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Gli Ensiferum sono ormai uno dei gruppi storici nel filone pagan/folk finlandese. Le nostre due inviate Gloria e Titania hanno intercettato la band nel corso del Myötätuulirock festival in Finlandia, offrendoci così sia l’intervista che un breve live report della loro performance. A voi la lettura!
Il vostro nuovo album è uscito il 27 agosto scorso. Cosa potete dirci a proposito? Quali sono le differenze rispetto ai vostri album precedenti?
(Sami) E’ una domanda difficile! Da dove posso cominciare? Credo che questo album sia un po’ più “grezzo” del precedente “From Afar”. Quello era qualcosa di maestoso, ma per questo album volevamo un sound più puro. Ci siamo posti qualche regola e siamo stati molto più attenti in tutti i brani: nell’album precedente c’era un’enorme orchestrazione durante tutti i pezzi, invece in questo album abbiamo voluto delle parti di metal puro, ma anche dello spazio per le parti folk e quelle orchestrali. Da una parte è più facile da ascoltare, ma dall’altra alcune canzoni possono sembrare più “dure”. Credo che sia un grande passo avanti rispetto all’album precedente.
Insomma una vera sorpresa!
(Sami) Sì, è davvero difficile da spiegare!
Chi sono gli “eroi non celebrati” (“Unsung Heroes”) di cui parlate nell’album?
(Sami) Beh, ovviamente quando scrivo i testi ho in mente alcune persone, ma tutta la storia e perfino la nostra epoca è piena di eroi “non celebrati”, a cui non viene dato nessun merito per i loro sforzi e la loro partecipazione nel mondo in cui viviamo. Insomma, come sai, i testi degli Ensiferum sono pieni di elementi eroici: guerrieri che proteggono la loro terra…
(Petri) “Warriors of the World!”
(Sami) Sì, come i Manowar ahah! A parte gli scherzi, anche persone come per esempio gli scienziati, che “sacrificano” la loro vita per cercare di capire meglio questo mondo… O potrebbe essere semplicemente la commessa del supermercato che ti fa un bel sorriso e ti rallegra la giornata, ecco. A lei non viene fatta una statua per questo. Ok, questa spiegazione sta diventando una cosa molto hippie… ahah!
Ahah non c’è problema! I vostri video diaries erano molto divertenti. Oltre a ciò che ci avete mostrato, durante le registrazioni è successo qualcos’altro? Qualcosa che non avevate il coraggio di far vedere?
(Sami) Mi pare che il processo di registrazione sia andato tutto liscio. Ci siamo divertiti molto e penso che si riesca a capire dai video. Abbiamo avuto tempo di fare gli scemi ed è stato davvero bello. Abbiamo vissuto insieme, quasi tutto il gruppo, per due mesi.
Quei video sono stati molto apprezzati dai vostri fan.
(Sami) E’ molto bello sentirsi dire una cosa del genere.
Questa la video intervista delle nostre redattrici da Youtube.
Siete già stati in Italia un po’ di volte, tra cui una lo scorso ottobre. Cosa vi piace dell’italia e cosa pensate dei vostri fan italiani?
(Sami) Siamo stati in Italia con un tour da headliner e questo per noi è bellissimo. Preferiamo così invece dei “festival-tour”, in cui ci sono tipo sette gruppi e tu non hai a disposizione neanche un’ora per suonare e nemmeno il tuo materiale scenico, le tue luci eccetera… I fan italiani sono incredibili, davvero! Super cordiali! E poi non so… il cibo è buono, le donne sono bellissime, il sole splende…! Insomma, solo bei ricordi!
Componete le vostre canzoni e i vostri testi tutti insieme o c’è uno solo di voi che se ne occupa?
(Sami) Di solito il compositore principale è Markus: gran parte delle idee vengono da lui.
(Markus) Ma facciamo davvero tanto insieme. Io propongo le idee base per le canzoni, poi ci pensa Sami ad arrangiarle.
Chi scrive i testi?
(Sami) Io. Sono io il bastardo egoista, ahah! Ma comunque sotto certi punti di vista Markus mi ha aiutato, nell’album “Unsung Heroes”. Ha avuto delle idee molto interessanti e io cerco sempre di incoraggiarlo per far scrivere qualcosa anche a lui!
(Markus) Forse lo farò meglio in futuro!
I vostri testi parlano di un passato lontano, perché menzionate spade e antichi guerrieri… Vi interessa il passato e preferireste quello al nostro mondo moderno o parlate di antiche battaglie semplicemente perché sono adatte al vostro genere musicale?
(Sami) Beh, io quando scrivo i testi cerco di trovare delle metafore. Quelle battaglie e tutto ciò che ci sta intorno lo si può leggere secondo livelli diversi. Puoi vederlo semplicemente come qualcosa di eroico in stile “Signore degli anelli” oppure come una battaglia dentro te stesso, perché fondamentalmente i pensieri umani sono una continua battaglia. Comunque credo che sia sempre una sfida interessante scrivere i testi, perché tutte le idee vengono dalla vita reale in ogni caso. La cosa bella degli Ensiferum è questa sorta di tema fantasy/medievale ricorrente, che in realtà sono le mie idee originali trasferite all’interno di questo tema. Non so, ho risposto alla domanda? Probabilmente no, ahah!
Sì sì, più o meno! Ultimamente in Italia c’è stato un aumento di gruppi folk/pagan metal. E’ successo anche in Finlandia? Questa tendenza vi sta aiutando in qualche modo?
(Sami) Non so, gli Ensiferum sono uno dei gruppi più vecchi nel genere…
Ma è sempre stato così in Finlandia? Perché in Italia è una cosa un po’ nuova, si è sviluppata più che altro negli ultimi anni.
