Visualizzazioni post:1429
L’abbiamo sempre avuto sottomano, siamo una delle webzine che più attivamente collabora con lui, eppure finora non l’avevamo mai intervistato. Parliamo di Emiliano Nanni, presidente di Bologna Rock City, associazione nata da pochi anni ma che ha dato una decisa svolta ai concerti hard rock e glam (e non solo), sopratutto in terra bolognese. Dato che mai come in questo periodo il buon Nanni ha osato tanto, ecco che giunge doverosa la nostra chiacchierata!
Allora Emiliano, innanzitutto bentornato sulle pagine di EP (scrivo “bentornato”, perchè mi auguro che tu tutti i giorni visiti la nostra webzine!); come se non bastassero i concerti settimanali a cui ci hai abituato, ecco che arriva addirittura un festival, il BRC Fest, che si articolerà in cinque serate. Ce ne vuoi parlare?
Ciao Alessio! L’idea di organizzare il BRC FEST l’avevo in mente da tempo, il punto era come strutturare la cosa. Bologna Rock City ha fatto passi da gigante, ma siamo pur sempre una piccola realtà economicamente parlando ed i festivaloni li lascio a chi ha tanti soldi da spendere ;) In primis avevo deciso di fare tutto il 6 giugno, visto che vi era la possibilità di avere una band che sogno da tempo di portare in Italia (e che anche stavolta ha dato buca) e quindi il classico eventone con tante band… Poi sono venute fuori altre date interessanti ed allora mi sono detto: “Perché non unirle tutte sotto il nome di un festival?”. Questo aiuta anche nella promozione, dato che in un colpo solo pubblicizzi cinque serate diverse (e diverse tra loro). Questa formula spero porti a buoni risultati, ma comunque sto lavorando per la seconda edizione con già cinque eventi previsti e che si svolgerà ad ottobre 2009 e, naturalmente, sempre a Bologna. Comunque il BRC FEST mi sembra un’ottima vetrina: ci saranno il concerto esclusivo degli Anthrax (ed invito tutti gli interessati ad acquistare i biglietti sul circuito www.greenticket.it prima che finiscano), ma anche la prima apparizione italiana dei grandi Silent Rage e tante altre succulente band da gustarsi live.
Abbiamo visto oltretutto che ti sei allargato anche ad altri generi, sopratutto al thrash. Difatti, oltre agli Helstar, con degno accompagnamento di Bonded By Blood, Fueled By Fire, Neurasthenia e National Suicide, uno degli eventi maggiori di Bologna Rock City riguarda l’esclusiva data italiana degli storici Anthrax, tra l’altro in un locale a capienza limitata e la stessa sera del concerto dei Metallica a Milano. E qui attendiamo una risposta dettagliata, ahah!
Il thrash metal mi è sempre piaciuto e gli Anthrax sono sempre stati la mia band preferita in questo genere, quindi il primo ad essere felice di questa data sono proprio io! Questa data è una scommessa o più probabilmente una pazzia, è un regalo che BRC vuole fare ai tanti rockettari e metallari che hanno partecipato alle serate di BRC al Sottotetto durante l’arco della stagione. E’ un concerto organizzato con la band proprio allo scopo di farne un evento esclusivo, in un club piccolo e quindi con una capienza limitata. La concomitanza con i Metallica non mi spaventa, penso che non sia esattamente lo stesso pubblico e che i “vecchi” thrasher saranno tutti a Bologna.
Comunque, sebbene Bologna Rock City sia un punto di riferimento per hard rock e glam, non è la prima volta che ci buttiamo nel metal, soprattutto quello storico e classico. E continueremo a farlo anche in futuro.
Una delle collaborazioni più importanti (probabilmente la più importante) di BRC è quella con la Barley Arts, grazie alla quale hai organizzato anche due pullmann carichi di rockers per andare a vedere i Kiss e gli Ac/Dc.
Quanto sono importanti per te l’appoggio e la collaborazione con realtà così prestigiose?
Per una realtà come BRC è fondamentale interagire con soggetti più grossi per raggiungere un fine comune, ovvero grandi concerti rock! Sono convinto che in Italia vi siano troppe agenzie, promoter, manager ed affini che spesso creano confusione, portano band in Italia senza un nesso logico o economico creando non pochi problemi sia con le band stesse sia con le agenzie internazionali di riferimento. A Barley Arts aggiungerei Hellfire Booking: con entrambe sto portando avanti da tempo un lavoro molto soddisfacente, ho trovato persone professionali e serie con cui riuscire a lavorare in maniera continuativa, consapevole della loro importanza ma anche contento di vedere che si può lavorare alla pari. I concerti della prossima stagione sono proprio il risultato di questa collaborazione che spero, anzi sono sicuro, continuerà e si evolverà ancora meglio nel tempo.
