Darking (Agostino Carpo)


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Intervista Agostino Carpo, Darking

Le pagine di EntrateParallele accolgono i Darking, gruppo di Piombino che ha appena sfornato il debut album “Sons Of Steel”. Nonostante sia il primo lavoro la band, veterana nel genere, ci racconta qui di seguito com’è nata, i successi, i problemi e le prospettive future. Il chitarrista Agostino, con un passato nei Domine, chiarirà i nostri dubbi riguardo questa promettente formazione di puro stampo heavy metal. Buona lettura!

Ciao Agostino prima di tutto vorrei sapere come nascono i Darking, e quali sono i vostri propositi e/o speranze.

I Darking nascono molto semplicemente dalla nostra voglia di suonare… quando qualche anno fa abbiamo iniziato a fare qualche “cover” per divertirci io e Leonardo, dapprima con qualche amico e poi stabilizzando il gruppo subito con Mirko e poi con Matteo, non immaginavamo di arrivare a fare un CD. Io e Leo eravamo amici di vecchia data, da quando il giovanissimo Leonardo veniva a vedere le prove dei Domine… da allora è passato parecchio tempo (più di 10 anni!) e, ritrovandoci, siamo ripartiti da zero con un progetto che guarda all’hard e al metal anni ’70 e ’80: la nostra musica preferita. Il nostro proposito è quello di suonare e registrare la musica che amiamo e scriviamo; la nostra speranza è di continuare a farlo, magari anche su qualche palco importante!

Come siete entrati in contatto con Giuliano e la MyGraveyard e cosa ne pensi di questa entità che ce la sta mettendo tutta e non trova i riscontri sperati dall’utenza italiana?

Non mi intendo di marketing e sono un pessimo affarista, dunque non saprei proprio definire le problematiche attinenti il mercato discografico e l’utenza italiana: mi limito solo a notare che i negozi di dischi spariscono e i CD NON si trovano in giro. Dunque se qualcuno, in questo momento, volesse uscire a comprarsi un disco (come si fa per i libri o i vestiti!), probabilmente non lo potrebbe fare, il che mi sembra assurdo. I CD si possono comprare solo su Internet o alle fiere specializzate e questo secondo me è un grosso limite non una nuova opportunità; e non parlo solo delle nuove uscite: parlo di tutta la discografia rock e metal dal 1970 in poi. Giuliano invece bisognerebbe clonarlo in modo da ottenere almeno cinque o sei Mazzardi! Siamo entrati in contatto con lui grazie agli amici piombinesi Dark Quarterer ed Etrusgrave che già erano nella sua scuderia… abbiamo inviato un demo ed è uscito il CD! Giuliano è una persona che sta facendo del bene al metal italiano: a lui va un grande ringraziamento da parte nostra. Purtroppo molti degli sforzi che noi tutti facciamo non sono coronati da successo: accade nella vita e nel lavoro… ma non bisogna mollare!

Intervista Agostino Carpo, Darking

Pensi che il problema principale in Italia sia la mancanza di fans del genere o i troppi gruppi e i troppi live che cercano di sopperire al fatto che sia difficile vendere dischi oggi, per via anche del download?

No, il grave problema italiano è che la cultura ufficiale musicale è rappresentata da “Sanremo”, da “X-factor” e da “Amici di Maria de Filippi”… il “Rock” in Italia è Ligabue e la Nannini… e l’Hard Rock è… Vasco Rossi! Pensa tu come siamo messi: come fa a sfondare, o anche solo a campare, un gruppo metal in Italia? Semplicemente qui non esiste la possibilità di entrare nel circuito ufficiale della cultura per la nostra musica: e non è nemmeno un problema di qualità è solo un problema di cultura… in Italia siamo rimasti all’800 con qualsiasi forma d’arte e di spettacolo “ufficiale”…

Dovevate suonare allo scorso Play It Loud, con il suo annullamento è saltata una grande opportunità anche per voi… che ne pensi di quanto successo?

