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Scrivere recensioni ti fa incontrare e conoscere tanti musicisti, la maggior parte simpatici e casinari, alcuni (pochi per fortuna) un po’ troppo presuntuosi, pronti ad atteggiarsi a “rockstar della bassa”. Una delle cose che ci ha colpito di più dei Vicolo Inferno (da Imola: il nome della band è tratto da una via realmente esistente nella loro città) è stata la loro umiltà. Ci hanno consegnato il disco dicendoci: “A noi piace, speriamo che piaccia anche a voi”, senza paroloni, proclami o sensi di superiorità. Come a dire “è musica, ascoltatela”. Punto.
Questo sicuramente ci ha messo in una condizione per apprezzarli, ma sarebbe riduttivo dire che il voto alto è dovuto solo a questo fatto. I brani di “Hourglass” trasudano hard rock e nelle loro tracce emerge prepotente questa voglia di farsi sentire e di farsi conoscere. L’esperienza sul palco non manca e pezzi rocciosi come “Hardesia” o “Hanging On The Blade”, fino alla polverosa “Tombstone” o alla lenta “Earthquake” sono ottimi biglietti da visita per quello che, a tutti gli effetti, è il primo lavoro sotto etichetta.
Uno dei maggiori punti di forza dei Vicolo Inferno riguarda la loro consapevolezza di come il rock stia cambiando e la loro voglia di mostrarcelo. I ragazzi ci mostrano cosa hanno imparato da Deep Purple, Bon Jovi e Aerosmith, ma vogliono anche dirci: “Ehi, guarda che anche oggi il rock è in gran forma”, richiamando quelle atmosfere moderne (verrebbe da dire “alternative”) che hanno fatto o stanno facendo la fortuna di Nickelback o Alter Bridge.
Questo non è da tutti, come non è da tutti riuscire a conquistarci con ingredienti apparentemente così semplici. Loro ci sono riusciti: rock on!
Tracklist:
01. Hardesia
02. Hourglass
03. Tombstone
04. Dangerous Dreams
05. In Your Red
06. Cold Moon
07. Hanging On The Blade
08. Stonering
09. Earthquake
10. Lipstick (bonus track)
Line-up:
Igor Piattesi – Voce
Marco Campoli – Chitarra
Marco “Il Daz” Dazzani – Basso
Alex “LR” La Sala – Batteria
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Etichetta Logic(il)Logic Records – http://www.logicillogic.net/
