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[i]All’”Hit the Lights!!!” 2007 mi ero entusiasmato per una band a me totalmente sconosciuta: i MainPain. Da quel concerto ci eravamo tenuti in contatto ed era già da un po’ che desideravamo incontrarci per passare qualche ora in compagnia: ormai i tempi erano maturi e una fresca domenica di fine gennaio vede finalmente Davide, Marcello e Paolo dei MainPain seduti con me in un modaiolo bar della piazza Ducale di Vigevano a chiacchierare allegramente, tra affogati al caffè, Skrewdrivers e una cameriera non troppo convinta del suo lavoro. L’occasione per un’intervista era troppo ghiotta per lasciarsela sfuggire.. Tra le risatine delle rispettive mogli e compagne presenti ecco il risultato della nostra chiacchierata! [/i]
Allora ragazzi, ovviamente partiamo parlando della band: nel corso degli anni i MainPain sono passati attraverso diverse traversie, volete raccontarvi ai nostri lettori?
[b]Davide: Inizio dicendo che per noi l’intervista “live” è una nuova esperienza e ci manca un po’ la terra sotto i piedi eheheh! Comunque entriamo nel vivo: come band siamo partiti più o meno nel 96-97 grazie alla volontà di un gruppetto di amici di suonare qualcosa insieme. Piano piano le cose sono andate avanti e si è visto che stavano prendendo una piega effettivamente interessante: ci abbiamo provato con il cuore cercando di mettercela tutta per raggiungere dei risultati. Passa del tempo, suoniamo parecchi concerti spostandoci molto ed i segnali ricevuti lasciano presagire qualcosa di positivo, fino a quando comincia a cambiare qualcosa.. qualcuno si perde per strada perché non ha più voglia di suonare. Dopo la registrazione del primo quattro tracce, proprio mentre stavamo affrontando la prima registrazione di “Food For Thoughts”, ci siamo ritrovati senza batterista. Dopodichè ci sono stati tantissimi cambi di formazione senza trovare la giusta stabilità, a causa di incompatibilità di carattere o mancanza di esperienza, arrivando così vicini allo scioglimento. Le cose hanno cominciato a mettersi bene quando sono entrati nella band tre nuovi elementi di cui sono molto felice: oltre ad essere ottimi musicisti sono anche bellissime persone! Attualmente la band è composta da una sezione ritmica formata da Antonello Botta alla batteria e Marcello Bovio al basso, il nuovo cantante Ronnie Borgese, poi ci sono io, Davide Valli e Paolo Raffaello alle chitarre, gli unici due “sopravvissuti” della line up originale! [/b]
Hai citato “Painted”, demo uscito nel 2001.. dal quel demo di quattro pezzi, tre sono finiti su “Food For Thoughts”: “Running Blood”, “Deep Down Inside” e “Liar”. Li avete semplicemente presi ed inseriti nell’album o li avete in qualche modo rivisti?
[b]Davide: Li abbiamo risuonati e devo dire che si sono decisamente evoluti rispetto alla prima versione: abbiamo ri-registrato tutto! Purtroppo devo aggiungere che per motivi di tempo ed economici le tracce di basso e batteria di “Food For Thoughts” non sono suonate da Marcello e Antonello ma dalla precedente sezione ritmica. Adesso stiamo lavorando al nuovo disco, abbiamo già dei nuovi pezzi che sicuramente ne faranno parte e siamo molto felici di poter finalmente lavorare insieme alla stesura del nuovo materiale! Vorrei anche aggiungere che i pezzi vecchi in sede live hanno un impatto completamente differente.. [/b]
In che senso?
[b]Davide: La ricchezza di suono.. la padronanza dello strumento dei musicisti si percepisce molto..
Paolo: ..principalmente sulla voce! Il nostro precedente cantante aveva uno stile più vicino a quello di Chris dei Grave Digger, a tratti era quasi growl! Qualcuno ci ha scambiati per una death metal band.. Ronnie invece è un cantante dallo stile più classico, e questo salta subito all’orecchio, poi la sezione ritmica è più ricca di soluzioni ed io e Davide con gli anni siamo migliorati, qualche idea in più c’è!![/b]
Davide, a proposito di idee: sul libretto dell’album figurate solo tu e Paolo come i compositori di musiche e testi. Volete raccontarci come nascono i vostri brani?
