W.O.G.U.E. (Steve Sylvester)


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Intervista Wogue, Steve Sylvester

Steve Sylvester è sicuramente uno dei personaggi più caratteristici di tutta la scena heavy metal italiana, ma sarebbe riduttivo pensare a lui associandolo solamente ad un certo tipo di musica, dato che chi conosce un minimo la sua carriera sa quanto siano vaste le sue influenze musicali. Abbiamo avuto il piacere di incontrarlo facendoci presentare la sua nuova band, i W.O.G.U.E., ma non ci siamo limitati a parlare di questo…

Ciao Steve, è per me un vero piacere riaverti sulle pagine di EntrateParallele. Ti ritroviamo in pista con i W.O.G.U.E. , un progetto che ti vede coinvolto assieme ad altri musicisti di spicco della scena. Da dove è nata l’idea di questa nuova band?

La band è nata nel 2007 dal mio incontro con JJM Masini, bassista, compositore e produttore dell’area “dark” fiorentina. Io avevo appena messo “a riposo” i miei DEATH SS e avevo intenzione di dedicarmi a progetti musicali diversi. JJM condivideva con me l’amore per un certo tipo di sonorità dark-goth legate agli anni ’80 e quindi ci è venuto spontaneo iniziare a lavorare assieme su quelle coordinate. A lui si sono poi aggiunti Freddy Delirio, tastierista, tecnico e produttore, che come sai proviene anch’egli dai DEATH SS, Gherardo “Ghez” Monti, chitarrista e tecnico del suono (tra l’altro è il fonico che segue da anni ogni concerto dei DEATH SS) e Lorenzo “Carranza” Calonaci, batterista dell’area rock fiorentina che aveva già suonato con JJM in una delle sue precedenti band.

Ho citato nella recensione l’importante contributo dato ai W.O.G.U.E. da JJM Masini, bassista ed esponente di spicco della scena dark wave fiorentina. Come ti sei trovato con lui e in quali brani si può sentire maggiormente l’impronta tua o sua? Te lo chiedo perchè a mio parere il vostro lavoro ha molte sfaccettature, a volte più elettroniche, altre volte più dark rock, altre ancora quasi gotiche o addirittura tenebrose.

JJM mi fece ascoltare alcune sue demo di brani che aveva già composto che poi io ho provveduto ad arrangiare e ad arricchire con una mia melodia ed un mio testo. Si tratta quindi di un lavoro che abbiamo fatto al 50% assieme. Importante è poi stato l’apporto degli altri ragazzi della band che hanno provveduto in sede di registrazione ad arrangiare secondo il loro gusto le varie partiture. C’è stata una perfetta sintonia tra di noi in fase compositiva ed i brani hanno subìto una loro evoluzione naturale prova dopo prova, risultando la perfetta miscela di tutte le nostre molteplici esperienze ed influenze musicali…

Intervista Wogue, Steve Sylvester

Come è stato detto in diverse occasioni, il progetto W.O.G.U.E. inizialmente doveva chiamarsi Opus Dei, ma l’omonima associazione religiosa ha inviato una lettera tramite i suoi avvocati in cui vietava l’utilizzo del nome. Vorrei sapere quali sono stati i sentimenti che hanno prevalso in te in quel momento (rabbia, frustrazione, sconcerto o anche immediata voglia di riscatto) e se hai mai pensato di mollare tutto invece di pensare al cambio nome e alla ristampa.

Le faccende giudiziarie che hanno portato alla messa al macero di tutte le 5000 copie già stampate della prima versione del CD penso siano ormai già tristemente note a tutti…
Posso solo aggiungere che, superata la rabbia e la frustrazione derivate dal danno economico subìto e dalla constatazione che in Italia siamo ancora in mano ai giochi politici delle ricche gerarchie ecclesiastiche che cercano sempre di più di minare la nostra libertà, non ho mai pensato neppure un istante di mollare… Anzi! La rabbia mi ha ulteriormente stimolato ad andare avanti a testa alta e combattere!

