Hortus Animae (Martyr Lucifer)


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Intervista Hortus Animae, Martyr Lucifer

Il 2008 è un anno estremamente importante per gli Hortus Animae, che festeggiano i dieci anni di vita. Una vita non certo facile, che sembrava aver intrapreso una direzione positiva ma che ad un certo punto si è interrotta, lasciando i tanti fans della band riminese orfani di una realtà che ci veniva invidiata all’estero. EntrateParallele ha incontrato l’anima della band, Martyr Lucifer, che illustra qui i piani di rinascita (speriamo!) di questa symphonic black metal band dalle tinte progressive, se così la possiamo definire.

Ciao Lord Martyr e bentornato, a distanza di tanti anni, sulle pagine della nostra webzine. Per cominciare vorrei che tu ci tracciassi una cronologia della storia degli Hortus Animae.

Ciao! Beh grazie per il “Lord”, un appellativo inusuale per me (ehm… In effetti era “Martyr Lucifer”… n.d.r.)! Dunque, una cronologia: ci siamo formati nell’ormai lontano 1997, facendo cover di bands come Tiamat, Cradle Of Filth, Mayhem, cose anche molto diverse fra loro, cercando di trovare una nostra precisa identità.
Non molto tempo dopo, nel 1998, abbiamo inciso il nostro primo demo “An Abode For Spirit And Flesh”. Ancora non avevamo definito le nostre sonorità ed infatti il demo, pur essendo stato accolto piuttosto bene, era alquanto acerbo. Diciamo che da “The Melting Idols” (2000) in poi abbiamo cominciato a definire il nostro suono, inserendo i primi elementi progressive e rendendo più aggressivo il sound. Entrambi questi aspetti si sono maturati poi in “Waltzing Mephisto” (2003), il primo disco con Grom (al tempo anche con i norvegesi Ancient) alla batteria ed il primo in uscita sotto un’etichetta discografica che ci ha lanciati nella grande distribuzione, la Black Lotus Records. In “Waltzing Mephisto” abbiamo anche approfondito un ulteriore aspetto melodico. Sono seguiti poi l’ingresso alla seconda chitarra di Amon 418, proveniente dai Baratro ed ora in Hate Profile ed Opposite Sides e la nostra prima collaborazione importante, con Liv Kristine, in occasione di un tributo ai Dead Can Dance (Black Lotus, 2004). Nel 2005 abbiamo dato alle stampe il nostro album più ambizioso: “The Blow Of Furious Winds”, questa volta sotto Sleaszy Rider Records, dove si può trovare la summa di tutte le peculiarità che hanno sempre caratterizzato il nostro sound.

Intervista Hortus Animae, Martyr Lucifer

Il motivo dell’intervista è legato ad un prodotto che sta uscendo in questo periodo, pensato appositamente per i fans e disponibile in sole cento copie: vorrei sapere come è nata questa idea e come si è pian piano sviluppata, dato l’eccezionale contenuto del box set.

L’idea del boxset celebrativo è nata dalla mia compagna Olga e poi si è sviluppata da me e Tolis, il boss della Sleazy Rider Records. Nel 1998 abbiamo pubblicato il nostro primo lavoro underground e ci è sembrata una buona idea preparare qualcosa di speciale, dieci anni dopo, per i fans che ci hanno sempre seguiti fedelmente e che magari non sono riusciti a reperire “The Blow Of Furious Winds” a causa dei suoi problemi di distribuzione. E volendo preparare qualcosa di speciale non ci siamo risparmiati! Infatti il cofanetto (intitolato “Funeral Nation / 10 Years Of Hortus Animae”) contiene il CD+DVD di “The Blow Of Furious Winds”, i demo di “Waltzing Mephisto” (molto rari! Il CD in questione include anche l’ormai introvabilissimo demo “An Abode For Spirit And Flesh”), t-shirt, spilla, foto (ed ogni cofanetto contiene una foto diversa per un totale di 100 foto editate apposta per questa release) ed una Hortus-tazza. Inoltre l’artwork è stato curato da Niklas Sundin (Cabin Fever Media), chitarrista dei Dark Tranquillity nonchè fautore di gran parte degli artwork dei Dark Tranquillity stessi, In Flames, Arch Enemy, Opposite Sides, ecc. Siamo molto contenti dell’idea che abbiamo avuto, soprattutto considerando l’eccezionale feedback che stiamo ricevendo dai fans di tutto il mondo.