[b]Davide: E’ molto semplice.. non pianifichiamo mai nulla: arriviamo in saletta e, a seconda degli umori, proponiamo quello che abbiamo in testa. In passato per quanto riguarda i riffs potrei essere stato io a proporre nella maggior parte dei casi, a volte Paolo.. ma adesso la situazione è cambiata grazie a Marcello, che si dà molto da fare. All’inizio è stato un pochino duro trovarsi in sintonia: Marcello aveva suonato per una decina d’anni con altri ragazzi, quindi conosceva perfettamente i tempi ed i modi di quel gruppo.. per quanto tu possa essere felice, arrivando in una band di gente nuova si ha tutti bisogno di tempo per oliare i meccanismi! Adesso siamo molto soddisfatti perché i pezzi che stanno nascendo sono un connubio di idee elaborate da tutti: certo, ci sarà sempre chi porta l’idea principale e gli altri magari ci lavoreranno intorno, però ora è un lavoro di squadra!!
Paolo:.. ma sentiamo Marcello!![/b]
Giusto!! Marcello, oggi chi sono i MainPain? Tu come li vivi?
[b]Marcello: (silenzio di qualche secondo, e dopo un primo smarrimento..) una domanda più facile no, eh?!?!
Davide&Paolo: .. Ah ah!! Facevi le facce mentre rispondevamo? E adesso rispondi!!
Marcello: Beh, è stato particolare.. come lo è sempre all’inizio! Ti ritrovi in una famiglia nuova ed necessario imparare a conoscere le persone che ne fanno parte: dagli interessi al modo di suonare, a come buttare giù le idee. E’ per questo che, come abbiamo detto all’inizio, è stato abbastanza complicato iniziare a comporre musica insieme! Finché prepari la scaletta dei pezzi vecchi, bene o male è una questione tecnica e problemi non ce ne sono. Quello che è venuto dopo è stato un po’ più difficile, ma ora abbiamo ingranato bene![/b]
Che persone hai trovato?
[b]Marcello: Loro sono fantastici ed io mi trovo benissimo! [/b]
Torniamo al gruppo.. MainPain potrebbe essere tradotto come “dolore principale”, e anche i titoli di brani come “D.i.e.”, “Deep Down Inside” o “When Death Calls”, oltre che i testi stessi, esprimono un tipo di messaggio riconducibile ad una certa oscurità..
[b]Davide: Guarda, viviamo in un periodo difficile.. noi effettivamente intendiamo come “dolore principale” non quello fisico, ma quello dell’anima, quello che una persona prova dentro.. E qui entro in un particolare mio: purtroppo una persona a me molto cara è venuta a mancare quando ero giovanissimo e mi sono reso conto di quello che significa realmente soffrire, oltre al valore della vita. Dai per scontato che andrà sempre tutto per il meglio e non ci saranno problemi, salvo poi accorgersi da un giorno all’altro che non è così.. queste sono cose che ti fanno fermare a riflettere. Vorremmo cercare di far comprendere a tutti quanti che ogni singolo istante della propria vita va vissuto bene, intensamente! I nostri brani vorrebbero essere un po’ le “istruzioni” per cercare di superare le difficoltà qualora si presentassero![/b]
Nel disco ho incontrato anche brani che hanno una forte spinta positiva!
[b]Davide: Certo! Qui volevo arrivare! Tutte le canzoni hanno dei momenti che trasmettono oscurità, salvo poi aprirsi per trasmettere un messaggio di “vittoria”, anche metaforica, su quello che è il dolore che ogni persona vive in certe situazioni e che siamo abituati a vedere ogni giorno tramite la tivù. Penso che ognuno di noi, nel suo piccolo, debba darsi da fare per migliorare la situazione generale! Dovremmo imparare tutti a comportarci meglio, soprattutto nei confronti della natura![/b]
Una curiosità mia: cosa c’è nella “Room 666”?
[b]Davide: Rispondo io: è un sogno che ho fatto. Mi spiego: adesso io e te siamo qui a fare quest’intervista, poi io vado a casa, ceno e vado a letto. Mi addormento e.. il giorno dopo mi sveglio, anziano e su una carrozzella, in una stanza di una casa di riposo.. Mi guardo le mani e non capisco cosa sia successo! E’ una paura!
Paolo: Il 666 è scenografico!
Davide:..Appunto! Ecco cosa c’è nella stanza 666![/b]
Parliamo della copertina: mi piace pensare che il “cibo per pensieri” (Food For Thougths) che citate nel titolo sia il nucleo ed i pensieri siano i “filamenti” intorno. Questa è la mia interpretazione, voi come la spiegate?
[b] Marcello: In copertina è rappresentato un neurone che, figurativamente, è ciò che più rappresenta il “pensiero”. Le luci non a caso sono cinque, come noi.. ognuno ha la sua personale spiegazione, e neanche la tua è sbagliata! [/b]
Mi è piaciuto un sacco come avete registrato il basso: riempie parecchio, dando un qualcosa in più ai brani. Applicate delle scelte particolari sui suoni degli strumenti, piuttosto che sui settaggi?
