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Da dove cominciamo? Cominciamo come al solito, dai.
Band più che buona questi Zud, padrona totale del genere, un black metal che ondeggia egregiamente tra Mayhem ed Emperor. Chitarre belle marce, zero bassi, come impone la tradizione, voce squarciante. Poi parte il guizzo genialoide e gli Zud sfondano i confini imposti dall’etichetta metallara estremista, cavalcando a briglia sciolta nelle praterie del country rock alla Allman Brothers. Perbacco! Un disco da paura!
Quasi.
«Or incomincian le dolenti note a farmisi sentire…»
Purtroppo quanto di buono viene costruito nella brutalità e nel marcio viene distrutto allorché gli Zud cercano di addentrarsi nella tecnica e nella melodia. Ahimè toppando sonoramente. In un album di quaranta minuti (a proposito: cinque pezzi, quarantadue minuti!) non si trova un assolo che sembri al suo posto. Razzie Award ai cinque minuti finali di lamenti chitarristici di “Skull Shaped Bell”, una canzone veramente fantastica rovinata da un attimo (!) di confusione. Poi qui e là nel resto dell’album si ritrovano carenze solistiche francamente imbarazzanti, che purtroppo arrivano come tranvate nelle orecchie. Peccato. Ripeto: le parti più tirate, supportate da una voce molto interessante, sono egregie. E l’idea di miscelare generi così opposti, per quanto cervellotica, in fin dei conti non è nemmeno così assurda come potrebbe sembrare. Il resto è da mettersi in ginocchio sui ceci. Da risentire con un po’ più di esperienza sulle spalle…
Tracklist:
1 – Portal To Infinity
2 – Skull Shaped Bell
3 – Blood And Twilight
4 – The Junction
5 – Dendrite Fumes
Line-up:
Justin – Voce, Chitarra
Zak – Chitarra, Backing Vocals
Conrad – Basso
Greg – Batteria
Sito ufficiale: zud666.blogspot.com
Promozione Infektion PR – http://www.infektion.pt