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Ritornano a distanza di ben venticinque anni dall’ultima fatica in studio i Malice, che molti appassionati fruitori della scena in quegli anni d’oro ricorderanno come il combo designato ad essere “la risposta americana ai Judas Priest”. L’attuale line up non risulta completamente rinnovata, come in molti altri casi di reunion (tanto da faticare a definire quelle nuove compagini col nome originale, quando è un solo membro storico a reggere le fila, in alcuni casi addirittura subentrato a suo tempo a chi aveva formato la band): il talentuoso James Neal, forse l’elemento caratterizzante del sound della band che fu, lascia il proprio posto all’onnipresente folletto James Rivera, che ancora una volta presta la propria ugola al servizio del metal classico made in USA. Pete Holmes sostituisce il defezionario Clifford Carothers dietro le pelli, mentre ritroviamo la coppia di asce, Mick Zane e Jay Reynolds, coadiuvati ancora una volta dal basso di Mak Behn; quest’ultimo si è esclusivamente prestato a ri-registrare i brani estratti dai primi due classici del quintetto, mentre le quattro corde di Robert Cardenas si sono occupate del nuovo materiale.
Ebbene sì, risulta oggetto di perplessità definire “New Breed Of Godz” come nuovo album della band: lo si potrebbe inquadrare come “nuova demo travestita da full length”, con la preziosa aggiunta di rari filmati dal vivo datati 1987, un “making of” dello stesso e tre tracce live carpite dalla prestazione dei Nostri al rinomato Keep It True, A.D. 2011. Sono solo quattro le nuove tracce partorite dal combo dalla reunion del 2006, forse un numero fin troppo esiguo per giustificare quest’uscita per SPV/Steamhammer. Ma d’altra parte, questo cd è un ottimo pretesto per celebrare i fasti che furono ed offrirli a quanti non avevano avuto modo di approfondire il loro discorso musicale, oltre che omaggiare una band che ha seminato molto ma raccolto poco nel breve corso del suo passaggio per la scena mainstream.
Il sound di “New Breed Of Godz”, “Branded”, “Winds Of Death (Angel Of Light)” e “Slipping Through The Cracks” poco si discosta dall’impostazione classica che ha contraddistinto i Nostri al culmine del loro splendore, tanto che non sarebbe nemmeno difficile per chi si avvicina solo ora al combo immaginare che tutti i brani arrivino dagli 80s e siano stati nuovamente registrati per l’occasione.
Un prodotto confezionato per nostalgici, almeno per chi apprezza la riproposizione di classici con un sound più odierno, senza avere la pretesa di rivivere i fasti dell’epoca e senza essere “infastidito” dal cambio drastico di uno degli elementi fondamentali quale la voce. Pare che Mr. Rivera abbia avuto ed abbia tutt’ora tempo da dedicare a svariati progetti, senza perdere la carica e senza mai svolgere il proprio compito a fasi (e band) alterne, ineccepibile e instancabile. Un cantante davvero singolare e decisamente dotato, che riesce a conferire potenza ad ogni situazione che si trova a dover gestire; peccato che in certi casi si venga a creare una sorta di “amalgama” fra le band, fondamentalmente tutte ancorate a solide radici US Metal. Quanti amano lo stile di Neal possono dormire sonni tranquilli, troveranno anche in questo caso pane per i loro denti.
Un disco consigliato a chi aveva supportato la band al tempo di “In The Beginning” e “License To Kill” e gioisce di questo come back; per i nostalgici un prodotto sicuramente bypassabile, a patto di non voler dare una chance ai nuovi brani ed alla nuova line up, che non fa di certo rimpiangere il quintetto primigenio. Un ritorno con stile, di certo senza grandi pretese ed assolutamente estraneo al voler cavalcare l’onda delle reunion che imperversa attualmente: supporto!
Tracklist:
1. New Breed Of Godz *
2. Hell Rider
3. Against The Empire
4. Branded *
5. Circle Of Fire
6. Sinister Double
7. Stellar Masters
8. Winds Of Death (Angel Of Light) *
9. Air Attack
10. Chain Gang Woman
11. Slipping Through The Cracks *
12. Gods Of Thunder
* nuove tracce
Line-up:
Mark Behn – Basso (sulle tracce ri-registrate)
Pete Holmes – Batteria
Jay Reynolds – Chitarra
Mick Zane – Chitarra
James Rivera – Voce
Robert Cardenas – Basso (sulle nuove tracce)
Sito ufficiale: http://www.malicemusic.com
Etichetta SPV/Steamhammer – http://www.spv.de
Gli inediti non sono male, ma le rivisitazioni dei “classici” lasciano un po’ a desiderare…preferivo la voce di Neal!