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Grazie ad EntrateParallele lo scorso ho avuto modo di intervistare in quel di Milano il pilastro di una band alquanto all’avanguardia nello scenario gothic metal: sto parlando di Tuomas Holopainen, tastierista e compositore dei capolavori dei Nightwish, vera mente della band. Dopo avermi accolto con un sorriso e avermi fatta accomodare accanto a lui su un comodo divanetto, ecco che iniziamo la nostra chiacchierata.
Cominciamo parlando dell’album in uscita: cosa c’è di nuovo? State sperimentando nuovi generi, nuove contaminazioni? Al primo ascolto mi è sembrato molto differente dai vostri lavori passati; cosa ti piacerebbe dire a riguardo?
Pensi che sia così diverso dai nostri lavori passati? Quello che intendo dire è che anche se è diverso puoi comunque riconoscere le caratteristiche che hanno da sempre connotato la nostra band, c’è ancora ad esempio il suono dell’orchestra; devo dire comunque che sono d’accordo con te, questo è l’album più teatrale che abbiamo mai registrato, anche perché stiamo girando un film e l’album ne rappresenta la colonna sonora.
Il nuovo album di intitola “Imaginaerum”: sapresti spiegarmi il senso di tale titolo? Cosa dovrebbero aspettarsi i fans?
Beh, il titolo non ha alcun senso (mi guarda e scoppia a ridere n.d.r.), è solo un gioco di parole. Se tu pensi alla parola “sanitarium”, puoi sapere che è un luogo in cui le persone vanno per occuparsi della propria salute mentale; ecco, “Imaginaerum” invece è un luogo dove tu puoi andare per prenderti cura della tua immaginazione. Il titolo originale in realtà era “Imaginarium”, tuttavia abbiamo deciso di apportare una piccola modifica alla parola dal momento che ci sono un sacco di cose che si chiamano Imaginarium, come ad esempio Dott. Parnassus o aziende pubblicitarie.
“Imaginaerum” è un concept album; come mai avete optato per questa scelta stilistica?
Beh, principalmente perché, come ho detto prima ,stiamo girando un film, il quale privilegia tematiche come la celebrazione della vita, l’amore, l’immaginazione; abbiamo voluto che l’album riflettesse il più possibile tali tematiche; posso dire che è proprio il film ad essere un concept, mentre l’album riflette le sue tematiche; “Imaginaerum” infatti non racconta una storia dalla prima all’ultima traccia, ma tutte le canzoni dell’album si ricollegano ai principali temi della pellicola.
Al primo ascolto di “Imaginaerum” ho subito notato che la voce di Marco ricopre un ruolo fondamentale quasi in tutto l’album: sembra addirittura che a volte rubi la scena ad Anette. Cosa sai dirmi riguardo al ruolo di Marco in questo vostro ultimo album?
Penso che la situazione sia la stessa del nostro precedente album “Dark Passion Play”, in cui ci sono tre o quattro canzoni cantate da Anette, una in cui canta Marco da solista e tutte le altre cantate da entrambi; di solito non decidiamo a priori chi debba cantare le canzoni, semplicemente ci fidiamo del nostro istinto e cerchiamo di capire quale delle due voci si addica meglio al tipo di canzone; a volte capita che sia la stessa Annette a proporre la voce di Marco per determinati pezzi; in generale sono loro stessi a ad accordarsi riguardo le parti da cantare e c’è da dire che ciascuno di loro vuole che l’altro canti.
Questo album rappresenta per la band un’evoluzione musicale? Ha cambiato il vostro modo usuale di comporre musica?
La filosofia di base è sempre la stessa: per prima cosa ho la visione della storia di cui voglio parlare con le mie canzoni e quali che siano le immagini che balzano nella mia testa tento di tradurle in musica. La differenza, questa volta, è consistita nel fatto che ho saputo fin dall’inizio che la storia sarebbe stata completamente filmata, quindi ho elaborato delle immagini più concrete, in modo tale che gli spettatori potessero toccarle con mano.
Bene, cambiamo argomento: so che in Finlandia, molto più che in altri luoghi come ad esempio in Italia, la cultura metal è insita nella maggior parte delle persone; ho avuto modo di vedere che ci sono giovani musicisti molto bravi e portati per tale genere. Qual è il segreto di questa vostra dote?
Vorrei tanto saperlo, ma in realtà non lo so! Credo che la motivazione vada ricercata nel nostro modo di essere e di vivere; sai, nella popolazione finlandese è insito un forte senso di tristezza e malinconia e tutte queste sensazioni si riflettono meglio nella musica metal, non nel reggae o nell’hip-hop. Credo che noi siamo in grado di comporre la miglior musica metal nel mondo perché è nel nostro sangue, per noi è naturale, come ad esempio gli americani producono la miglior musica hip-hop dal momento che è nel loro sangue, nella cultura e nella storia della loro musica. Questa è la miglior spiegazione che riesco a darti.
Tuomas con le nostre Stefania ed Eleonora
Per mia curiosità, posso chiederti perché i finlandesi sono dominati da tal senso di tristezza? Ha a che vedere con le rigide condizioni climatiche finlandesi, l’assenza di luce ecc.?
La nostra tristezza e malinconia hanno totalmente a che vedere con le condizioni climatiche che affliggono la nostra patria; abbiamo infatti inverni lunghi e freddi caratterizzati da scarse ore di luce; tutto ciò ti influenza non solo nel senso fisico, ma anche in quello psicologico, modifica infatti il tuo modo di essere. Posso dirti però che, nonostante ciò, non me ne andrò mai via dalla Finlandia, è la mia casa ed è un posto meraviglioso anche se ci sono lunghi inverni, ma sta alla personalità dell’uomo sopravvivere a certe condizioni rigide; ciò che amo di più è il ciclo delle stagioni, non potrei vivere in un posto dove è sempre inverno o è sempre estate, mi piace il cambiamento e come in Finlandia ci sono inverni rigidi ci sono però anche primavere ed estati piene di luce e colori.
Durante queste sessioni di promozione del nuovo album, in cui ogni persona ti rivolge le stesse domande, c’è per caso una particolare domanda che vorresti ti fosse fatta ma che nessuno ti fa mai?
(Ci pensa intensamente n.d.r.) Beh, qualche volta mi piacerebbe molto parlare delle miei show televisivi preferiti, nessuno ad esempio mi ha mai chiesto di parlare di McGyver oppure dell’hockey sul ghiaccio, sport assai popolare in Finlandia… Ma possiamo parlare comunque dell’album, non importa!
Bene Tuomas, il tempo a nostra disposizione è terminato, grazie per la tua disponibilità, a te l’ultima parola!
Grazie a te, un saluto all’Italia e a tutti i vostri lettori!
Un ringraziamento a Pamela Scavran per la buona riuscita dell’intervista.
Sito ufficiale: www.nightwish.com
Recensione di “Imaginaerum” su EP qui