E’ stato un grande dispiacere, avremmo volentieri diviso il palco con i grandi nomi del metal in cartellone… ma siamo positivi, stiamo con i piedi per terra e guardiamo avanti: un anno fa avevamo appena inciso un demo e oggi abbiamo molti apprezzamenti e recensioni positive per il nostro CD; abbiamo iniziato a suonare live con un ritmo prima impensabile e stiamo scrivendo nuovi pezzi! Sicuramente capiteranno altre ottime occasioni… come quella dello scorso 29 gennaio a Prato con gli amici DOMINE!

Dimmi invece del vostro disco… le sonorità riportano alla NWOBHM ma c’è un’impronta tutta italiana… dacci qualche informazione in più di che cos’è per te “Son Of Steel”!

“Sons Of Steel” è per me una vera sorpresa. Dopo 10 anni di inattività mai avrei immaginato che avrei scritto e inciso un CD… è stata veramente una grande soddisfazione per me e i miei compagni che ringrazio per avermi trasmesso nuove energie. A livello sonoro direi che è naturale sentire nel nostro CD le radici del metal anni ’80, periodo che ho vissuto suonando con i Domine. I dischi che ci hanno influenzato e i gruppi che abbiamo amato sono certamente tutti presenti: consideriamolo un atto di amore verso chi ci ha dato tante emozioni. E’ anche il nostro modo di dichiarare quanto apparteniamo a quel mondo: il mondo di Ronnie James Dio, dei Black Sabbath, dei Deep Purple, degli Iron Maiden e delle altre grandi band che abbiamo ascoltato e ascoltiamo ancora… L’impronta Italiana è forse una impronta toscana, o meglio piombinese… all’ombra delle acciaierie e delle grandi fabbriche i Dark Quarterer e i Domine prima e adesso gli Etrusgrave e i Darking hanno proposto la loro “rabbia” e il loro modo di suonare duro… probabilmente come successe negli anni sessanta e settanta nelle periferie industriali inglesi…

Intervista Agostino Carpo, Darking

Pensi che avremo l’opportunità di potervi sentire presto in versione live in qualche concerto, qualche tour?

Al momento non stiamo pianificando una vera e propria attività live limitandoci ad accogliere inviti o a scrivere mail per partecipare a qualche festival nel 2011: in realtà al momento mi interesserebbe concentrarmi per qualche mese sulla composizione per pensare a qualcosa di nuovo anche da proporre in sede live. Comunque per la prossima estate ci piacerebbe partecipare a qualche evento di rilievo se possibile, per far uscire la nostra musica dai confini della Toscana… e ci impegneremo anche in questo!

Quanto è cambiato l’heavy metal da quando hai cominciato, dal tempo dei Domine a oggi?

Quando abbiamo iniziato a suonare non esistevano i cellulari, non esisteva il computer e non esisteva il CD… I dischi erano in vinile nero e si chiamavano LP, le cassette si “doppiavano” con 2 registratori… Oggi, con le tecnologie a disposizione, noto che è semplice fare un CD professionale, aprire un “myspace”, mettere “online” le canzoni, fare un video digitale e metterlo su “youtube” e dirlo a tutti con la “e-mail”… in cinque minuti sei in rete con quanto materiale vuoi e chiunque può trovarti e conoscerti: per fare quello che oggi si fa in cinque ore una volta ci volevano cinque anni… In questo modo non si migliora certo la qualità del prodotto, ovvero la proposta musicale, ma possono avere la possibilità di emergere più talenti… insomma l’Heavy Metal non è poi molto cambiato, ma è cambiato certamente il tipo di offerta… A livello stilistico invece noto che ci sono un’infinità di nuovi gruppi (spesso con nomi impronunciabili) che fanno davvero di tutto: dalla riproposizione di stilemi hard rock/progressive, fino alle cupezze brutal/death… per me c’è tanta roba di difficile ascolto (le cose più estreme), ma anche tanti stimoli nuovi: direi che il metal è una musica molto democratica: scegli quella che vuoi e se non la trovi fattela da te!