Va detto che BRC non collabora solo con le “major” dei grandi eventi, tanto è vero che una delle date con più pubblico è stata il Play It Loud III, organizzato dalla My Graveyard di Giuliano Mazzardi, e spesso le band di Giuliano sono ospiti negli eventi di BRC. C’è poi il caso dei Neurasthenia, una band della tua agenzia che ora ha firmato per My Graveyard, o dei Tarchon Fist, che sono una band di Giuliano che suona spessissimo ai tuoi eventi. Pensi che sia fondamentale aiutarsi a vicenda per “sopravvivere” in un ambiente musicale come il nostro?
Come per le “major”, è importante anche lavorare a stretto contatto con alcune realtà “minori” ma comunque affermate nel nostro Paese. Con Giuliano spesso scherziamo sottolineando che siamo i due lati della stessa medaglia: lui con il Play It Loud è la parte più metal, io con il Brc Fest ed il Glam Fest sono la parte più scanzonata e rock n roll. Di etichette serie ce ne sono poche, di quelle che lavorano col cuore ancora meno, e My Graveyard è una bellissima realtà non solo a livello nazionale. Sono contento di annunciare che a giugno anche gli Snakez usciranno con il primo album sotto l’etichetta di Giuliano, presentandolo il 21 giugno al Lustando Festival con gli Hardcore Superstar, serata in collaborazione con Barley Arts. Come vedi, alla fine è un cerchio che si chiude.
Dato che siamo in campagna elettorale utilizziamo un termine proprio di questo settore: mi piacerebbe sapere come è avvenuta la tua “discesa in campo” in ambito di realizzazione concerti. Come è nata Bologna Rock City e, dopo questi anni, che bilancio puoi tracciare? Potessi tornare indietro rifaresti tutto?
Bologna Rock City nasce ufficialmente il 4 febbraio 2006 al vecchio Estragon (quello storico di via Calzoni), con la presentazione dell’album dei Markonee. Già in passato avevo fatto qualcosina nel campo musicale, ricordo in particolare l’esperienza della produzione del gruppo bosniaco Neon Knights: fu una esperienza incredibile, ero giovane e non sapevo nulla di concerti, backline, schede tecniche, ma fu davvero una grande soddisfazione.
Dalla nascita di BRC nel 2006 non ho problemi ad ammettere che sono stati tanti gli errori di percorso, le scelte, gli amici ed i partner sbagliati, ma anche tanti i concerti che oramai faccio fatica ad elencare; ormai BRC è un nome che è conosciuto ed apprezzato non solo a livello nazionale, ma anche all’estero. Bologna Rock City è prima di tutto passione, il che va di pari passo con pazzia e coraggio, non ha finanziatori ma nonostante questo direi che di eventi belli ne abbiamo fatto diversi, tu che dici? ;)
Hai avuto a che fare in questi anni con tantissime band e scenderò poi in dettagli più specifici, ma mi piacerebbe sapere innanzitutto se da parte tua, per questioni di serietà, di rapporti umani e di umiltà, preferisci avere a che fare con gruppi italiani o stranieri.
Mmmm… Se devo essere sincero, mi trovo normalmente molto meglio a lavorare con le band straniere, soprattutto con quelle che provengono da Paesi con un lunghissima tradizione rock, ovvero Usa, Germania, Inghilterra. Nelle band italiane trovo spesso un comportamento che stona: band emergenti che si atteggiano a rock star, poca professionalità ed una scarsa attitudine alla fatica e all’umiltà… Ricordo una band che ”invitava” un famosissimo gruppo inglese a liberare il camerino perché dovevano cambiarsi quando, tra l’altro, era sempre stato segnalato che il camerino era ad uso solo della band headliner… Ho letto un bel redazionale dell’amico Fabio Magliano sull’ultimo numero di Metal Maniac, vi invito tutti a leggerlo e ragionarci sopra. Le nuove tecnologie hanno azzerato i livelli tra le band, ora vi sono band che dovrebbero suonare al massimo in cantina che sembrano organizzate come gli Iron Maiden e che chiedono di suonare magari con il tale gruppo storico; poi magari ti si presentano con una strumentazione completamente inadatta.
Chiaramente vi sono le tante eccezioni e vi è anche l’altro lato della medaglia, per spezzare una lancia a favore della scena italiana. Ho visto negli ultimi tempi una vera e propria invasione di band straniere, spesso del nord Europa, che davvero erano poca cosa on stage… In ambito glam, qualche volta il fenomeno è al limite dell’imbarazzante. Certe volte l’esterofilia di cui siamo succubi da sempre porta gli addetti al settore, i club ed il pubblico stesso a non vedere che in Italia abbiamo band dieci volte superiori, penso nell’ambito glam ad esempio agli amici Johnny Burning ed alle “mie” band Snakez e Snakebite, ma la lista sarebbe lunghissima, soprattutto in campo metal, dove abbiamo una tradizione di altissimo livello.