Qual è la situazione attuale della band? Siete ufficialmente sciolti, in fase di attesa o impegnati con altro?

Posso rispondere “tutte e tre”?!? No no, beh… Impegnati con altro sicuramente: Hypnos e Bless hanno qualche band (Overlook, Hot ed altre: loro sì che si danno da fare!), Amon è impegnato con Hate Profile ed Opposite Sides. Il nostro nuovo bassista, Karnal, è impegnato con la sua band di sempre, i Carnality. Io sto scrivendo del materiale solista e nel frattempo ho inciso la voce per un disco di una band space-rock russa, gli Space Mirrors, e per il primo full-length degli Opposite Sides. Neanche menziono i mille progetti di Grom, soprattutto adesso che si è trasferito negli USA! Se ci sarà la possibilità di continuare lo faremo, al momento siamo fermi e non so veramente dirti cosa decideremo di fare. Si è parlato con un’etichetta della ristampa di “Waltzing Mephisto”, non so dirti ancora quando. Magari successivamente a questa cosa proveremo a valutare la situazione. Ma anche riguardo alla ristampa stiamo preparando qualcosa di speciale (top secret per adesso)! ;-)

Intervista Hortus Animae, Martyr Lucifer

Quali sono i rapporti attuali tra te e gli altri membri del gruppo? Ci potrebbe essere l’occasione di un live studiato appositamente per festeggiare il decennale?

Ah i rapporti sono buoni, anche se non ci vediamo molto non abbiamo mica litigato! :-) Ma riguardo al suonare live non so, non credo: l’aspetto live è sempre stata la nostra spina nel fianco, anche se nelle poche occasioni che abbiamo avuto siamo sempre stati molto soddisfatti. Per questioni organizzative non siamo quasi mai riusciti a fare molto quando eravamo attivi, figurati adesso!… Sarebbe molto bello, ma non credo suoneremo live.

Vista da fuori, la carriera degli Hortus Animae pareva in costante crescita: collaborazioni prestigiose (Liv Kristine), membri importanti in lineup come Grom (Ancient, tra gli altri), album apprezzati. La situazione attuale che ci hai illustrato per quanto riguarda la band si poteva in qualche modo aggirare o è stata inevitabile?

Ah guarda non saprei proprio cosa risponderti… In effetti le credenziali per una costante crescita da un po’ tutti i punti di vista c’erano. Forse avevamo solo bisogno di più spinta da parte delle etichette discografiche, ma se si è una band underground sotto un’etichetta anch’essa underground è sempre più difficile. La gente non compra più i dischi, se non delle band importanti, e di conseguenza le piccole etichette sono anche loro in crisi. Ci piace pensare che effettivamente avremmo combinato di più avendo avuto più spinta, però, onestamente, è una cosa che non possiamo sapere.

Intervista Hortus Animae, Martyr Lucifer

Secondo te gli Hortus Animae sono stati penalizzati in qualche modo dalla collocazione geografica? Voi siete italiani, ma non c’è solo questo aspetto generale: siete riminesi e nelle vostre zone non c’è granchè; oltretutto il fatto di avere come membro fisso Grom, che è della zona di Milano, è sicuramente penalizzante. Forse anche per questo avete suonato live raramente.

Sai, non credo che la posizione geografica ci avesse penalizzato più di tanto. Alla fine ci sono realtà come i Novembre che con tanto duro lavoro, tanti buoni dischi e tanta spinta dalle etichette (ricollegandomi alla domanda precedente) sono diventati importanti sia in Italia che all’estero. In effetti siamo di Rimini, sì, ma in molte recensioni e/o articoli si faceva riferimento a noi come lombardi per via della presenza di Grom nella band! :-) Quindi contava e non contava… La lontananza con Grom probabilmente ha influenzato la nostra attività live, non lo nego.

A mio parere il vostro stile era davvero innovativo e i vostri album sono apprezzati dagli ascoltatori sia di black che di gothic, sopratutto dagli ascoltatori di buona musica in generale. Ci sono secondo te gruppi che vi somigliano?