Mi verrebbe da dire che la vostra influenza è basata in grandissima parte sulla scena della NWOBHM. Ci sono altre band che hanno contribuito a formarti come musicista?

E’ così. Leonardo Freschi (il batterista) è onnivoro e ascolta veramente di tutto con preferenze verso il “doom” e gli anni 70; Mirko Miliani (il cantante) è un fedelissimo degli Iron Maiden ma non disdegna i Black Sabbath; Matteo Lupi (il bassista) ha ascoltato molto thrash e ora, anche a mezzo di punizioni corporali, è stato ricondotto verso gli anni ’70-’80 da me e Leonardo; io invece provengo dagli anni ’70 e prediligo Deep Purple, Rainbow, Led Zeppelin e Black Sabbath… ho vissuto gli ’80 con Helstar, Warlord, Iron Maiden, Y&T e Van Halen e ora prediligo, tra gli altri, i Grand Magus e i While Heaven Wept… ma ascolto veramente di tutto senza preconcetti…

Intervista Agostino Carpo, Darking

Per quanto riguarda i testi e le composizioni cosa puoi dirmi? C’è un processo particolare per come nascono i brani dei Darking?

I brani partono quasi sempre da proposizioni di riff di chitarra da parte mia a seguito dei quali iniziano delle jam che possono portare a consolidare qualche passaggio interessante: quando ci rendiamo conto di avere un potenziale pezzo tra le mani inizia il lavoro di limatura delle varie parti: intro, riff principale, cantato, chorus, strumentale, ecc. finita la struttura della canzone nasce l’intuizione per il testo dalla natura stessa del pezzo (veloce, lento, cadenzato…) e dalle parole che il chorus può “suggerire” dal punto di vista melodico… I testi trattano in modo epico eventi e fatti della vita quotidiana o della storia umana, poichè sono convinto che la vera epica stia nella vita quotidiana e nell’eroismo che ci mettiamo affrontandola…

Tanti gruppi basano il loro successo sull’immagine e sulla classica rock star bruciata da sesso droga e rock n roll, altri invece pensano che la professionalità sia alla base di tutto. Come distingui queste due strade?

Ho riflettuto spesso su questo: sesso, droga e rock è un clichè che ha funzionato molto bene quando si doveva “evadere” da una società rigida e bacchettona: quando anche i capelli lunghi erano un atto trasgressivo. Oggi come si fa a trasgredire? Senza fare discorsi moralistici, ma: chi legge il telegiornale ha i tatuaggi, chi governa il paese va con le escort, in TV ci sono trans e gay e il posto dove si consuma più cocaina è il Parlamento… credo che oggi gente come Ozzy e Lemmy sarebbero perfettamente integrati nella nostra società, non dei disadattati… in realtà oggi la “vera” trasgressione è l’etica… è il coraggio di essere se stessi e di cercarsi senza distruggersi: e la musica è un bello strumento di conoscenza e di comunicazione…

Puoi chiudere questa intervista salutando i tuoi fans e dicendo quello che vuoi riguardo la tua musica?

Saluto i nostri fan (sperando che i Darking abbiano davvero dei fan!) e soprattutto saluto e ringrazio chi ha comprato il CD e/o chi lo ha ascoltato per recensirlo: la più grande soddisfazione per me è sapere che i nostri CD sono nelle collezioni di persone che amano veramente il metal e lo supportano: grazie davvero. Vi lascio con la promessa da parte dei Darking di cercare di migliorarsi sempre di più e di portare avanti, insieme a Voi, il vessillo della musica Metal italiana! Vi voglio tutti sotto il palco per un grande coro: “Sooon Of Steeeel”!!!

Myspace: www.myspace.com/darkingmetal
Recensione di “Son Of Steel” su EP qui

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