Verminous – The Curse Of The Antichrist (2013)

Titolo: The Curse Of The Antichrist
Autore: Verminous
Genere: Death Metal
Anno: 2013
Voto del redattore HMW: 6,5
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Sssh, non fate baccano, e onorate i “nuovi vecchi” del death metal svedese. Oggi è infatti il turno dei Verminous, uno dei primi gruppi che hanno anticipato, e di molto, tutto questo ritorno in massa alla cara vecchia scuola, essendo nati addirittura nel 2002 dalle ceneri dei Delve e con un album all’attivo già l’anno dopo. Tutto sembrava andare a gonfie vele, i Verminous, insieme a gruppi come Repugnant e Kaamos, erano gli unici portabandiera a suonare del putrido e vero death metal in un periodo nel quale andava fortissimo quella cag… ehm, il death melodico… ma nel 2004 il cantante/chitarrista Germaniac cominciò ad avere dei problemi all’udito. Così, i nostri sono stati fermi addirittura per 6 lunghi anni, aspettando nel frattempo che Germaniac si riprendesse. E quest’anno hanno avuto la tanto meritata rivincita, perché non hanno solo pubblicato il proprio secondo album ma, poco tempo dopo, hanno pure rilasciato questo EP intitolato “The Curse Of The Antichrist”, della durata di 8 minuti circa per tre pezzi, dei quali ben due sono cover, cioè “Hang The Pope” dei Nuclear Assault e “Revel In Flesh” dei seminali Nihilist.

Okay, forse tutto ciò è un po’ troppo pochino, avrei desiderato due canzoni originali su tre. Eppure, quello che i Verminous offrono con la titletrack, quattro minuti di delirio, basta e avanza per far sperare bene per il futuro, perché la canzone è un vero spettacolo. Essa mostra infatti un death metal così intenso da essere praticamente isterico, anche grazie a improvvisi cambi di tempo alternati fra blast-beats devastanti e tupa-tupa, per poi rallentare, a un certo punto, facendo acquisire all’intero brano un groove che fa muovere incredibilmente il culo. E il tutto funziona alla grande senza un assolo, melodie e cazzate tecniche, acuendo fra l’altro l’intensità e la cattiveria con dei grugniti urlanti veramente selvaggi (ma non come negli Horrifying, poco ma sicuro!) e che talvolta vengono doppiati. Ma prima di tutto ciò vi è un’inquietante introduzione, il cui climax consiste addirittura di tre chitarre, due delle quali inghiottono l’ascoltatore in un vortice di orrore e paura. E qui e là ci sono anche delle belle campane a morto, come nel finale, tanto per rendere ancor più chiaro il concetto.

Vabbè, il resto, come già scritto in precedenza, è composto da cover, tra cui spicca “Hang The Pope”, che i nostri sono riusciti a rendere più cupa e death metal, veramente un gran bel lavoro, mentre l’altra, “Revel In Flesh”, è semplicemente fedele all’originale, e faccio pure presente che ormai i Nihilist li stanno coverizzando praticamente a centinaia, il che non è male, ma non credo che sia una bestemmia verso i Maestri personalizzare un po’ di più tutte queste cover, non trovate?

Insomma, che altro posso dire? Ecco, che un po’ mi dispiace dare un voto così basso a un EP del genere ma sinceramente solo un pezzo originale, per quanto sostanzioso, è veramente troppo poco. Se volete sentire qualcosa di moooolto più consistente, allora vi consiglio l’ultimo album, cioè “The Unholy Communion” (rilasciato dalla spagnola Xtreem Music, l’etichetta di Dave Rotten degli Avulsed), nel quale i Verminous dimostrano di essere più incazzati che mai dopo essere stati fermi per così tanti anni. Quindi… sssh, non fate baccano, e mettetevi ad ascoltarli.

Tracklist:
1 – The Curse of the Antichrist
2 – Hang the Pope (cover Nuclear Assault)
3 – Revel in Flesh (cover Nihilist)

Line-up:
Germaniac – voce/chitarra
Pelle Piss – chitarra
Jonas Mattson – basso/chitarra solista (solo in “Revel in Flesh”)
Agge – batteria

Sito ufficiale: http://www.verminous.com/
BandCamp: http://verminous.bandcamp.com/
Etichetta Blood Harvest: http://www.bloodharvest.se/

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