Ricollegandomi a questa cosa ho notato che tra i Sancta Sanctorum, il nome non utilizzato Opus Dei e i W.O.G.U.E. (acronimo per “Work Of God United Entertainment”) hai messo la religione in tutti i nomi di queste tue band. Come mai?

Non si tratta di religione! Semplicemente mi piacevano il suono e il significato di quelle parole…

In passato hai realizzato dei dischi solisti, “Free Man” e “Mad Messiah”. Come mai hai scelto di creare due nuove band anzichè proseguire con la carriera solista? Pensi che potranno esserci in futuro altri dischi semplicemente a tuo nome?

Tutto può essere, perché no? Di solito non pianifico a tavolino queste cose, ma semplicemente le faccio uscire sotto un moniker o un altro, a seconda dello stile e dell’ispirazione delle singole canzoni.
Sotto questo aspetto il disco che più si avvicina a quelli che sono stati i miei album solisti è quello dei Sancta Sanctorum. Infatti stavamo pensando di riproporre dal vivo con quella band anche alcuni brani da “Free Man” e “Mad Messiah”, magari opportunamente ri-arrangiati per l’occasione…

Intervista Wogue, Steve Sylvester

Nei W.O.G.U.E. ti sei trovato a lavorare con Freddy Delirio dei tuoi Death SS e con i Sancta Sanctorum hai riallacciato i rapporti artistici con Thomas “Hand” Chaste e Danny Hughes. Hai mai pensato, in tutti questi anni, di tornare a collaborare artisticamente con Paul Chain? (nonostante la sua “morte artistica” di qualche anno fa, n.d.r.)

No. Sinceramente non ne ho proprio mai sentito il bisogno…!

Nel corso del 2011 ci sarà modo di vedere dal vivo i W.O.G.U.E. (o i Sancta Sanctorum)?

Spero proprio di si! Ci sono dei problemi logistici-organizzativi da superare in entrambe le band, ma ci stiamo già lavorando…

Ho letto nel corso di un’altra intervista che stai realizzando la tua biografia assieme ad un illustre giornalista. Ci puoi dire qualcosa di più?

Ti confermo la cosa, ma per il momento non ti posso dare altre informazioni in merito.
E’ ancora tutto TOP SECRET!

Non ti ho ancora chiesto nulla di specifico riguardo ai Death SS. All’epoca mi dicesti che con “The 7th Seal” si era chiuso un ciclo e che non sapevi se e quando se ne sarebbe riaperto un altro. A distanza di qualche anno cosa ci puoi dire di più?

La band esiste ancora e continuiamo a vederci… Per il momento è ancora in “periodo sabbatico”, ma non è escluso che un giorno possa tornare. Aspettiamo solo l’occasione giusta.
Se e quando questa verrà, al momento ancora non lo sappiamo…

Intervista Wogue, Steve Sylvester

Oltretutto un paio d’anni fa, mi pare, avevi dato appuntamento ai fan dei Death SS per un live a Consonno, paesino fantasma sul lago di Como. A causa di motivi burocratici il permesso di agibilità fu poi revocato (a quanto ricordo). Come avevi scoperto quel paese dalla storia così particolare? Personalmente non lo conoscevo e ho appreso la sua esistenza proprio in seguito alla news. In seguito, trovandomi da quelle parti, sono andato a visitarlo ed è davvero affascinante, sembra di stare fuori dal mondo.