E ora le domande che tanto piacciono ai metallari gossipari! Quali sono stati i gruppi che dal punto di vista umano ti hanno deluso di più, se si può dire? Quelli che magari si sono comportati da rockstar pur non avendone nemmeno lontanamente le caratteristiche? E naturalmente, per par condicio, e qui ci auguriamo che siano tanti di più, quali quelli che ti hanno stupito in positivo per il loro atteggiamento?
Ad inizio stagione Truemetal mi fece una domanda simile, quindi mi limiterò alle band di quest’anno. Parlare male di qualcuno non è mai carino; mi sono trovato benissimo anche a livello umano con i Firehouse, rocker davvero di altri tempi, così come con i White Lion, band con la quale in passato avevo avuto qualche problema. Anche le Girlschool sono state simpaticissime, allegre e non smettevano di ringraziare per la data di Bologna. Sinceramente problemi li ho avuti solo durante una data di estremo…Il che è buffo, visto che sono quelle date che normalmente BRC non fa: forse non hanno apprezzato la mia maglietta degli Stryper! Ahahah!
Facciamo un rapido e breve riepilogo dei gruppi che, grazie anche a Bologna Rock City, sono venuti (o stanno per arrivare) in Italia: Gotthard, White Lion, Anthrax, Ensiferum, Helstar, The 69 Eyes, Bob Catley, Exciter, Girlschool, Hardcore Superstar, Jeff Scott Soto, Molly Hatchet, Turisas, ecc.ecc.ecc.
Chi ti piacerebbe aggiungere a questa lista? Hai avuto anche gruppi che sono stati ad un passo dall’accordo ma per un motivo o per l’altro sono sfumati (è il caso recente degli Hot Leg di Justin Hawkins)?
Beh, intanto nella tua lista mancano diversi nomi, tipo Firehouse, Winger, The Sweet, ecc. ecc. eheheh. Detto questo, ci sono due/tre band che cerco di portare in Italia oramai da anni, ma per un motivo o per l’altro non si riesce mai ad avere, e poi ci sono altre band che avrei voluto portare, ma ci hanno pensato altri; comunque, la possibilità di riproporre i Gotthard il prossimo ottobre è di per sé una grandissima soddisfazione: sono stati il primo grande concerto di BRC e, a distanza di tre anni, essere ancora qui a lavorare con loro vuole dire che BRC c’è, è viva e forte più di prima! … Scusa il momento di esaltazione… Ahahah!
Dato che sei un grande amante dell’hard rock ti segnalo che in Italia ci sono tantissimi appassionati dei Deep Purple e dei Rainbow e che da qualche mese è in giro una nuova incarnazione dei Rainbow, con Joe Lynn Turner alla voce e Jurgen Blackmore (figlio di Ritchie) alla chitarra: si chiamano Over The Rainbow. Posso chiedere a Babbo Natale Rock City se me li porta?
Beh Alessio, Babbo Natale Rock City quest’anno è già arrivato allora… Ti faccio una grande anticipazione: gli Over The Rainbow, ovvero la band che citavi prima, saranno all’Estragon in data unica italiana il prossimo sabato 17 ottobre e questo evento sarà la punta di diamante del Bologna Rock City Fest 2 a cui ti accennavo all’inizio e che per il momento consta di quattro serate: 15 ottobre MAGNUM al Sottotetto, 16 ottobre HOUSE OF LORDS (ma si aggiungerà un altro nome atteso… Occhio!) al Sottotetto, 17 ottobre OVER THE RAINBOW all’Estragon, 20 ottobre ENSIFERUM al Sottotetto. A queste date se ne aggiungerà sicuramente un’altra, così da proporre cinque serate, esattamente come alla prima edizione di giugno. Un’altra data metal ci starebbe bene, tu che dici? ;)
Da qualche tempo Bologna Rock City è anche una agenzia di promozione per le band, a mio parere con buoni risultati: basti pensare ai miei giovanissimi amici Ancient Bards, che hanno avuto l’opportunità di mettersi in luce suonando con i Turisas prima e al Dragonheart Fest poi, senza essere “amici di amici” ed infilarsi come spalla, come spesso tristemente succede. Quali sono i requisiti che una band deve avere per entrare nella tua agenzia e cosa garantisci tu?