Anche questa bella domanda! Sai, quando abbiamo formato la band io stesso mi chiedevo se alcune delle nostre parti assomigliassero a questa o quella band. D’altronde si inizia a suonare sotto l’influenza di altre band: quelle che ti piacciono, quelle che ascolti di più, ecc. Il fatto è che comunque, fin dall’inizio, tutti i membri che hanno militato in Hortus Animae erano persone diverse, che portavano sempre aria nuova nella band. Anche noi membri storici avevamo ed abbiamo dei background differenti, pur avendo in comune la passione per il metal estremo e la sperimentazione, spesso parola chiave per il nostro songwriting. In molte recensioni ho letto paragoni altisonanti: Cradle Of Filth, Dimmu Borgir, Arcturus, Solefald, Novembre, Opeth… Ma ritengo noi non si somigli a nessuno di questi gruppi in particolare.

Intervista Hortus Animae, Martyr Lucifer

Curiosità mia, ascolti ancora gli album degli Hortus Animae?

Oh sì certo! Vado fiero del nostro lavoro e mi piace ancora moltissimo ascoltare le nostre registrazioni! Ascolto spesso Hortus, così come ascolto spesso e volentieri anche Opposite Sides e Space Mirrors.

A proposito degli Space Mirrors, so che hai collaborato con loro. Ci puoi dire come è nata e come si è sviluppata la cosa?

Space Mirrors è un progetto space-rock che comprende l’australiano Michael Blackman e la russa Alisa Coral. Sono usciti con il loro secondo album, “Memories Of The Future”, sotto Sleaszy Rider Records, la stessa che ha fatto uscire il nostro “The Blow Of Furious Winds”, poi hanno sentito il nostro disco ed hanno ritenuto che avessi una vasta gamma di vocine da offrire per il loro nuovo lavoro :-) Mi hanno contattato ed una volta ascoltato il materiale ho pensato che sarebbe stato interessante partecipare ad un progetto così diverso, così lontano da quello che ho sempre fatto, ovvero metal estremo, anche se dalle svariate sfaccettature. Loro sono stati soddisfatti ed anche io, non vedo l’ora di vedere il disco in giro e di vedere il feedback che avrà!

Che contatti hai oggigiorno con il mondo metal? Segui le nuove uscite, i concerti o la scena in generale?

In verità non molto. Mi sono fermato a qualche anno fa… Quindi di nuove band ne conosco ben poche. M’è piaciuto il disco dei Malnatt, “La Voce Dei Morti”, per esempio. Però per il resto ultimamente sto ascoltando dei gran Moonspell, Dream Theater, Tiamat, le solite cose insomma! Ah, ed anche qualcosa degli Slipknot! ;-)

Intervista Hortus Animae, Martyr Lucifer

Cosa dobbiamo aspettarci nel prossimo futuro della band? Questa ricca edizione del decennale potrebbe essere l’ultima uscita ufficiale?

Eh non so… Come ti dicevo non riusciamo a fare anticipazioni. Prima di decidere di prenderci una pausa avevamo cominciato a lavorare ad un album dal working-title di “Blood Of The Earth”. Beh, ti posso dire che ho in mente qualche nuovo brano e credo che anche Hypnos e Bless ne abbiano, però, chissà… Li useremo??

Siamo arrivati alla fine dell’intervista, lascio a te l’ultimo spazio per chiudere e ti ringrazio a nome di EntrateParallele. E’ stato un vero piacere poter parlare con un fondatore di una delle cult band più importanti della zona dove vivo, spero sul serio che ci sia la possibilità di vedervi live, magari proprio con l’aiuto della nostra webzine… Chi lo sa?!

Ed io ringrazio te, è stato un piacere rispondere a questa intervista! Ti ringrazio per le belle domande e per le belle parole. Un ulteriore ringraziamento, “last but not least”, come si dice, a tutti coloro che ci hanno seguito e supportato per tutti questi anni: è bello in ogni caso vedere che nonostante il lungo periodo di inattività c’è comunque dell’interesse ancora vivo per la band. Riguardo all’evento live non si può mai dire: sarebbe bello, sicuramente, tornare a calcare qualche palco dopo così tanto tempo! Horns-Up!

Sito ufficiale : www.hortusanimae.com

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