[b]Davide: Certo! Noi siamo un po’ malati di suoni.. il suono è tutto! Puoi suonare semplice, puoi suonare bene.. se hai un bel suono hai già il 70% della positività dei commenti! C’è anche il gusto personale ma ci sono delle cose basilari nelle scelte dei suoni che devono essere rispettate! A noi piace sentire bene tutti gli strumenti, nelle nostre produzioni si sentirà sempre bene l’apporto di tutti! [/b]
In effetti avete ottenuto un risultato davvero buono, ogni strumento ha la sua identità..
[b] Paolo: Parlando nello specifico del basso, nei dischi moderni e in qualcuno più datato, Iron Maiden esclusi, questo strumento veniva un po’ lasciato in disparte, e se manca lui sotto è come se mancasse la terra sotto i piedi. Il basso dà il groove: c’è e si deve sentire!
Davide: ..E se tutto va bene sul disco nuovo il suono del basso sarà al bacio![/b]
Con il senno di poi, cambiereste qualcosa di “Food For Thoughts” Magari pensate che qualcosa potesse essere fatto meglio?
[b]Paolo: Ah, questi pensieri ti vengono già il giorno dopo la fine delle registrazioni.. è normale! E’ un work in progress.. (e qui partono Marcello e Davide che iniziano bellamente a sfottere Paolo)
Comunque “Food for Thoughts” era perfetto al momento in cui è stato registrato![/b]
Accennavate ai pezzi nuovi.. cosa dobbiamo aspettarci dai nuovi brani?
[b]Davide: Valutando i pezzi nuovi che abbiamo già pronti sicuramente c’è un’evoluzione notevole rispetto al passato. I pezzi nuovi seguono un po’ la linea di “MainPain”, tanto per dare un’idea, quindi lunghi ed articolati. Non riusciamo a stare sotto i sette minuti!! Uno di questi è una suite di nove minuti.. [/b]
In realtà pezzi come la citata “MainPain” all’ascolto non sono brani lunghi.. scorrono, senza stancarti!
[b]Paolo: Questo è positivo! Meno male!
Marcello: Speriamo valga anche per i pezzi nuovi! Li facciamo così lunghi perché non riusciamo a scriverli corti ahahah! Alla fine quando sviluppi un ritornello, un bridge o comunque un’altra idea che pensi siano perfetti per quel brano non vuoi assolutamente “tagliarli” e usarli in un’altra canzone.. Ecco come mai vengono tutte lunghe!
Davide: Comunque ci saranno anche brani più corti che daranno un poco di respiro!
Paolo: Tra i nuovi brani ne stiamo lavorando uno più “pronti, via!”, che si discosta un po’ dagli altri più che altro per le atmosfere più aperte![/b]
E per quanto riguarda i testi?
[b]Davide: in passato mi sono occupato molto della stesura dei testi, adesso meno! Ora, come dicevo prima, collaboriamo tutti![/b]
Il vostro è un sound molto potente ma che dà un grosso occhio alla melodia. “Food For Thoughts” è un disco totalmente metal ma con dei pezzi molto ascoltabili!
[b]Paolo: A me piace la musica parecchio violenta, ascolto parecchio death.. ma ho bisogno nel suonare un pezzo, di sentire anche la melodia altrimenti non mi diverto! Posso suonare “cattivo”, ma se non c’è melodia.. Per quanto riguarda i nostri pezzi ci viene naturale scriverli così! [/b]
Festival monotematico, chi suona oltre ai MainPain?
[b] Paolo: Sparo grosso: Metallica! In tanti ci hanno paragonato ai Running Wild.. [/b]
..Running Wild?!? Non avete niente dei Running Wild!!
[b] Paolo: Sono d’accordo!! Comunque ci hanno paragonato anche ai Pantera se è per questo![/b]
Ascoltandovi a me viene in mente qualche riferimento al thrash europeo, il metal classico dei Metal Church e pure qualcosa dei Nevermore..
[b] Paolo: Mah.. i Nevermore non so..
Davide: .. a me invece i Metal Church dicono parecchio!![/b]
Come presentereste la vostra musica a chi non vi conoscete, dando come riferimento qualche gruppo più famoso?
[b] Davide: Beh, heavy metal, melodico e potente! Si, i primi Metal Church sono quelli che forse potrebbero essere un termine di paragone![/b]
Paolo, devi vendere “Food For Thoughts” ad una persona che è indecisa tra l’acquisto del vostro disco ed altri tre a caso.. cosa fai per convincerlo?
[b]Paolo: “Se compri il nostro disco ti tiri attorno le fi**e!” Oppure, “ascoltalo e se ti piace compralo!”
