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Momento fitto di debut album per il sottoscritto: in rapidissima successione mi sono occupato prima dei nostrani Sign Of The Jackal, quindi dei canadesi Axxion, ed ora dei Tungsten Axe, giovane quartetto svedese giunto al passo d’esordio grazie a questo “Swedish Iron”, rilasciato sotto l’egida della label tedesca Iron Shield Records e pubblicizzato attraverso i più vasti canali della Pure Steel Records. Scopro solo ora l’esistenza di questa band, il che rende necessaria qualche indagine: i Tungsten Axe sono originari di Falun (città della Svezia centrale) dove nascono nel 2009 per volere dei fratelli Mattsson ed hanno alle spalle solo un EP omonimo contenente quattro brani, uscito nel gennaio 2011 su cassetta con una tiratura di cento pezzi. Il resto è storia recente, con il gruppo impegnato nelle lavorazioni del primo full length, l’accordo con la già citata etichetta e la successiva stampa su CD in mille copie.
Come avrete già intuito, i Tungsten Axe suonano un heavy metal primigenio d’estrazione tradizionale, che cita ampiamente l’Inghilterra ma non dimentica quanto realizzato dalle meno conosciute – ma non meno valide – band svedesi nello stesso fervente periodo. Ascoltando “Swedish Iron” si viene scaraventati nei primissimi anni ottanta non solo per i suoi contenuti musicali, ma anche attraverso una resa alle casse polverosa e datata ottenuta con tecniche di registrazione analogica dove, questo la band ci tiene a precisarlo, solo le vocals, gli assoli di chitarra ed alcuni effetti sono stati sovraincisi. Gli ascolti dedicati rivelano che la dichiarata volontà dei Tungsten Axe di proporre heavy metal nel puro spirito dei tempi che furono è totalmente rispettata, così come hanno rispettato l’intento di realizzare un lavoro onesto: esattamente ciò che è “Swedish Iron”. Non un disco da stroncare, ma ben lontano dall’essere entusiasmante… è la classica release “senza infamia né lode”, si lascia ascoltare ma scorre innocua senza lasciare particolari tracce, anche perché priva del brano memorabile che si fa ricordare a lungo. Per quanto carico di passione e devozione verso i dettami del genere, “Swedish Iron” è un disco che va a rimpolpare le già nutrite schiere delle uscite normali: chi si nutre esclusivamente di queste arcaiche sonorità provi a dare un ascolto.
Tracklist:
1. Prelude
2. Star Of Mount Paekdu
3. Heavy Metal
4. Divided
5. Devil’s Children
6. Swedish Iron
7. Elna K. Eriksson
8. The Steel Is Sacred
9. Times
Line-up:
Dick Mattsson – voce, chitarra
Johan Sjögren – chitarra
Robbin Wännström – basso
Andreas Mattsson – batteria
Myspace: www.myspace.com/tungstenaxe
Etichetta Iron Shield Records – www.ironshieldrecords.de