Il modo di selezionare le band è differente forse da quello che usano tanti altri, non è un caso che tutte le band di BRC, fatte le dovute differenze, siano comunque realtà emergenti. Mi piace l’idea di crescere insieme, un processo lungo e complicato che molte band non capiscono, presi dalla fretta del “tutto e subito”. Per questo motivo io non garantisco mai nulla, tranne il lavoro quotidiano a favore di tutto ciò che è BRC; dall’altra parte, ritengo fondamentale il rapporto umano, la fiducia reciproca, che sono quasi più importanti della proposta musicale. Al momento attuale non è mia intenzione aggiungere nessuna band al roster di BRC: dopo alcuni malintesi e certe situazioni antipatiche sono diventato davvero molto selettivo e prevenuto sulle band. Quello che posso dire è che le band che hanno creduto al 100% nel progetto e che ci credono ancora stanno vedendo i loro frutti nel tempo; il lavoro di BRC vuole essere di qualità e non di quantità: in questo momento i Burning Black sono in tour europeo con i Circle II Circle, i Neurasthenia stanno partendo per un mese di tour europeo con Bonded By Blood e Fueled By Fire, dopo l’estate Snakebite e Sybilla andranno in Scandinavia… Gli Snakez e gli stessi Neurasthenia hanno firmato per My Graveyard anche grazie al lavoro del sottoscritto, i Markonee usciranno con una importante label, se tutto va bene, grazie sempre a BRC. A settembre/ottobre sono previste le uscite di Ancient Bards, Soundstorm, Pollution. I Planet Hard stanno già lavorando sul nuovo album. Insomma, la prossima stagione spero sarà piena di piccole grandi soddisfazioni per tutti!
Fondamentale per la sopravvivenza di BRC, naturalmente, è la presenza di pubblico ai tuoi concerti. Da questo punto di vista quali sono stati per te i concerti con maggiore presenza (relativamente alla portata che la band ti poteva dare) e quali quelli decisamente sottotono?
Qui tocchi un tasto dolente: l’ultima stagione di concerti è stata lunghissima, BRC ha provato ad organizzare un giorno fisso alla settimana con concerti di qualità, riscontrando però una scarsa risposta, salvo che per gli eventi dove naturalmente ci si aspettava una grossa presenza del pubblico. Personalmente ritengo che Bologna non si meriti una realtà come BRC, che porta tra l’altro in giro il nome della città quasi a farla sembrare una Mecca del rock, cosa alquanto lontana dal vero. I concerti a Bologna funzionano per il semplice motivo che è la città italiana più comoda da raggiungere e quindi i concerti vanno bene grazie alla gente che viene da fuori, allo stesso modo in cui Bologna città vive culturalmente grazie al mondo universitario.
Il risultato è che per la prossima stagione BRC non avrà più il venerdì fisso al Sottotetto, che sarà ancora il locale di punta nella programmazione di BRC, ma senza la certezza di fare tutti i venerdi. Si faranno i concerti quando si hanno i nomi buoni e questo andrà sicuramente a discapito delle band locali, ma è sempre la solita storia: su myspace mi chiedono continuamente l’add band rock e metal bolognesi che io non ho mai sentito nominare, ma che soprattutto guardando le foto dei membri non ho mai visto ad un concerto. E la crisi non c’entra, è un fatto di cultura musicale. Le piazze buone in Italia sono dove le band si supportano a vicenda frequentando i locali, a Bologna questo non accade ed io sinceramente penso di avere già dato abbastanza, direi troppo, per cambiare le cose, senza riuscirci.
Meglio quindi date belle, nomi potenzialmente sicuri e per tutti gli altri, come forse è giusto che sia, restano i pub ed i locali minori.
Ultima domanda: la chiacchierata è stata bella lunga, ma c’è ancora tempo per un’anticipazione riguardo quello che ci sarà nella prossima stagione. Hai già annunciato Magnum ed Ensiferum, quali novità dobbiamo aspettarci da Bologna Rock City?
Collegato a quanto detto anche nella risposta precedente, la prossima stagione vedrà il ritorno di BRC all’Estragon. Sono già state confermate due date importanti: il 17 ottobre gli Over The Rainbow ed il 7 novembre la terza attesa edizione del Glam Fest. Inoltre sto lavorando con una label italiana molto importante per organizzare il suo festival, un evento che spero vada in porto e con i nomi previsti! Per quanto riguarda il Sottotetto, oltre a Magnum, Ensiferum ed il Finnish Fest, sicuramente verranno annunciati altri due o tre concerti prima della fine dell’anno (o all’inizio del prossimo) da leccarsi i baffi. Inoltre, quest’anno inizia la collaborazione anche con il Vidia di Cesena, che vedrà il suo apice sabato 24 ottobre con i Gotthard, ma è già prevista anche un’altra bella data per dicembre. E non dimentichiamo naturalmente il Ke Me Meo, con il quale si sta vedendo alcune serate nei sabato sera della prossima stagione. Insomma, BRC rules! ;)
Sito ufficiale: www.bolognarockcity.it
Myspace: www.myspace.com/bolognarockcity