Marcello: Se gli altri dischi sono di Iron, Metallica e Manowar, direi che “..loro sono già pieni di soldi, che lo compri a fare? Compra il nostro che abbiamo bisogno ahahah!”
Paolo: ..E aggiungerei che il nostro non è un disco scontato![/b]
Vero!!
[b]Davide: Ci teniamo parecchio a sottolinearlo: qualcuno ci diceva “eh, è la solita roba..” De gustibus, ma non mi sembra proprio che “Food For Thoughts” sia la solita roba. Secondo noi è un buon metal, non innovativo, anche perché altrimenti non sarebbe metal, però penso che “Food For Thoughts” non sia assolutamente un album monotono, ma che al contrario possa soddisfare parecchi gusti!
Paolo: Dal power metaller al thrash metal fan![/b]
C’è qualcosa che avete sentito o letto sui MainPain che non avreste voluto sentire o leggere e che comunque vi ha dato fastidio?
[b]Davide: No, direi di no. C’è stata qualche recensione negativa, ed una era così negativa che mi sono messo a ridere perché era una f*gata pazzesca! Era bellissima!
Marcello: Alla fine chi recensisce è una persona, ed è una questione di gusti: è difficile essere obiettivi. Non ti piace il disco? Pazienza, amici come prima! Mi darebbe più fastidio se sparlassero di noi gratuitamente, poi sai, il disco può anche non piacere!
Davide: Una recensione inglese diceva: “..se fossero più bravi a suonare, se fossero stati più capaci di parlare in inglese, se fossero stati prodotti meglio, forse sarebbe stato un buon disco..” rido ancora adesso! E’ un genio chi l’ha scritto! Comunque non sono questi i problemi![/b]
In generale che responsi avete avuto?
[b]Davide: Non lo so, perché la nostra ex casa discografica non ci ha ancora detto quante copie di “Food For Thoughts” ha venduto. Per quello che sappiamo l’etichetta è fallita. Non vogliamo guadagnarci, vorremmo solo sapere come è andato il disco. Le copie che avevamo noi sono quasi terminate.[/b]
C’è un brano a cui vi sentite particolarmente legati? Quale usereste come biglietto da visita per presentare la vostra musica?
[b]Paolo: Penso che “MainPain” sia tra i miei preferiti, e lo userei anche come biglietto da visita visto che al suo interno ha un po’ di tutto: cattiveria, velocità, melodia..
Marcello: Direi anche io “MainPain”, anche se penso che “Room 666” sia la canzone che preferisco perché è varia e riesce ad abbinare una strofa articolata e quasi moderna ad un ritornello classicamente heavy e melodico. “MainPain” è però il brano che meglio ci rappresenta, senza dubbio!
Davide: Mi associo a Paolo e Marcello e dico “MainPain”, per gli stessi motivi indicati da Paolo![/b]
Parliamo dei MainPain dal vivo.. cosa deve aspettarsi chi non vi ha mai visto in azione?
[b] Davide: Divertimento! E’ allegro vedere questi cinque personaggi che si sbattono sul palco! Si vede una band di amici che si divertono![/b]
Ma cosa vi è rimasto dopo aver diviso il palco con gente come Blaze Bayley, Crying Steel, Pino Scotto, Sabotage?
[b]Davide: Resta un’incredibile gioia..
Marcello: ..la bellura..[/b]
LA BELLURA?!?!?
[b]Davide:.. e’ una cosa straordinaria che ti tocca dentro! Per chi arriva come me da quegli anni, quindi gli anni della Strana, Vanadium, Sabotage e Crying Steel, dividere il palco con gente importante come loro ti galvanizza tantissimo e sentirsi dire da loro che sicuramente meriteresti di più regala tanta gioia! E non potremmo chiedere di più, anzi, forse solo un pochino di rispetto e umiltà da parte di tanta gente!
Marcello: Arrivi vicino a nomi importanti per il genere con timore reverenziale e scopri che sono persone ottime!
Paolo: ..E ti diverti tanto con loro, sono dei Signori![/b]
Siamo alla fine della chiacchierata ragazzi: ricordate le date che avete in programma e poi chiudete questa intervista come meglio credete! Da parte mia GRAZIE!
[b]Paolo: Beh, le date che abbiamo in programma sono il Rock In Somma che è sabato 19 Luglio ed a dicembre saremo ancora di spalla a Blaze in Svizzera!
Marcello: Puntualizzo che in questo periodo non abbiamo suonato perché abbiamo voluto concentrarci sul nuovo materiale! Visitate il nostro sito www.mainpain.it e la nostra pagina MySpace www.myspace.com/mainpainmetallo !
Davide: Non posso far altro che ringraziare Entrateparallele.it! Stay Metal![/b]
Sito ufficiale : www.mainpain.it
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