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Ogni tanto spunta qualche prog band capace di affascinarmi e di avvicinarmi ad un genere che non è tra i miei preferiti: è il caso degli ottimi NeverDream, sestetto di Guidonia che con il nuovissimo “Said” è riuscito ad emozionarmi attraverso un progressive in cui la parola d’ordine è qualità. Potevamo lasciarci sfuggire l’occasione di sottoporre alle nostre domande Gabriele Palmieri, il batterista della band? Ovviamente no…
Ciao Gabriele, benvenuto su EntrateParallele! Come di consueto le prime righe le riserviamo alle presentazioni: vuoi raccontare ai nostri lettori chi sono i NeverDream e qual è la loro storia?
I Neverdream sono sei alieni che fanno parte di un progetto cosmico di distruzione di massa, però sono ben travestiti da umani che fanno finta di essere sei amici innamorati della musica fino alle viscere. Crescono con i sogni, vivono i sogni e sfidano i sogni giornalmente, facendo musica esclusivamente con l’anima, senza mai pensare a guadagni o possibili tournèe milionarie.
Scrivono concept album su tematiche importanti, sui veri peccati capitali dell’umanità, aprendo porte troppo in fretta chiuse o scenari troppo in fretta dimenticati.
Lo scorso 18 Giugno è uscito il vostro terzo album dal titolo “Said” (l’uscita è stata successivamente posticipata a settembre, N.d.R.) : quali sono le prime reazioni che ha generato da critica e fans? C’è qualche commento in particolare, nel bene e nel male, che non vi aspettavate?
Sinceramente non mi aspettavo una così netta differenza di giudizi. Come con “SOULS”, con il nuovo lavoro siamo riusciti a raggiungere valutazioni da parte degli addetti ai lavori veramente entusiasmanti, ma allo stesso tempo siamo riusciti a ricevere anche dei 3/10!!!
Tutto ciò, se deve essere onesto, mi dà una soddisfazione immensa: essere un gruppo amato o odiato è tutto quello che desideravo quando scrissi la mia prima nota di pianoforte… eheheh!
Per quanto riguarda i giudizi positivi siamo diventati veramente rossi leggendo certe parole attribuiteci… forse qualcuno ha un po’ esagerato, ma continuate pure… ahahahah!
Oltre ad un EP pubblicato nel 2005, la vostra discografia conta tre full lenght, tutti strutturati come concept album. Presumo sia una vostra scelta precisa, in ogni caso ti va di raccontarci i motivi per cui utilizzate questa formula? Inoltre mi piacerebbe sapere come scegliete i temi da trattare!
Il concept album è l’unica forma possibile, a mio modo di vedere, per dare una continuazione al discorso di cui si vuol parlare: immaginati di essere in una galleria d’arte e ti fanno vedere un quadro a pezzi ed ogni pezzo in una stanza diversa… un album è come un quadro e va “ammirato” per intero.
È ovvio che il tutto risulti abbastanza complicato, ascoltare una sola canzone non rende il senso del disco, ma avremmo dovuto scegliere tutt’altro genere per non risultare complessi ;)
I temi da trattare sono stati scelti accuratamente e dopo una lunga meditazione, i requisiti fondamentali sono l’importanza sociale e soprattutto la non “tracciabilità giornaliera nei telegiornali mondiali”. Noi abbiamo voglia di dare eco a ciò che non lo ha, a ciò di cui non conviene parlare, a ciò che non interessa alla gente mentre mangia alle 8 di sera davanti al TG1.
“Said” parla di Africa. Vuoi parlarci più approfonditamente dei contenuti del concept?
Il concept tratta vari temi e vari periodi dell’Africa, abbiamo parlato del colonialismo crudele, “integralista cristiano” e della schiavitù che lo ha seguito, di uomini come Nelson Mandela e Mohamed Alì, del razzismo intellettuale e religioso, di guerre civili. L’importante è stato non fare un disco pieno di pietà e di misericordia, ma evidenziare con decisione ciò che è accaduto.
In chiusura di recensione ho scritto che “Said” è “..un disco originale, strabordante di idee e spunti da metabolizzare passaggio dopo passaggio” . C’è molta sostanza nella vostra musica, per questo sarei curioso di sapere come sono nati e come si sono sviluppati i brani che compongono “Said”! C’è un compositore principale oppure è un lavoro di squadra?
