Visualizzazioni post:1538
“Metallvm Italicvm” è la quarta ed ultima parte dell’avventuroso viaggio compiuto da Hesperus agli albori della civiltà italica, sulle tracce di Enea. L’intreccio dell’eroe virgiliano non solo si è snodato attraverso la musica, ma negli ultimi dischi si è arricchito di straordinarie componenti visive – tra booklet e contenuti multimediali – che rendono ancora più particolare l’uscita, in netta controtendenza rispetto al trend odierno che prevede il consumo rapidissimo ed immediato di qualsiasi cosa per poi passare subito ad un’altra (e la musica non fa eccezione).
Il sound degli Hesperia si è notevolmente ammorbidito e fatto più orecchiabile negli anni, così non stupisce l’ulteriore allontanamento dalle coordinate metal che arriva con “De Bello Italico” nelle sue due parti. I due brani, molto belli e scorrevoli, sono legati al puro e semplice rock italiano, con voce pulita e tratti progressive. Anche la pulizia del suono e l’utilizzo della lingua italiana contribuisono a dare un’immediata comprensione dei testi.
C’è anche dell’heavy metal naturalmente: lo avvertiamo nel carico di tensione e di pathos che permea “Metallvm Italicvm I” con il giuramento di Enea. In “Metallvm Italicvm II” trova spazio anche la voce lirica di Christian Bartolacci (Scala Mercalli, Ibridoma) che contribuisce a creare un brano molto suggestivo e dal finale vorticoso (a proposito di ospiti, segnaliamo anche Mario “The Black” Di Donato e Knjaz Varggoth dei Nokturnal Mortum).
Le radici di Hesperus sono legate al black metal ed ecco che nella lunga “Hesperia”, pur molto varia, tornano alla luce anche queste influenze, che vanno a cambiare ancora trasformandosi in un vero e proprio omaggio alle cavalcate della NWOBHM in “Hesperias Triumphator”.
Album dopo album Hesperus è riuscito ad evolvere il proprio sound e anche le componenti visive che lo accompagnano (il booklet, le foto, i testi sono tutti estremamente curati). Dalla pura musica estrema degli esordi si è passati ad un vero e proprio percorso artistico degno quasi, al giorno d’oggi, di una rappresentazione teatrale. L’altro lato della medaglia è rappresentato proprio dalla fretta dell’ascoltatore odierno (specialmente quello più giovane) per il quale la sola componente musicale ascoltata rapidamente magari sull’autobus non porterà a nulla. Hesperus è riuscito nei suoi quattro capitoli ad offrirci un’opera che è anche un motivo per soffermarci a pensare e a riflettere. Sta a noi coglierne l’occasione.
Tracklist:
1. Incipit: Aeneidos Apotheosis
2. De Bello Italico I
3. De Bello Italico II
4. Interludium I: Ave Metallvm Italicvm
5. Metallvm Italicvm I
6. Metallvm Italicvm II
7. Interludium II: Ave Hesperia
8. Hesperia
9. Hesperias Triumphator instrumental
10. Apotheosis: Roma Incipit
Line-up:
Hesperus – rhythm & solo electric guitars, basses, acoustic guitars, vocals, chants, narrations, characters, drums & percussions (drum assistance by Saturnus)
Italic & Roman ancient acoustic instruments: syrinx, tibiae, sistro, crotali, timpani, cimbali, cetra, lira
Orchestral keyboards
Vintage Keyboards: Mellotron, Korg wavestation, Korg MS-20, Roland Jupiter
Guest:
Voce: Lord Inferos, Adranor, Flagellum (Legion of Darkness), M (The True Endless, Skoll), Fervs (Morkal, L’effet c’est moi), Mario Di Donato (The Black), figlia della tempesta, Mancan (Ecnephias), Christian Bartolacci (Ibridoma, Scala mercalli), Chiara Malvestiti (Crysalys), Kniaz Varggoth (Nokturnal Mortum)
Chitarra: Marco Vitali (Ibridoma)
Basso: Gianluca Mandolesi (Centvrion)
Sito ufficiale: http://www.hesperianlands.tk
Facebook: https://www.facebook.com/HesperiaOfficial
Etichetta Sleaszy Rider Records – http://www.sleaszyrider.com