Visualizzazioni post:6374
Un tardo pomeriggio di cinque anni fa ricevetti una telefonata alquanto inattesa: dall’altra parte della cornetta c’era Corrado Breno, che mi chiedeva di poter partecipare al nostro “EP Metal Fest” 2006 con la sua distro. La sera del concerto Corrado era dei Nostri, e ricordo che alla cena allestita per le band tenemmo un posto anche per lui: fu in quell’occasione che ci parlò per la prima volta di un certo progetto che stava per diventare realtà… un mese dopo ricevetti “Insanity” dei Ground Control, primo CD pubblicato da Punishment 18 Records. Sembra ieri ma sono già passati cinque anni, periodo nel quale l’etichetta ha saputo crescere costantemente diventando una delle migliori realtà tricolori. Per festeggiare a dovere i primi cinque anni di P18R abbiamo pensato di offrirvi questa intervista con il disponibilissimo Corrado!!
Ciao Corrado, benvenuto sulle nostre web-pagine ed auguri per questi primi cinque anni di Punishment 18 Records! Ti va di cominciare presentando le persone che ci sono dietro a P18R ed i loro ruoli all’interno dell’etichetta?
Innanzitutto ciao a tutti e grazie mille per gli auguri sempre ben accetti ;)
La Punishment 18 Records originariamente è stata creata dal sottoscritto e da Marita Mirabella, tuttora siamo noi due a decidere chi, come e quando pubblicare.
In questi ultimi anni il lavoro è aumentato a dismisura e si è reso necessario l’aiuto di persone amiche per cui sono entrati in gioco:
– Paolo, (chitarrista degli Ancient Dome) che cura gli aggiornamenti su myspace e sul sito web;
– Nicola, che gestisce l’ufficio stampa;
– Sauro, (cantante degli Injury) che aggiorna i social networks.
Nonchè il lavoro grafico di Tiziano, Daniela e Seba, sempre utile per la realizzazione di grafiche per cd!
Ricordo che quando ci siamo conosciuti giravi per concerti con il tuo fornitissimo banchetto di CD: quando ha cominciato a prendere forma nella tua mente l’idea di P18R e cosa ti ha dato la spinta decisiva per iniziare questa avventura?
Sì, è vero e lo facciamo tuttora :D !
La distro è nata circa 10 anni fa: l’idea di una etichetta propria c’era già a quel tempo, però mancavano i fondi ed i contatti necessari per cominciare l’avventura P18R, nonché una certa esperienza.
La spinta è stata data dal fatto che in Italia ci sono molte band valide che purtroppo non riescono ad emergere!
Vorresti raccontarci il significato del nome Punishment 18 Records e come siete arrivati a sceglierlo?
Semplicissimo, Marita ed io siamo fan dei Megadeth, il nome è la fusione di due brani mostruosi della band americana: “Holy Wars (The Punishment Due)” e “Hangar 18”.
Il primo album uscito per la label: “Insanity” dei Ground Control
Quali sono le maggiori difficoltà che hai incontrato nel mettere in piedi P18R? Più in particolare mi piacerebbe inoltre che tu ci raccontassi come si manda avanti un’etichetta e quanti e quali aspetti vanno gestiti perché tutto funzioni al meglio!
Inizialmente, come dicevo in precedenza, era importante crearsi i contatti e dare credibilità all’etichetta.
Mettere in piedi una label è una cosa impegnativa, sono molte le cose che bisogna fare, dalla scelta delle band, passando dalla promozione ed infine alla vendita/scambio dei cd.
Quali obiettivi vi siete posti all’inizio del cammino come etichetta? Ci sono dei traguardi che vi eravate prefissati e che avete già raggiunto? Dove ti piacerebbe arrivare con Punishment 18 Records?
Inizialmente ci eravamo prefissati di procedere per gradi, di non fare il classico buco nell’acqua per dar sfogo all’underground italiano. Piuttosto che traguardi direi tappe, la Punishment 18 Records è una label in continua evoluzione.
