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Con le tonnellate di rock melodico sfornate dai garage e dagli studi del nord Europa, è davvero durissima per le band AOR emergere nel gran marasma della concorrenza, soprattutto quando ci sono giganti come gli H.E.A.T. che dettano le regole del gioco, un po’ come i Dream Theater nel prog metal negli anni ’90. Fanno dunque un po’ fatica gli svedesi Diamond Dawn, nonostante la loro ultima fatica discografica “Overdrive”, ricca di brani e ritornelli memorabili, ma tutti appiattiti da una mancanza di originalità di fondo. Una grande voce riempie le bellissime melodie della tracklist, tra le quali spiccano subito l’opener “Into Overdrive” e la frizzante “Crying” (che vanta un bellissimo accompagnamento alle tastiere). La produzione non è eccelsa, ma nonostante ciò la leggerezza del disco coinvolge già dai primi ascolti, grazie anche alla volontà di non perdersi in virtuosismi e di restare fedelissima alla melodia. “Standing As One” è forse il momento più elevato di una tracklist che si affloscia nella parte centrale, con brani semplici e piacevoli da ascoltare ma altrettanto facili da dimenticare, come “California Rush” e “Indestructible”. Il problema è che le influenze dei big del genere, come i già menzionati H.E.A.T., ma ancor più Journey e Toto, si sentono fin troppo, e il risultato è un nascondersi e rincorrersi dietro all’ombra dei propri padri spirituali.
Tracklist:
- Into overdrive
- Take Me Higher
- Crying
- Standing As One
- California Rush
- Indestructible
- Turn It Up
- The Hunter
- Give It All
- Don’t Walk Away
- Powergames
Line up:
Alexander Strandell – Lead Vocals
Olle Lindahl – Guitar / Backing Vocals
Efraim Larsson – Drums/Backing Vocals
Jhonny Göransson – Guitar
Mikael Planefeldt – Bass
Niklas Arkbro – Keyboards
Etichetta – Frontiers Records: www.frontiers.it
Pagina web: www.facebook.com/DiamondDawnOfficial