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08/03/2015 : Devin Townsend + Periphery + Shining (Live Music Club, Trezzo sull’Adda,MI)
Ritorna in Italia da protagonista uno dei Musicisti più particolari e divertenti della scena metal…metal come? Progressive? Post-prog? Death metal??? Ormai DEVIN TOWNSEND incarna tutti questi generi, un pazzoide che sa creare qualsiasi sfumatura e rendere particolare ogni disco.
Ma andiamo con calma, partiamo dall’inizio; domenica sera, Live di Trezzo sull’Adda, i primi a salire sul palco sono una band che risponde al nome SHINING. Ma quali?? Ovvio, ci sono gli Svedesi e i Norvegesi con lo stesso nome… ma in questo caso la parola d’ordine della serata è “pazzia”, quindi si tratta della band proveniente dalla Norvegia. Genere??? Fosse facile capirlo, diciamo un misto di prog/metal/jazz/death mescolato in modo da non far mai adattare l’ascoltatore ad una situazione. Musica sperimentale di gran lunga difficile da digerire, suoni sintetizzati, cantante e chitarrista che ogni tanto prende il sax e si lancia in assoli che andrebbero bene in un club jazz, ma anche no vista la potenza devastante della sessione ritmica e il massiccio uso di synth. Insomma, devo dire che è pure troppo, assurdi e geniali allo stesso tempo, a mio parere vanno presi a piccole dosi.
Il tempo del cambio palco ed ecco arrivare i PERIPHERY. Cosa posso dire? Ben poco in effetti, non conosco la discografia della band e devo dire (e qui potete benissimo insultarmi) che non mi interessa nemmeno molto approfondire. Ci sono tantissimi gruppi che, nonostante siano apprezzati e osannati, ho trovato difficili da digerire, anche di più dei precedenti Shining. Perchè??? Forse sono troppo vecchio per certe cose, ma questa è una spiegazione banale. Diciamo piuttosto che non mi piace il genere djent. Certo, il suono prodotto dai tre chitarristi genera un vero muro, si viene devastati dalla potenza, ma l’effetto finale (almeno per me) è di non capire nulla se non una enorme sessione ritmica che segue la voce (interessante ma decisamente troppo “americana”). Quindi riporto le impressioni da altri presenti al Live, “sono stati bravissimi”…
Inizia finalmente la preparazione del palco per il DEVIN TOWNSEND PROJECT, ma il tempo di attesa non è buttato: ai lati del palco vengono visualizzate per un buon dieci minuti immagini e situazioni dove è riportata l’immagine del simpatico chitarrista in sostituzione di attori, presidenti, cantanti (uomini e donne), copertine di album… un demenziale siparietto che fa ridere i presenti al Live.
Da qui inizia un lungo, lungo, troppo lungo video che ha per protagonista Ziltoid, forse il troppo lungo è dato dalla difficoltà di comprendere tutto quello che dice (il fatto che il pubblico italiano non comprenda quello che dicono i cantanti dal palco sarà oggetto di battute anche da parte di Devin ..ehehe…).
Si parte alla grande con “Truth” per passare a “Fall Out” che suona strana senza la bellissima voce di Anneke. Segue la devastante “Namaste”, una bella sorpresa che smuove il pubblico (che in effetti è piuttosto statico stasera). Personalmente amo quel periodo discografico di Devin, ecco che “Storm” mi lascia assolutamente senza fiato, non che “Hyperdrive” o “Rejoice” non siano meno coinvolgenti e suonate divinamente. Le successive “Addicted”/”March Of The Poozers” fanno saltare il pubblico presente, mai come “Lucky Animals” dove Devin organizza dal palco la scenografia facendo muovere le mani in aria; uno spasso.
Altro momento esilarante la successiva “Heatwave”, un pezzo di Canada in chiave country/rnr, tutta da ballare. Si torna alla musica di Devin con “Life” e “Christeen” prima della pausa solitaria dove possiamo apprezzare qualche momento di tecnica unito a lunghe note ed effetti che portano a “Ih-Ah!” cantata praticamente dal pubblico e con Devin che accompagna. Tutto finito?? Assolutamente no, ecco “Kingdom” che conclude la serata al Live!!
Una scaletta divertente, un sacco di siparietti e battute sul palco, musica spettacolare e suoni decisamente ottimi. Peccato l’assenza del photopass e quindi la mancanza di belle foto (sob…), tranne quella della setlist. Giudizio della serata? Perfetta no? Che altro??? Attendiamo con ANSIA il ritorno del DTP in Italia.
Un ringraziamento a Laura (Live Club) per la concessione delle fotografie, che appartengono a Luca Fumi.