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Recentemente mi sono visto costretto a rinunciare ad alcuni dischi che avrebbero potuto essere particolarmente ghiotti per chi scrive: ero appena stato travolto dall’ennesima onda anomala di nuove uscite e non sarei riuscito a garantire una tempistica onesta tra il numero minimo di ascolti ed invio delle rece e, non senza una certa dose di sofferenza, ho tirato dritto per la mia strada lasciando che fossero altri ad occuparsi di tali pubblicazioni. Esaurito il grosso del materiale stratificatosi accanto al mio impianto audio, ecco che mi si presenta di nuovo la possibilità di agguantare almeno una di quelle uscite dolorosamente tralasciate: lesto come una faina mi accaparro “Force Of Destruction”, decima fatica in studio dei Paragon, quintetto in giro dal 1990. A quattro anni dal precedente “Screenslaves”, la band di Amburgo si ripresenta rinnovata nella lineup – il fondatore Martin Christian ha salutato la compagnia ad inizio 2010 ed è stato sostituito da Wolfgang Tewes, già passato da queste parti nelle fila dei Black Hawk, mentre la formazione si completa solo nel 2012 con l’innesto della seconda chitarra di Jan Bertram – e spalleggiata da una nuova etichetta, l’austriaca Napalm Records, che rilascia questo nuovo capitolo discografico: decisamente più riuscito del precedente, “Force Of Destruction” si avvale inoltre di un’ottima produzione firmata da Piet Sielck (Iron Savior), fattore che contribuisce a rendere ancor più letale la proposta dei Nostri. “Force Of Destruction” contiene un ispiratissimo, veloce e roccioso power/heavy metal di pura forgia teutonica che, se siete al primo approccio con i Paragon, potrebbe ricordare un incrocio tra i migliori Grave Digger, i Gamma Ray ed i meno conosciuti Wizard: un disco dal tiro micidiale, in cui non manca una certa attenzione alla melodia, a tutto vantaggio del fascino immediato che “Force…” esercita sin dal primo ascolto. In apertura all’album troviamo “Last Day On Earth”, intro strumentale che prepara il terreno per “Iron Will”, brano veloce e devastante con un refrain leggermente rallentato da urlare a pieni polmoni: un pezzo veemente e diretto, dove il sound ruvido e thrashy delle chitarre e le ritmiche telluriche sollecitano uno spontaneo headbanging che prosegue con la successiva “Tornado”, travolgente come da titolo. “Gods Of Thunder” si assesta su tempi un pochino meno lanciati senza cedere un millimetro in termini di intensità: un pezzo possente e battagliero che sfoggia l’ennesimo refrain vincente, di quelli che rimangono impressi in men che non si dica. Spaccaossa è il termine più adatto per descrivere “Bulletstorm”, brano con cui la band torna a premere sull’acceleratore senza pietà, prima di imbatterci in quello che, a mio parere, è l’apice del disco: le atmosfere si fanno evocative con la cadenzata “Blood & Iron”, pezzo epico, avvincente e dai toni solenni su cui imperversa l’ugola particolare di Andreas Babuschkin, qui affiancato dalle preziose guest vocals di Piet Sielck e Kai Hansen. La band torna a picchiare duro con “Blades Of Hell” e “Rising From The Black”, pezzi veloci e roventi intervallati dall’inquieto mid-tempo “Dynasty”; ci avviciniamo alla fine del disco con l‘intensa “Demon’s Lair”, ottima ballata metallica e gradito break prima che la sostenuta “Secrecy” chiuda la tracklist con il botto. Stampato anche in digipack con l’aggiunta di due bonus track (la cover di “Son Of A Bitch” degli Accept ed un remix dell’imponente “Blood & Iron”), “Force Of Destruction” è un lavoro che mi ha letteralmente folgorato grazie all’alta qualità dei suoi contenuti, freschi e coinvolgenti anche quando gli ascolti diventano numerosi: i Paragon sono tornati con un grande disco, ovviamente consigliatissimo!
Tracklist:
1. Last Day On Earth (Intro)
2. Iron Will
3. Tornado
4. Gods Of Thunder
5. Bulletstorm
6. Blood & Iron
7. Blades Of Hell
8. Dynasty
9. Rising From The Black
10. Demon’s Lair
11. Secrecy
12. Son Of A Bitch (Accept Cover, Bonus Track)
13. Blood & Iron (Remix con Andreas Babuschkin e Kai Hansen, Bonus Track)
Line-up:
Andreas Babuschkin – voce
Wolfgang Tewes – chitarra
Jan Bertram – chitarra
Jan Bünning – basso
Christian Gripp – batteria
Sito ufficiale: www.paragon-metal.com
Facebook: www.facebook.com/paragonmetal
Myspace: www.myspace.com/paragonlegions
Etichetta Napalm Records – www.napalmrecords.com
Non è un capolavoro, ma ci sono alcuni brani veramente notevoli come “Blood & Iron”…
Esatto, non è un capolavoro… ma un disco all’altezza del nome Paragon, almeno per me!