Il vostro roster risulta ormai piuttosto nutrito: come scegliete i gruppi con cui lavorare? Cosa deve avere una band per poter aspirare ad un approdo in P18R?
In primis deve piacerci la loro proposta musicale. In seguito si valuta molto anche l’aspetto umano, a questi livelli è fondamentale, quindi cerchiamo di conoscere di persona tutti i gruppi con cui firmiamo un contratto (compatibilmente con la distanza) e di restare in stretto contatto per tutto il periodo pre-uscita.
Le uscite più recenti della label.
Tra l’altro, la netta maggioranza delle band che sono uscite per voi sono italiane: la cosa ovviamente non può che farmi piacere, visto che sono convinto che la qualità dei gruppi nostrani non sia inferiore a ciò che arriva dall’estero. Per farla semplice, è questo il motivo che vi porta a spingere così tanto le band di casa nostra o c’è dell’altro?
La proposta musicale di molte band italiane è validissima e non è inferiore a nessuno. Se andiamo indietro nella storia saprai benissimo che gli italiani sono sempre stati bravi nell’arte, nella cultura, arrivando prima di tanti altri. Chiaro che se ci arrivano demo interessanti dall’estero, non li scartiamo a priori perché non italiani. Ovviamente il fatto di vivere la scena metal italiana ci porta ad avere più contatti con i nostri fratelli e compaesani.
A parte i Bejelit, tutte le altre produzioni targate P18R si muovono prevalentemente su generi come il death, il thrash ed i loro derivati. È una precisa scelta che continuerete a portare avanti o per il futuro pensate di affacciarvi anche ad altre sonorità metalliche?
Anche i Los Pirates sono heavy, mentre le altre produzioni sono più dure, estreme.
La label è nata seguendo i nostri gusti musicali che ballano sui confini tra il thrash ed il death, ma questo non significa chiudersi a livello di scelte e le due band citate sopra ne sono l’esempio.
In questi ultimi mesi abbiamo deciso di rilevare The Spew Records (etichetta dedita a sonorità estreme, brutal e grind) che ci permetterà di esplorare meglio alcuni sotto generi del death!
Parliamo un attimo di numeri: tra nuove uscite e ristampe il vostro catalogo conta un bel numero di dischi, quali sono quelli che sono andati meglio e quali invece non hanno soddisfatto le vostre aspettative? Inoltre, una curiosità: come fate a stabilire quante copie stampare di un disco piuttosto che di un altro?
Dischi che sono andati bene ce ne sono tanti: dai Pitiful Reign, Cadaveric Crematorium, Lunarsea, Shock Troopers, Arkayic Revolt, Urto, Alkoholizer, Hos, Delirium X Tremens e Legen Beltza.
Le note negative sono legate principalmente ad Hatework e Kadavar in seguito al fatto che le band si sono sciolte appena prima che il disco fosse uscito.
Per quanto riguarda le copie da stampare abbiamo una quantità standard a cui ci atteniamo, il minimo perché la spesa e lo sforzo abbiano senso. A fare una ristampa c’è sempre tempo… non viviamo più ai tempi in cui si facevano tirature da 100mila copie, sarebbe da folli!
Corrado Breno con il nostro Gianluca “Avalon” Moraschi, due thrashers a confronto!
Premesso che per un gestore di etichetta tutte le band dovrebbero avere la stessa importanza, ci puoi dire però se ci sono album di band che sei stato particolarmente orgoglioso di aver prodotto, magari perché credevi in loro e fino a quel momento erano poco conosciuti?
Beh, sicuramente siamo orgogliosi di contribuire alla crescita del metal italiano fatto di giovani leve. La cosa che ci fa andare avanti è il vedere che all’estero c’è interesse verso le nostre band. Non me la sento di citarne alcune a discapito di altre, posso soltanto dire che la scelta di alcune band ha fatto crescere ancora di più il nome della label!
Corrado, ora vorrei un doppio parere, da fan e da discografico, sullo stato di salute del panorama metallico tricolore!
