori, anche degli arrangiamenti più cattivi a volte, invece che aggiungere colpi, urla e cose del genere.[/b]
Non ho potuto dare uno sguardo alle lyrics di “Goddass”, di che trattano?Date molta importanza al messaggio dei vostri testi?
[b](Al) I testi parlano di cose personali, non mi piacciono i testi espliciti, dove viene spiegato il concetto, secondo me ognuno che ascolta i nostri testi deve avere una interpretazione sua, anche perché molte volte sono mie frasi, miei pensieri, senza un filo logico preciso.[/b]
Curiosando sul vostro Myspace ho notato che vi siete affidati alla Vervain Managment per la parte manageriale e alla DIG MY PIT per il booking. Com’è il rapporto con loro?
[b](T) DIG MY PIT è gestito da me, praticamente ho aperto un booking per le date estere, anche perché per il momento penso che in Italia non torneremo. Ho aperto questo booking e sto collaborando con altri booking e management come Vervain. Per ora la nostra intenzione è quella di restare sempre abbastanza indipendenti, anche se a volte ti devi appoggiare ad altri, però fin dove riusciamo ad essere autonomi a noi va bene cosi, perché secondo noi le cose migliori le facciamo da soli; è logico però poi che bisogna appoggiarsi a quelle realtà come le etichette, se no è impossibile. Comunque in questo tour faremo 40 date in due mesi, che non è affatto male per essere una entità indipendente.[/b]

So che in molti vi hanno già fatto questa domanda, ma ve la faccio lo stesso. E’ ormai imminente la vostra partenza per il tour inglese che vi vedrà impegnati fino alla fine di novembre. Come mai la scelta è caduta proprio sull’inghilterra? Che vi aspettate da questo tour?
[b](T)Noi principalmente vogliamo andare in Inghilterra perché ci li ci sono diverse realtà musicali molto buone, più che altro è positivo il fatto che li il pubblico non è facile, quindi ci si fa un bel po’ le ossa li. Per quanto ne sappiamo e ci dicono e abbiamo potuto ascoltare a livello di myspace, il pubblico inglese è tra i più esigenti, però attecchire la significa acquistare molta esperienza. Da questo tour ci aspettiamo di incontrare molti gruppi validi, il livello è molto alto, quello che vogliamo è fare conoscere il nostro nome più possibile e suonare molto live, perché la nostra dimensione ideale è il live e sappiamo che in Inghilterra i live sono molto importanti, soprattutto per essere considerati una realtà internazionale.[/b]
Intanto arriva l’organizzatrice dell’evento, la bella LilyHamnKnot, che ci teneva a rilasciare la seguente dichiarazione:
[b](L) (Abbracciando Al) Quest’uomo lo prendo, gli faccio fare 6 ore di sesso incontrollato…(Risate ndr) Scrivi questo, io sono LilyHamnKnot e sono promoter di tutti i gruppi della provincia di Torino, tra i quali ci sono i Goddass, che amo tutti quanti a turno, affermo, perché sono una strega veggente, che chiamerò un giorno questi ragazzi al telefono e loro non mi riconosceranno più, dai vi bacio tutti!(Bacia tutti, Ndr)[/b]
Una cosa strana che ho notato è stata quella che “Memories”, il vostro secondo LP, è uscito solo un anno fa, ma dal vivo non viene più riproposto. Ci sarà la possibilità in futuro di ascoltare qualche pezzo da quell’album e da “The Outsider” o vi concentrerete esclusivamente sul nuovo materiale?
[b](Al)Noi principalmente ogni volta che chiudiamo una registrazione pensiamo subito alla successiva, anche se abbiamo in programma di riprendere una traccia in particolare di “Memories” che è “Save Me” perché è una canzone a cui siamo molto legati, quindi la riproporemo.[/b]

Mi è giunta voce che dallo show di questa sera verrà tratto un Dvd. Perché non mi spiegate meglio questa faccenda?
[b](Al)Per noi questa è una data importante, l’ultima in Italia, e poi tra l’altro la situazione è delle migliori, il palco è spettacolare, la gente speriamo che lo sarà, ma sarà cosi, e quindi abbiamo deciso di immortalare questo momento in un dvd, è molto che ci pensavamo e quindi lo faremo stasera. Sarà principalmente girato alle case discografiche, e poi col tempo, appena ne avremo le possibilità si pensava di distribuirlo, perché no?[/b]
Ci sono gruppi con cui avete suonato che vi hanno lasciato qualche bel/ brutto ricordo? Dovendo scegliere un ipotetico fanta-bill, con chi vi piacerebbe potere andare in tour?
[b](Vendra) A me un gruppo che mi aveva lasciato una buona impressione erano i Mode D’Emploi di Verona, ottimi ragazzi e ottimi musicisti.
(T) Un altro gruppo a cui siamo molto legati sono le Jadish, abbiamo fatto molte date insieme, è un ottimo gruppo, c’è un legame stretto con noi.
(Nak) In un fantabill sicuramente i Machine Head
(Al) Machine Head prima di tutti..
(Vendra) Hatebreed
(Al) E poi vabbè, sembra banale, ma con i Metallica tutta la vita, ma qua si va su altri pianeti![/b]
Ok ragazzi, la nostra chiacchierata è finita, è stato un piacere. Chiudete pure l’intervista con un messaggio ai lettori di www.entrateparallele.it e in bocca al lupo!
[b](Al)Ringraziamo per questa opportunità e speriamo che continuiate a seguirci anche all’estero, dove porremo le nostre fondamenta per poi ritornare in Italia, sperando di ritrovare gli stessi fan di adesso e di averne acquistati di nuovi.[/b]