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Certo che come debutto su questa ‘zine non poteva capitarmi qualcosa di meglio dell’Ep di questi tre pazzi cileni. Non è un caso che l’ottima etichetta svedese Blood Harvest abbia pensato bene di ristampare “Profane Cult”, aggiungendo ai suoi cinque pezzi (compresa classica intro da messa nera) per circa 21
minuti sia l’outro che la cover di “Before The Creation Of Time” degli Unleashed, non presenti nella versione pubblicata il primo febbraio 2013 dalla minuscola etichetta cilena Apocalyptic Productions.
I Praise The Flame seguono più che altro il modello americano mischiato con la tipica furia sudamericana, picchiando come dannati fra tupa-tupa esagitati e blast-beat. I tempi medio-lenti sono rari, specialmente nei primi due pezzi, ma le decelerazioni, quando presenti, sono sempre nervose e arzigogolate. In parole povere, il groove è letteralmente bandito da queste parti.
Tale “lacuna” si spiega col fatto che i Nostri suonano un antico death metal nevrotico e pieno di cambi di tempo, tanto da avvicinarsi spesso e volentieri per complessità al death tecnico (“Path To Dark Despair”), anche perché i pezzi sono belli lunghi, dato che vanno dai 4 ai quasi 6 minuti di durata. Gli assoli sono sì rumoristi e cattivi come da tradizione, ma non sono così brevi come in teoria dovrebbe essere data la loro natura (e quello di “Doomed By Darkness” ha anche una vaga e perversa melodia). Ce n’è uno per canzone, a parte in “Path To Dark Despair”.
Il comparto vocale è stupendo, dominato da un grugnito versatile e diabolico tale da avere una profondità incredibile. Da incorniciare in particolar modo le linee vocali rapide e fulminanti di “Doomed By Darkness”. Curiosamente è da sottolineare che la voce si fa viva, in quasi ogni episodio, dopo circa un minuto di musica, questo perché i Nostri sembrano avere una certa predilezione per le introduzioni lunghe ed estenuanti.
La produzione è sporca ma con tutti gli strumenti al loro posto, sebbene faccia razza a sè la cover (ovviamente fedelissima all’originale, ci mancherebbe altro), con un suono più grezzo e “live” che a me piace da matti.
Insomma, i Praise The Flame fanno paura perché sanno come combinare alla grande la brutalità e il casino più spinti con una bella dose di tecnica e complessità, nonostante mi siano stati presentati come “barbaric death/thrash metal” (sì, ma dov’è il thrash?). Non ho trovato difetti veri e propri, semplicemente reputo migliore la seconda parte del disco, vuoi perché il gruppo riesce qui a trovare un maggior equilibrio fra i diversi tempi – così da intensificare in modo più razionale tutto l’assalto – vuoi perché in essa emergono in maniera più prepotente le incursioni nel black metal (si senta a tal
proposito l’agghiacciante introduzione un po’ arpeggiata di “Doomed By Darkness”). I Praise The Flame hanno dimostrato, come se ce ne fosse ancora bisogno, l’ottimo stato di salute (satanica) della scena death vecchia scuola del Cile, che ultimamente sta partorendo un capolavoro dietro l’altro.
Tracklist:
1 – Perpetual Covenant (intro)
2 – Mayhemic Wrath of Glorior
3 – Endless Scourge
4 – Doomed by Darkness
5 – Path to Dark Despair
6 – Outro
7 – Before the Creation of Time (Unleashed cover)
Line-up:
JJ – voce/chitarre
Necroterror – basso;
Druaghonik – batteria
Facebook: https://www.facebook.com/praisetheflame
Etichetta Blood Harvest Records – www.bloodharvest.se