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Kyt Walken
DU HAST, La Musica Dei RAMMSTEIN
Parliamo dei Rammstein. Parliamo del loro sound monolitico, delle chitarre, dei synth e della voce ipnotica di Till. Parliamo del fuoco, degli effetti speciali da pelle d’oca e dei singoli da hit parade sfornati con impressionante regolarità. Parliamo delle controversie che da vent’anni accompagnano la band tedesca. Parliamo di tutto questo, e ancora non avremo detto nulla. Perché se non andiamo a scavare alle origini non potremo mai avere un quadro completo del fenomeno Rammstein. Quello che fa Kyt Walken con “Du Hast” è appunto scavare all’inizio di tutto, cercando le radici del miracolo negli ultimi ansiti della DDR, in una Berlino est grigia e immobile, fino ad arrivare ai giorni nostri, lirica dopo lirica, singolo dopo singolo, album dopo album, concerto dopo concerto, in un crescendo di potenza e pirotecnia impareggiabili, alla ricerca del perché i Rammstein sono quel che sono, e non solo una band come le altre. Non solo meticolosità e metodicità prettamente teutoniche, non solo violenza e rabbia, ma sorprendentemente desiderio e dolcezza, nostalgia, in una fusione perfetta e inimitabile. Ma ancora non ci siamo, perchè a tutto questo vanno aggiunti una capacità di marketing, e un’abilità nello stare in bilico sul filo del vietato, assolutamente fuori dal comune. I Rammstein sono tutto, sono lo tsunami figlio del terremoto. Ed ecco cosa ci racconta “Du Hast”: in fin dei conti nient’altro che un’allegoria della rinascita, l’ennesima, dell’uomo, o di una nazione, dalle ceneri di quel disastro che ci ostiniamo a chiamare storia.
Tsunami Edizioni – www.tsunamiedizioni.com