L’incontro a Consonno doveva avvenire per le riprese di un film dove i DEATH SS erano co-protagonisti. La location l’aveva scelta la produzione ed anch’io ne rimasi affascinato quando andai con la troupe a fare i primi sopralluoghi tecnici. Purtroppo solo un paio di giorni prima dell’inizio delle riprese, la giunta comunale di Lecco bloccò i lavori ritirandoci il nulla-osta precedentemente concessoci, per presunti “possibili disordini di ordine pubblico” derivati dal raduno di centinaia di giovani “metallari” . Evidentemente si erano informati sulla band ed erano preoccupati che i “notoriamente violenti, satanisti e drogati metallari”, potessero creare chissà quale devastazione nelle loro tranquille colline…
Il film si è comunque poi fatto cambiando location in favore di un più tranquillo e rodato club milanese. Si intitola “Precognizioni” e dovrebbe uscire a breve…

In questo periodo so che sei impegnatissimo anche dal punto di vista cinematografico, sei anche apparso in tv nella parte di te stesso in un episodio dell’Ispettore Coliandro. A tal proposito volevo chiederti una cosa: a parte la curiosità di vedere in azione in tv i Death SS e tanti personaggi della scena (i Malnàtt, gli In Tormentata Quiete, Gabriele Ravaglia dei Fear Studio, ecc.) l’episodio è incentrato su un gruppo di satanisti black metal che commettono degli omicidi. Trasmettere questo su Raidue in prima serata non è un po’ come dare ragione a chi afferma che i metallari sono dei potenziali criminali? Io personalmente ho visto delle attinenze tra la storia del film e la triste vicenda delle “Bestie di Satana”.

Guarda che hai travisato completamente la cosa. La sceneggiatura voluta dai Manetti e scritta da Lucarelli era stata fatta apposta per contrastare lo stereotipo del “metallaro satanista alla bestie di Satana”. Nel film si evince piuttosto eloquentemente che coloro che guidano le fila di certi elementi disadattati mentalmente non sono certo i metallari, ma personaggi di tutt’altra età e levatura sociale. Il mio personaggio poi dice chiaramente a Coliandro che certi atteggiamenti nella musica rock sono puro intrattenimento e fanno parte di un tipo di cultura giovanile. Ti invito a riguardare con maggiore attenzione la puntata in questione…

Intervista Wogue, Steve Sylvester

Sempre parlando di film, so che hai una vastissima cultura cinematografica in campo horror. Ci sono stati (e se sì quali) dei film che ti hanno veramente fatto paura o dato dei grossi sentimenti di angoscia?

Bè, da bambino rimasi abbastanza angosciato guardando al cinema “L’Esorcista”, ma penso fosse dovuto alla allora mia tenera età… In vita mia ho visto talmente tanti film di genere horror (praticamente tutti quelli esistenti o quasi), che non riesco più ad essere obiettivo in questo senso… Ci sono stati dei film che mi sono piaciuti di più e (molti) altri che invece mi sono piaciuti di meno. Dipende anche dall’approccio che ti poni quando ti accingi a guardare un film… Un horror è comunque puro intrattenimento e, a prescindere dalla trama, deve contenere la giusta dose di adrenalina, altrimenti fallisce nel suo scopo. Ti devo confessare che ho trovato molto più disturbanti ed orrorifici certi reality e telegiornali visti ultimamente in TV…

In quanti innumerevoli progetti musicali, giornalistici e cinematografici sarai coinvolto in questo 2011?

Alcune ristampe del catalogo DEATH SS in versione inedita, un singolo e un video-clip sia per i W.O.G.U.E. che per i Sancta Sanctorum, un film zombie-horror prodotto da Uwe Boll, intitolato “Eaters” nel quale faccio una parte come attore e per il quale ho scritto una nuova song e un altro intitolato “The Devil’s Graal” che mi impegnerà anche come produttore e regista (ma questa è un’altra storia), la biografia di cui parlavamo prima e tanti altri progetti che spero prima o poi di poter realizzare! Come vedi non sono ancora pronto per andate in pensione!

Ok Steve, l’intervista è finita, ti ringrazio per la pazienza e per la disponibilità, è stata un’intervista più lunga dello standard ma se fosse per me ti avrei fatto tranquillamente altre cinquanta domande, ahah! A te l’ultima parola e in bocca al lupo per tutti i tuoi progetti!

Un SalutiSSimo a te a e tutti quelli che leggeranno questa intervista!

Recensione dei W.O.G.U.E. su EP qui

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