Howls Of Ebb – The Marrow Veil (2015)

Titolo: The Marrow Veil
Autore: Howls Of Ebb
Genere: Black/Death metal sperimentale
Anno: 2015
Voto del redattore HMW: 8
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L’italianissima I, Voidhanger Records si è sempre distinta per aver prodotto dischi ambiziosi e sperimentali pur quasi sempre nell’ambito del black/death. Fra questi, l’anno scorso ha pubblicato il folle album di debutto degli Howls Of Ebb, tre statunitensi dai nomi impossibili provenienti da San Francisco la cui proposta musicale è stata descritta da alcuni critici con l’assurda definizione di “Psychedelic Black/Death Metal”! Ma una cosa ancor più assurda è che gli Howls Of Ebb, rispetto a moltissimi gruppi estremi underground, hanno praticamente rifiutato di fare la solita gavetta rilasciando dopo soli due anni dalla fondazione il disco di debutto, mossa che spesso si rivela poco saggia ma che, almeno stavolta, ha sortito l’effetto opposto. E quest’anno gli Howls Of Ebb hanno voluto rincarare pericolosamente la dose tirando fuori “The Marrow Veil”, una vera follia come poche.
Infatti dovete sapere OBBLIGATORIAMENTE che questo EP di “soli” tre pezzi parte con un brano di ben 19 minuti! E ora fermatevi perché da qui, attraverso una sezione parlata, inizia una di quelle esperienze difficili da dimenticare. La musica, interrotta di quando in quando da delle pause anche di tipo ambientale, è una specie di black/death metal tremendamente ipnotico, a tratti addirittura fumoso (questo soprattutto grazie al basso, che ha un ruolo primario). Ma scordatevi assolutamente qualsiasi tempo veloce visto che prevalgono quelli medio-lenti e viene usato parecchio il backbeat (specie nella finale “Iron Laurels, Woven In Rust”). La voce, bella riverberata, dona a tutta la musica una malvagità pazzesca anche perché è di base un grugnito zozzo talvolta simile a quello dei Blasphemy (gulp!), che talvolta lascia il posto a qualche urlo, almeno nei momenti di maggior esasperazione. La struttura dei pezzi è abbastanza particolare e non soltanto perché è ossessiva e perché è basata su degli alti e bassi emotivi molto efficaci. Infatti, tale ossessività viene sfruttata a dovere attraverso degli assoli (o quasi) o una raggelante chitarra pulita e da questo punto di vista la stessa “Standing On Bedlam, Burning In Bliss” è molto esemplificativa anche perché ha un finale lento che a poco a poco viene sviluppato benissimo.
E l’assurdità è che, se il suddetto pezzo dura 19 minuti, la conclusiva “Iron Laurels, Woven In Rust”, che inizialmente è molto atmosferica riprendendo fra l’altro certe melodie dell’intermezzo, come dire, tranquillo di “Dusks Tyrannical Lore” (solo due minuti per puro miracolo) ne dura 12, il che fa di quest’EP una specie di album della durata di 34 minuti… e 34 secondi (precisi)!
Insomma, per ascoltare il nuovo parto degli Howls Of Ebb bisogna avere dei timpani così e il bello è che non ci ho trovato nessun reale difetto. Certo però che essere accolti subito da un monolite di rare proporzioni come “Standing On Bedlam, Burning In Bliss” non è molto salutare ma, d’altro canto, gli Howls Of Ebb appartengono a quella categoria di gruppi che amano rischiare il tutto per tutto e quindi, a ogni modo, tanto di cappello.

Tracklist:

1 – Standing on Bedlam, Burning in Bliss
2 – Dusks Tyrannical Lore
3 – Iron Laurels, Woven in Rust

Line-up:

zELeVthaND – voce/chitarre
bE9-bLigHt – basso
RoTn’kbLisK – batteria

FaceBook: https://www.facebook.com/howlsofebb
Etichetta I, Voidhanger Records – http://www.i-voidhanger.com

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