Non c’è un compositore comune, i brani nascono da idee di singoli come è ovvio, poi vengono sviluppate in studio da un lavoro certosino di squadra.
Noi siamo molto attenti all’arrangiamento dei brani, lavoriamo molto sull’armonia delle parti non soffermandoci solamente a trovare una buona melodia e questo è una caratteristica che differenzia il nostro suono da molte band progressive.
Per il discorso riguardante l’armonia c’è da dire inoltre che è proprio la scelta degli accordi che fa il concept, abbiamo parlato di Berlino e Chernobyl nei dischi precedenti e dell’Africa in questo, come puoi ben immaginare non abbiamo potuto usare una base armonica simile J!
Si, diciamo che siamo abbastanza maniaci in fase di songwriting… eheheh… ma credo sia necessario per fare 70 minuti di musica l’anno!
Sempre nella recensione ho indicato il vostro prog come molto personale e raffinato, ricco di sfumature, dettagli emozionali ed atmosfere oscure: ti confesso che non sono un gran consumatore di prog metal, ma la vostra musica mi ha affascinato ed emozionato! Fascinose emozioni: è questo che volete trasmettere agli ascoltatori come me? Ci sono altri aspetti che vuoi aggiungere?
Fascinose emozioni me la tengo grazie!!!
Potrei dirti milioni di parole autocelebrative in questa risposta, ma credo che una parola riassuma tutto quello che abbiamo in mente e che crediamo sia quello che nel nostro piccolo stiamo facendo: qualità!!
La musica merita rispetto, lavoro e sacrificio.
Capito?? Marco…Valerio… Maria… Maurizio. Ah, dimenticavo Giusy…capito AMICI J
Cambiamo argomento: ho letto che nei concerti a sostegno dei precedenti album avete supportato la vostra musica con proiezioni su maxischermo: pensate di proseguire su questa strada per le future apparizioni live? Quali sono vantaggi e svantaggi di una scelta come questa?
Sicuramente lo svantaggio è che la gente si distrae dai bei visetti dei musicisti, mentre il vantaggio è che si instaura un rapporto musica-video nella mente e si viaggia nel concept in prima persona.
Per i nuovi concerti stiamo ancora valutando il da farsi, a noi non piace molto ripeterci… si vedrà ;)
Una mia curiosità: voi siete di Guidonia, in provincia di Roma, città dalla quale provengono anche gli Astarte Syriaca, altra prog metal band che affianca alla musica forme espressive visive.. li conoscete?
Non personalmente, mi dispiace.
Tornando ai concerti, ho letto anche che avete già fatto l’esperienza di suonare all’estero, in paesi come Germania e Belgio. Come è stata accolta la vostra musica oltre confine e quali sono le differenze che hai notato tra i fans italiani e quelli dei paesi citati?
Diciamo che la netta distinzione la fa la mente dell’ascoltatore e non la posizione geografica, ma se devo essere sincero non abbiamo avuto grande riscontro solamente nella Germania del sud, tempio del metal estremo.
La nostra musica in sede live, anche se non sei un fan del progressive, è molto affascinante e curata nei minimi dettagli, è bello vedere mentre suoni le persone che ti guardano con sguardi persi nelle trame musicali, che si girano a destra e sinistra per capire da dove esce quel suono e che cosa stiamo facendo in quel momento… un po’ tipo spettatori di tennis, ahahahah!
Domanda classica prima della conclusione: quali sono i progetti nell’immediato futuro dei NeverDream?
Beh, la risposta non può essere che classica allo stesso modo: album, concerti, album, concerti, album, concerti!!!
Intanto ce ne andiamo in Spagna per due date insieme a dei grandi musicisti come i Kotebel, inoltre faremo da supporto a Richie Kotzen a Milano il 24 Ottobre, poi si vedrà!!
Gabriele, siamo ai saluti: l’ultimo spazio è tutto tuo, grazie per la pazienza, la disponibilità ed il bellissimo “Said”! Alla prossima!
Grazie mille a te!! Seguite la musica italiana,seguite la qualità italiana!!
Rock on!
Sito ufficiale: www.neverdream.de
Myspace: www.myspace.com/neverdreamband