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I Domina Noctis sono un’interessante band proveniente da Parma, che giunge con “Second Rose” alla seconda uscita discografica. Questa chiacchierata con la cantante Edera ci svela cosa c’è dietro il nuovo album e i progetti futuri di questa giovane band in costante ascesa.
Ciao ragazzi! Innanzitutto benvenuti sulle pagine di EntrateParallele! I Domina Noctis sono in uscita ora con “Second Rose”, secondo full lenght dopo “Nocturnalight”. A voi il compito di presentarcelo!
Quando abbiamo iniziato a scrivere i pezzi per “Second Rose”, il nostro obiettivo era quello di coniugare l’aspetto melodico, notturno ed emotivo con un sound diretto, potente e semplice. Ci interessava soprattutto scrivere “canzoni”, non brani interminabili e sovrarrangiati. Cercavamo qualcuno con cui lavorare per ottenere il sound che avevamo in mente. Poi, attraverso l’Alkemist Fanatix, siamo stai messi in contatto con Cristiano Santini: ci siamo subito trovati in perfetta sintonia, abbiamo gusti e idee molto affini in campo musicale, e abbiamo iniziato una collaborazione, firmando il contratto con la sua etichetta, Black Fading.
Il frutto di questa collaborazione è “Second Rose”, un album rock melodico, con riferimenti al pop anni ’80 e primi anni ’90, influenze metal ed elementi moderni ed elettronici.
Abbiamo nominato “Nocturnalight”, il vostro debut album. Che cosa è cambiato in voi da quell’album a questo dal punto di vista musicale? Una miglioria che ho notato subito è legata alla produzione, che ho trovato molto professionale in questo nuovo lavoro.
In “Second Rose” il lavoro di Cristiano è stato fondamentale, perché insieme a lui siamo riusciti a fondere quegli elementi e quelle influenze che fanno parte del nostro background musicale. Il nostro sound è come una valigia, porta dentro tutti i ricordi di un viaggio, che è quello della nostra crescita e della nostra maturazione artistica, sia nel songwriting, sia nell’ascolto della musica del passato, che è così importante per comprendere la musica di oggi. Inoltre il muro di suono e la brillantezza degli elementi ne fanno un lavoro di tutt’altro livello rispetto al nostro debut album. Eppure, a nostro parere “Second Rose” non si distingue da “Nocturnalight” solo nel sound e nella produzione, ma anche nel modo di intendere la struttura delle canzoni, nella consapevolezza raggiunta e nella ricerca che ognuno di noi ha operato con il proprio strumento, nonché in un’attenzione particolare per l’aspetto comunicativo, che sicuramente in “Nocturnalight” era carente. I brani sono più diretti e d’impatto, ricchi di emozione eppure potenti, e ci piacciono molto.
Torniamo a “Second Rose”: sono presenti in questo album due cover, “Because The Night” di Patti Smith e “Bang Bang”, scritta da Sonny Bono per Cher. Come mai queste scelte? Ci sono altri brani che avevate in mente?
Abbiamo scelto queste cover, perché sono orecchiabili e dark allo stesso tempo, ottimi esempi di songwriting a cui ispirarsi. Noi affondiamo le nostre radici anche in queste canzoni, non solo nel metal, e di questo siamo felici. Ascoltiamo tanta musica, di ogni genere, e ci piaceva l’idea di riproporre queste canzoni con il nostro sound, senza stravolgerle. Siamo stati decisamente sorpresi dal fatto che molti non conoscessero queste cover, al punto di pensare che fossero nostre! “Because The Night” è una canzone a cui sono molto affezionata, perché è stata la prima che ho cantato in un gruppo messo insieme da me e Asher con altri amici, ormai secoli fa. Per quanto riguarda invece “Bang Bang”, è una canzone che tutti noi ascoltavamo fin da piccoli e, quando abbiamo provato a riarrangiarla vagamente doom, ci è piaciuta da morire.
Avete già avuto modo di leggere i primi riscontri di “Second Rose”? Come vi sono sembrati? Ci sono commenti particolari che vi piacerebbe leggere nelle recensioni?
Sono già uscite una trentina di recensioni e ne siamo decisamente soddisfatti. Il nostro obiettivo era quello di scrivere bei pezzi, diretti ed emotivi allo stesso tempo, e siamo contenti che sia gli ascoltatori sia una buona parte dei recensori se ne siano accorti e abbiano apprezzato le nostre scelte.
Quando esce una recensione su internet, di solito la stampo e la porto in sala prove per leggerla e commentarla tutti insieme. Spesso rimaniamo sorpresi nel vedere come la maggior parte dei recensori non colga che i nostri riferimenti musicali non sono all’interno del gothic metal con voce femminile (che comunque apprezziamo), ma completamente al di fuori, come il pop e il rock anni ’80, la new wave e sicuramente bands come In Flames, Katatonia, Paradise Lost e Entwine, per fare qualche nome.