(Markus) Qui è una cosa abbastanza vecchia: i gruppi ci sono dagli anni novanta, o almeno molti di loro.
(Sami) Ma ci sono comunque nuovi gruppi che emergono. E io ho ancora qualche problema quando mi dicono che noi siamo la loro ispirazione… Eh? Ma andate ad ascoltare i veri gruppi, ahah!
Comunque sì, ci sono anche qui nuovi gruppi. Ed è parte dell’evoluzione della musica: è una buona cosa. Ma alla fine sono sicuro che anche questo folk/viking/pagan metal, o come lo volete chiamare, subirà lo stesso destino del thrash, death e black metal: ci saranno troppi gruppi e tutti i copioni inizieranno a fare qualcos’altro e solo i più forti sopravviveranno!
Ma voi sopravviverete!
(Sami) Sì, il piano è questo!
Potete dirci come siete entrati nel mondo della musica? Come Markus ha creato il gruppo e come Sami ci è entrato?
(Markus) Avevo quindici anni, quindi è successo nel ’95. A quel tempo ascoltavo soprattutto melodic death metal, come gli Amorphis, gli svedesi Dark Tranquillity e ovviamente anche altri. Ero anche ispirato dalla musica folk e volevo avere il mio gruppo. Suonavo in una cover band e ho chiesto agli altri se volevano fare della musica nostra: il batterista era molto interessato, quindi io e lui abbiamo iniziato a suonare quella che sarebbe stata la musica degli Ensiferum. Quello era solo l’inizio!
(Sami) Io sono entrato nel gruppo nel 2005 e avevo conosciuto Markus nel 2004, quando lavorava nella Spinefarm. Io stavo andando in studio con il mio vecchio gruppo Rapture e stavamo facendo testa o croce per decidere chi fosse andato a Savonlinna in pullman e chi nella macchina della Spinefarm, dove c’erano le batterie e un sacco di roba: io ho perso e quindi sono dovuto andare in quella macchina, schiacciato in mezzo alle batterie. Markus guidava e c’era anche “Beast Dominator”, il batterista dei Finntroll, che a quel tempo suonava anche nei Rapture. Ci hanno dato un piccolo appartamento vicino allo studio e ovviamente il primo giorno toccava alla batteria, quindi io non avevo niente da fare, allora ho deciso di andare al bar quella sera. Markus decise di non tornare a Helsinki e di venire al bar con me. Lì abbiamo iniziato a parlare e abbiamo scoperto che ci piacevano più o meno gli stessi gruppi e, beh, ho iniziato ad ammirare l’atteggiamento di questo ragazzo nei confronti della vita. Fin dai primi discorsi mi sono trovato bene con lui. Qualche ora più tardi lui mi chiama e fa: “Oooh mio piccolo bassista, vuoi venire a fare un provino?”. E io: “Sì, quali canzoni devo impararmi?”. “Tutte!”. “Ehm, ok!”. Quindi poi mi sono imparato le canzoni meglio che ho potuto e… ecco, sono entrato nel gruppo.
(Markus) Noi eravamo piuttosto meravigliati quando lui è venuto alla prima prova e sapeva benissimo tutte le canzoni.
(Sami) Sì, c’è stato un altro ragazzo che è venuto a fare questo provino e non sapeva nessuna canzone!
(Markus) Sì, beh, mi pare ne sapesse solo una. Ma Sami le ha suonate tutte e noi abbiamo pensato: “Ok, questo qui è bravo e sembra anche appassionato”.
Le ha imparate tutte in poco tempo?
(Markus) Sì, mi pare una o due settimane…
(Sami) Due settimane. E dovevo imparare anche tutti i testi e non avevo mai cantato prima! Quindi ho pensato: “Ok, è una sfida”. Al lavoro mi ascoltavo le canzoni, tiravo fuori dalla tasca il mio foglietto con i testi e cercavo di memorizzarli, poi tornavo a casa e le suonavo con il basso… ed eccomi qua.
Questa era la nostra ultima domanda. Volete dire qualcosa ai vostri fan italiani?
(Sami) Ascoltate il nuovo album!
(Markus) Comprate il nuovo album!!
(Sami) Oh sì, per favore! Ahah! E arrivederci a presto!
Dopo l’intervista, i nostri guerrieri hanno iniziato a prepararsi per l’ultimo concerto della giornata: erano loro gli headliner del secondo giorno di Myötätuulirock, festival che ha luogo ogni anno a Vantaa, vicino a Helsinki.
La setlist del concerto, in cui spicca un assaggio del nuovo album (il brano “Burning Leaves”), è stata la seguente:
1. Twilight Tavern
2. Tale Of Revenge
3. Into Battle
4. Token Of Time
5. Burning Leaves
6. Ahti
7. Stone Cold Metal
8. The New Dawn
9. Guardians Of Fate
10. From Afar
11. Victory Song
12. Treacherous Gods
13. Iron
Probabilmente a causa di qualche problema tecnico (ogni tanto la tastiera produceva suoni piuttosto strani) e forse per qualche birra di troppo (gli assoli delle chitarre non sembravano perfetti), bisogna ammettere che abbiamo visto gli Ensiferum fare concerti decisamente migliori. Tuttavia l’immancabile vivacità di Sami sul palco e l’atmosfera epica che solo loro sanno creare hanno reso questa performance indubbiamente piacevole e certamente da non dimenticare.
Le foto utilizzate in questo articolo sono relative al concerto che gli Ensiferum hanno tenuto la sera stessa e sono state realizzate da Gloria “Morwen” Mambelli e da Titania Banfi.