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Dopo il grande ritorno discografico dei Satan con il clamoroso “Life Sentence” Brian Ross fa risorgere anche i suoi vecchi Blitzkrieg, una cult band che vanta un posto di tutto rispetto nella storia della NWOBHM avendo influenzato diverse formazioni assurte poi alla status di bands di fama mondiale. Il disco inizia con un’intro cinematografica da ipotetico B movie che ricrea un dialogo tra una prostituta ed un uomo da molto tempo assente da Londra. Lei è decisamente sfortunata perchè lui è Jack lo squartatore e potete immaginarvi cosa le succede.
“Back From Hell”, oltre che riportare in vita i Blitzkrieg e la loro versione di Jack The Ripper (già “sviscerato” nel 1995 su “Unholy Trinity”) ci fa idealmente riabbracciare anche la vena più melodica ed evocativa della voce apparentemente senza tempo di Brian Ross già apprezzata moltissimo nella versione da screamer nel citato reunion album con i Satan. Dopo la notevole titletrack, uptempo impetuoso che introduce un mood piuttosto dark che si sposa benissimo con le vocals di Ross non capisco la scelta di inserire subito un rifacimento di un vecchio pezzo,”Buried Alive”, eccellente ma pur sempre un remake. Con “Complicated Issue”, introdotto dalla malinconia di poche note di piano, arriva la prima sorpresa del disco con la presenza costante durante tutto il pezzo di una voce femminile a riprendere ogni linea vocale di Ross con un’atmosfera che ricorda il gothic metal nelle vocals mentre il tappeto musicale rimane un metal piuttosto convenzionale puntellato dal piano. “V”, un omaggio al fumetto-film “V For Vendetta” è uno dei pezzi più trascinanti dell’album e una gran conferma della vena melodica del vocalist e del gusto compositivo della nuova line-up (di cui fa parte anche il figlio di Brian – Alan – alla chitarra). E’ la melodia contagiosa a farla da padrona anche nella successiva “Return To The Village”, un sequel di “Escape From The Village” che riprende la passione del singer per il cult telefilm “The Prisoner”. La successiva “Sahara”, ispirata al film “Stargate”, prova la carta dell’epic rock song con ambientazione orientaleggiante, campo non facile da battere che ci ha dato capolavori come “Kashmir”,”Gates Of Babylon” e “Lost Horizons” (di Zeppelin, Rainbow e MSG): la cosa migliore qui sono le peripezie vocali di Brian Ross. “4 U” è un interludio strumentale atmosferico ben fatto ma lascia un po’ interdetti il suo precedere una malinconica ballad, “One Last Time” e non la sfuriata di energia di cui il disco avrebbe avuto bisogno in questo momento. Poco male, perchè si tratta davvero di un pezzo molto emozionante scritto per la madre di Ross recentemente scomparsa, ispirato dal punto di vista armonico e graziato da una sentita interpretazione vocale. Nel frattempo “From Hell” è quasi agli sgoccioli ma al posto di regalarci qualche nuova perla i Blitzkrieg preferiscono una nuova reprise sotto la forma di un brano dedicato ai Judas Priest , “Call For The Priest”, che ha un testo che cita una pletora di titoli di classici dei “Metal Gods” sulla falsariga di “Victory” dei Megadeth. Musicalmente il pezzo ci riporta il Brian Ross più legato al classicissimo screaming halfordiano con il frontman ad abbinare ad una traccia vocale più “cantabile” dalle tonalità medio-alte il tipico falsetto che ha reso famosissimo il Metal God o un’altra colonna del true metal come King Diamond. “Sleepy Hollow” riporta per un momento quel pizzico di atmosfera dark tipica dei film di Tim Burton in un contesto melodico con vocals evocative che pareva essere il trademark sonoro imperante nella prima parte del disco. C’è anche lo spazio per restituire la cover ai Metallica con un’esecuzione di “Seek And Destroy” che convince pur non aggiungendo molto ad un disco partito bene e poi persosi un po’ tra sequel, remakes, covers, tributi e citazioni di ogni genere. Per fortuna i Blitzkrieg tornano a tirare le redini del loro disco per regalarci almeno l’ultima colata di metallo inedita con la conclusiva “We Have Assumed Control”. Avessero tenuto il “controllo” del disco un po’ meglio, senza farci perdere un po’ la trebisonda sull’altare di una disomogeneità che comunque ha i suoi pregi (un po’ come nell’ultimo disco dei Death SS “Resurrection”) l’album ci avrebbe guadagnato in compattezza anche se la qualità media dei pezzi ed il grande divertimento procurato dall’ascolto di questo platter e dall’osservazione della cover con i suoi molteplici riferimenti più o meno nascosti mi rendono impossibile essere troppo critico con la cult band inglese.
Nel chorus di “One Last Time” (pensando alla madre) Brian Ross canta “Sono ritornato nel posto della mia giovinezza per un’ultima volta”. Speriamo di non doverlo prendere troppo alla lettera.
Tracklist:
1. Jack’s Back
2. Back from Hell
3. Buried Alive (New Version)
4. Complicated Issue
5. V
6. Return to the Village
7. Sahara
8. 4 U (Instrumental)
9. One Last Time
10. Call For The Priest
11. Sleepy Hollow
12. Seek And Destroy (Metallica Cover)
13. We Have Assumed Control
Line-up:
Brian Ross – Vocals, Keyboards
Bill Baxter – Bass
Ken Johnson – Guitars
Mick Kerrigan – Drums
Alan Ross – Guitars
Sito ufficiale: http://www.blitzed-alive.com
Facebook: https://www.facebook.com/pages/Blitzkrieg/480971538582872
“…senza farci perdere un po’ la trebisonda sull’altare di una disomogeneità che comunque ha i suoi pregi”: grazie per avermi citato, Max!