A volte, certe recensioni sembrano mettere in discussione la buona fede artistica e i gusti di chi scrive musica: noi ne ridiamo, perché non facciamo altro che scrivere e suonare ciò che ci piace, e le nostre scelte sono dettate dal nostro gusto, non da fantomatiche linee guida del genere “gothic metal con voce femminile”. Il vero problema, però, è dare un nome al genere che facciamo: dire gothic rock o gothic metal è solo una scorciatoia, serve per dare l’idea di cosa si sta parlando, ma ad essere sinceri non ci sentiamo parte di alcuna scena gothic metal.
I Domina Noctis mi sono sempre sembrati molto attivi sul fronte internet, tra l’altro mi pare che tu, Edera, curi personalmente il sito della band. Quanto sono importanti per voi la presenza costante e gli aggiornamenti sul web?
Cosa dire, internet è un ottimo strumento di promozione, forse il più importante per una band oggi. Sempre più spesso gli ascoltatori bypassano le recensioni, ascoltando direttamente un cd su myspace, e sempre più spesso la promozione di un concerto viene fatta esclusivamente via internet e non attraverso flyers cartacei.
Un sito riesce a presentare la band nel suo insieme, anche grazie ai contenuti multimediali, cosa impensabile fino ad alcuni anni fa. Inoltre i social networks permettono di ricevere molti feedback da parte di chi apprezza la nostra musica: ad esmpio la nascita della Fan Page USA su myspace ci ha reso veramente felici.
Qualche anno fa, se ben ricordo, avete fatto un mini tour in Russia. Che cosa ricordate di quella esperienza?
E’ stata una bellissima esperienza essere accolti dal pubblico russo, che ci ha dimostrato grande calore ed ospitalità, ed è stato fantastico condividere il palco con i Dark Princess. “Second Rose” sta uscendo in questo periodo in Russia per la Metal Agen Records e speriamo di poterlo promuovere con un nuovo minitour.
Domanda per te in specifico: quanto è importante secondo te la tua immagine all’interno della band? Tante band con cantante femminile calamitano su di sè l’attenzione, basti pensare a Cristina dei Lacuna Coil o a Simone Simons degli Epica o ancora a Sharon Den Adel dei Within Temptation. Ti senti al centro dell’attenzione con la band?
Guarda, se devo essere sincera credo che il cantante, maschio o femmina che sia, catalizzi su di sé più attenzione degli altri membri, ed è ovvio e normale che sia così. Credo che l’immagine di un/una cantante o di una band non debba essere considerata uno specchietto per le allodole, ma che sia anch’essa parte di un processo di espressione artistica e di comunicazione con il pubblico.
Solitamente dopo l’uscita dell’album c’è un periodo più o meno lungo di promozione tramite concerti. Avete già cominciato a pianificare qualcosa? Avete difficoltà a trovare date live in giro per l’Italia? (Mi pare comunque che riusciate a suonare abbastanza spesso).
Trovare locali ed eventi in cui suonare ultimamente è diventato più semplice, devo dire, infatti abbiamo già in programma varie date per questa estate e per l’autunno. La promozione live dell’album è iniziata a gennaio, con alcune date nella nostra zona, anche se il lavoro sulle canzoni per il prossimo album ci ha impegnati non poco negli ultimi mesi.
Come vedi il gothic metal a livello internazionale? Negli ultimi anni si sono moltiplicate le band di questo genere (gli ultimi arrivati che mi vengono in mente sono Amberian Dawn e Delain) e si stanno sempre più affermando gruppi estremamente validi, come After Forever (ora purtroppo sciolti), Within Temptation, Tristania, Epica, a fianco a colossi come Nightwish, Lacuna Coil ed Evanescence. Secondo te c’è un rischio di saturazione?
Ma perché questo argomento della saturazione non è mai stato preso in considerazione quando il mondo della musica metal era popolato esclusivamente da uomini? Proviamo a pensarci! Esiste forse un numero chiuso per i gruppi con voce femminile ma non per quelli con voce maschile? Io credo che si debba stare sempre molto attenti a trappole culturali come questa. E poi, siamo sicuri che i Lacuna Coil e gli Epica facciano lo stesso genere? A me non sembra! Eppure vengono “catalogati” insieme. Secondo me semplicemente le persone sentono le somiglianze che vogliono sentire! Credo che il mondo del metal si sentirebbe meno soffocato dalle “bands gothic metal con voce femminile” se solo si smettesse di credere nel dogma “se un gruppo fa rock/metal e ha una cantante è perché vuole copiare gli Evanescence e i Lacuna Coil”. E’ solo uno snobismo che si nutre di facili equivalenze, cliché, pregiudizi e chiusura mentale. La fiducia nell’indipendenza artistica di un musicista, invece, è un segno di civiltà e maturità.
Ok, l’intervista è finita, da parte mia vi ringrazio per il tempo che ci avete concesso e vi lascio l’ultima parola!
Grazie di cuore a te per questa intervista! Vi aspettiamo ai nostri concerti! Horns up! Stay free!
Sito ufficiale: www.dominanoctis.it
Myspace: www.myspace.com/dominanoctis
Etichetta Black Fading Records – www.blackfading.com
Recensione “Second Rose” su EP qui