Catch 22 – Monumetal (2011)

Titolo: Monumetal
Autore: Catch 22
Genere: US Power
Anno: 2011
Voto del redattore HMW: 6
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Una mezza delusione. Onestamente questa è la definizione che più si addice all’ultimo lavoro dei Catch 22, formazione proveniente dall’Ohio, baluardo dell’heavy metal classico d’oltreoceano da ormai due decadi, senza ovviamente voler nascondere l’amore viscerale per quel sapore di già sentito che costituisce una buona parte delle uscite discografiche oggigiorno, soprattutto a livello underground. Sì, una mezza delusione, considerato che non si può e non si vuole pretendere originalità da una band che conferma il proprio attacamento ad una proposta datata e già esplorata in ogni angolo, anche il più buio; nel contempo, la differenza che si cerca in casi analoghi è il coinvolgimento, considerato che una band al 60% del proprio potenziale non riuscirà mai a trasmettere la potenza in toto, come sembra accadere con “Monumetal”.
Quinto full length, uscito per la caparbia volontà del leader e mastermind T. J. Berry, che dal 1992 porta avanti una passione profonda e viscerale per il metal anni ’80; sesto, se volessimo smembrare le due uscite a nome “Soulreaper”, la prima autoprodotta e la seconda in versione doppio cd per la Metal On Metal, che accorda nuovamente fiducia al duo (avvalsosi della collaborazione di un drummer esterno) per la realizzazione di questo ennesimo capitolo discografico, ormai datato 2011.
Proprio il confronto con la precedente release lascia insoddisfatti, mostrando una band che non ha la stessa compatta grinta e si dimostra spenta dal punto di vista del songwriting, scialba, di certo non ispirata come in precedenza. Brani monocorde, che scorrono senza lasciare una scia, senza mai dare l’idea di esplodere, di voler passare alla carica scaraventando una ventata di adrenalina su chiunque si accinga all’ascolto. Contando il fatto che sono quaranta i minuti di durata di questo platter, diventa “impegnativo” giungere al termine del lotto di brani.
“Power Revolution Mad” si presenta come un incipit ben riuscito, che fa ben sperare per il prosieguo: puro US Metal dalle melodie ricercate, a differenza di “Contained?”, ripetitiva, seppure breve, poco sentita e non facile da assimilare. “… And The Fire Still Burns” è un avviso ai naviganti, un brano che lascia comunque uno spiraglio di speranza per il futuro, con momenti vincenti pur senza convincere del tutto. Spento il mid tempo di “Killing Time”, così come “Igniter”, per non parlare della scontata “Exciter’s Lust”, che nel suo inquadrato incedere (un riff in progressione più che abusato) non prende; “Downward Spiral” è una breve acustica che ruota sul medesimo arpeggio per tutta la sua durata, senza catturare l’attenzione, così come “Switchblade Hate”, ennesimo mid tempo che non prende il volo, insieme ad “Against The Grain”, solo omonima del brano dei Vicious Rumors da “Word Of Mouth”. Finale affidato a “Twisted, Ruined And Black” ed all’autocelebrativa “Catch 22”, che risollevano l’andazzo, in particolare l’articolata e vitale ultima traccia, senza però lasciare davvero soddisfatti e spinti a riprendere da principio l’ascolto. Da non sottovalutare la sensazione di déjà vu che si respira fra gli stessi brani di “Monumetal”, ulteriore sintomo di un’ispirazione latitante.
Il discorso sulla qualità sonora divide sempre in differenti scuole di pensiero: sta di fatto che “Monumetal” è una produzione piuttosto “casereccia”, per usare un termine esplicativo. Scevro del “ritocco in studio”, non riesce tuttavia a nascondere la scarsa vena compositiva dietro ad una registrazione a sua volta carente, certamente ruvida al punto giusto, ma troppo eterogenea fra i brani, che lascia piuttosto a bocca asciutta anche dopo più ascolti approfonditi. Senza contare che i livelli a cui siamo abituati attualmente, anche a fronte di autoproduzioni, sono nettamente superiori, non si può che passare oltre e soprassedere su “Monumetal”, che purtroppo non merita niente più che una limitata sufficienza. Un vero peccato: l’aspettativa per successivi lavori che riportino ai fasti di un glorioso passato, seppur underground, si fa decisamente elevata; ipotesi al momento non verificabile, visto lo status “on hold” in cui versano i Catch 22.

Tracklist:
1. Power Revolution Mad
2. Contained?
3. …And The Fire Still Burns
4. Killing Time
5. Igniter
6. Exciter’s Lust
7. Downward Spiral
8. Switchblade Hate
9. Against The Grain
10. Twisted, Ruined And Black
11. Catch 22

Line-up:
T.J. Berry – Guitar, Vocals
Jason Antil – Bass Guitar
Steve Strahler – Drums (session member)

Sito ufficiale: http://www.myspace.com/catch22metal
Etichetta Metal On Metal Records – http://www.metal-on-metal.com

6 commenti su “Catch 22 – Monumetal (2011)”

  1. !!
    Che peccato!
    Il doppio uscito in precedenza mi era proprio piaciuto, questo “Monumental” mi incuriosiva ma dopo aver letto la rece mi è passata la voglia di approfondire…

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    • Beh, è pur sempre una recensione, quindi “oggetto di soggettività”, magari a differenza del sottoscritto puoi apprezzare il lavoro, no? Anch’io, come hai letto, avevo divorato “Soulreaper”, mi è spiaciuto non bissare la goduria…

      Rispondi

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