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In questi ultimi anni la collaborazione tra la label Pure Steel Records e gli Aska è stata piuttosto fruttuosa e si è materializzata attraverso le ristampe di tre album dal catalogo del gruppo americano: sono tornati a circolare “Absolute Power” (2007) e “Avenger” (2000) e, più recentemente, un ulteriore passo indietro ha permesso il recupero di “Nine Tongues”, originariamente uscito nel 1997.
Finalmente è tempo per gli Aska di aggiungere un nuovo tassello alla loro discografia e, sempre spalleggiati dall’etichetta tedesca, rilasciano “Fire Eater” a ben sei anni dall’ultima pubblicazione ufficiale. Nuovamente rinnovata nei ranghi attorno alla figura del bravissimo George Call, la band texana prosegue, in linea di massima, lungo la via musicale tracciata da “Absolute Power” e rilascia un disco decisamente valido, dove confluiscono veemente US power ed heavy metal più tradizionale, per un risultato complessivo dove a farla da padrone è la potenza, ma da cui non manca anche una buona dose di melodia. Caratterizzato dalla voce splendida e versatile di George Call – cantante di grande classe, le sue vocals sono indubbiamente uno degli elementi distintivi del sound degli Aska – “Fire Eater” ci offre, dunque, una tracklist a netta maggioranza di brani muscolari e d’impatto, sferzati da un affilato guitarworking e da ritmiche robuste: a questa categoria appartengono la travolgente opener “Everyone Dies”, la veloce “Son Of A God” con il suo basso pulsante, la leggermente più oscura “Dead Again”, l’anthemica “Valhalla” e “Red Cell”, pezzo in cui le tastiere danno un ampio e piacevole contributo, fino alla conclusiva “Eye Of The Serpent”, brano possente apparso su “Unleashed” degli svizzeri Emerald a cui aveva contribuito vocalmente lo stesso George. I pezzi dalla spiccata vena melodica arrivano circa a metà album, a partire dalla power ballad “Angela” per proseguire con “Harlot Of Eden” e la leggerina “Year Of Jubilee”: completano il disco “The Last Message”, una specie di breve outro dalla dubbia utilità, e una bella versione di “The Ripper” dei Judas Priest, su cui imperversa l’ugola del cantante texano. Nell’insieme l’album è gradevolmente variegato e mantiene piuttosto alto il livello d’interesse all’ascolto anche dopo numerosi passaggi; questa release si è fatta aspettare sei anni ma, alla luce dei suoi contenuti, è valsa la pena di aspettare tanto: “Fire Eater” è un lavoro solido e ben fatto, che si farà apprezzare sia dai fans della band che dagli amanti dell’heavy metal degli eighties!
Tracklist:
1. Everyone Dies
2. Dead Again
3. Valhalla
4. Son Of A God
5. Angela
6. Harlot Of Eden
7. Red Cell
8. The Ripper
9. Year Of Jubilee
10. The Last Message
11. Eye Of The Serpent
Line-up:
George Call – voce, chitarra
Chris Menta – chitarra
Keith Knight – basso
Danny White – batteria
Sito ufficiale: www.askaband.net
Facebook: www.facebook.com/ASKA
Etichetta Pure Steel Records – www.puresteel-records.com