Il discografico ti risponde che, a livello di band, la salute della scena metal italiana è buona ma si ammala frequentemente, perché ci sono molte difficoltà a livello di strutture, di possibilità per i gruppi di poter esibirsi live senza dover pagare, invece che quanto meno andare in pari.
Il fan ti risponde che l’Italia ha, come altri paesi, una discreta storia in materia “metallica”, ma proprio per i suddetti problemi intrisechi della nostra società, purtroppo non siamo mai riusciti a renderla visibile all’estero.
Diamo una sguardo al futuro: puoi anticiparci qualcosa sulle prossime uscite della Punishment 18 Records?
Certo! Tra Ottobre e Novembre usciremo per Punishment 18 Records con il nuovo lavoro dei Delirium X Tremens, l’album degli Absurd Universe (nuova band del cantante dei Sinister) e per The Spew Records con il cd dei Natrium, death tecnico e brutale.
Nei primi mesi del 2012 faremo uscire il disco dei Made Maze, nuova interessantissima band thrash da Modena e più avanti sicuramente i nuovi album di Cadaveric Crematorium, Lunarsea e Brain Dead. Ci sono altre cose in cantiere non ancora definite, comunque vi terremo aggiornati!
Ok Corrado, l’intervista è finita, da parte nostra un grande ringraziamento per la tua disponibilità, un grande in bocca al lupo per il futuro e di nuovo tanti auguri per questo primo lustro! A te l’ultima parola!
Grazie a voi per avermi dato la possibilità di rendere visibile il nostro operato ai vostri lettori. Supportate l’underground italiano e non scaricate soltanto gli album, comprate anche i cd!!!
Sito ufficiale: www.punishment18records.com
Myspace: www.myspace.com/punishment18records
Ed ecco a voi il concorso relativo al quinto compleanno della Punishment 18 Records. Scrivete le vostre risposte ed inviatele a lordavalonATemail.it . I vincitori verranno estratti e contattati direttamente da noi. Non dimenticate di aggiungere, oltre alle risposte, anche il vostro nome, cognome e indirizzo postale completo.
Il concorso scade il 30 settembre prossimo, buona fortuna!
***
Domanda 1 – In quale regione ha la sua base Punishment 18 Records?
A) LIGURIA
B) LOMBARDIA
C) PIEMONTE
D) VENETO
Al vincitore di questa domanda Punishment 18 Records regala:
Arkayic Revolt – “Death’s River” e Moonrise – “Under The Flight Of Crows”
***
Domanda 2 – Quale è stato il primo gruppo ad uscire sotto l’egida di Punishment 18 Records?
A) DELIRIUM X TREMENS
B) GROUND CONTROL
C) ANCIENT DOME
D) LUNARSEA
Al vincitore di questa domanda Punishment 18 Records regala:
Bejelit – “You Die And I…” e Methedras – “Katarsis”
***
Domanda 3 – Quante band straniere fanno parte, attualmente, del roster di Punishment 18 Records?
A) TRE
B) SETTE
C) QUATTRO
D) UNA
Al vincitore di questa domanda Punishment 18 Records regala:
Stillness Blade – “Break Of The Second Seal” e Shock Troopers – “Blades And Rods”
***
Domanda 4 – Il nome Punishment 18 Records ha origine dai titoli di due canzoni di una grande thrash band. Quale?
A) METALLICA
B) TESTAMENT
C) EXODUS
D) MEGADETH
Al vincitore di questa domanda Punishment 18 Records regala:
Grievers – “Reflecting Evil” e Coram Lethe – “…A Splendid Chaos”
***
Domanda 5 – Recentemente Punishment 18 Records ha rilevato un’etichetta dedita a sonorità estreme, brutal e grind: di quale etichetta parliamo?
A) THE SPEW RECORDS
B) THE SCREW RECORDS
C) THE SCREAM RECORDS
D) THE FEAR RECORDS
Al vincitore di questa domanda Punishment 18 Records regala:
Injury – “Unleash The Violence” e Edema – “Default”