Clairvoyant – The Last Mark Of Prophecy (2015)

Titolo: The Last Mark Of Prophecy
Autore: Clairvoyant
Genere: Power / Heavy Metal
Anno: 2015
Voto del redattore HMW: 7.5
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Sono tornato da Atene con un bel po’ di peso in più. Sebbene non mi sia affatto limitato in termini di cibo, non è nel girovita che ho preso dei chili, bensì nel bagaglio: semivuoto alla partenza dall’Italia, chiuso a fatica al momento di lasciare l’albergo a causa della quantità di vinili e CD che ho acquistato!
Di tutti i titoli recuperati, alcuni avranno – o hanno avuto – uno spazio su queste pagine: tra questi vi è The Last Mark Of Prophecy (rilasciato da Indigo Phoenix Co / Metal Breed Records Europe), terzo album degli ellenici Clairvoyant che attendevo con una certa impazienza, dato che le piccole anticipazioni saggiate online mi avevano piuttosto incuriosito.
Dopo una prima release in digitale avvenuta a fine settembre, la band ha visto pubblicato l’album su CD a metà novembre, in concomitanza con la loro esibizione al Rock You To Hell Festival: questo nuovo lavoro si avvale di una band decisamente rinnovata attorno alla figura del leader Vaggelis Keramidas e del bassista Christos Kalavris con l’innesto di Dimitris Stasinos (chitarra), del batterista Foivos Andriopoulos e del cantante Iliour Griften, pseudonimo dietro al quale si cela il nostro Giuseppe Sbriglio.
Per quanto riguarda i contenuti musicali, “
The Last Mark Of Prophecy” ci offre un euro power / heavy metal dalle ottime melodie, in cui ritroviamo potenza e velocità di matrice scandinava e solido acciaio teutonico, oltre a qualche ambientazione evocativa sottolineata dalle tastiere (il cui utilizzo mi sembra si sia ridotto di molto rispetto al disco precedente).
La proposta complessiva mi proietta indietro nel tempo, facendo affiorare alla mia mente emozioni vissute a metà anni novanta ma, sebbene percorrano un sentiero sonoro già ampiamente esplorato, i Clairvoyant riescono ad innervare i loro brani di un feeling particolare, capace di toccare l’animo di chi, come il sottoscritto, nelle sonorità descritte ci sguazza come un pesce nell’acqua.
Una sezione ritmica compatta ed un guitarworking di ottima fattura che forgia solidi riffs ed assoli taglienti e velocissimi – Vaggelis è un bravo shredder che non esagera mai nelle sue parti – vengono miscelati con gusto in composizioni piacevolmente fluide, ulteriormente impreziosite dal nostro Giuseppe, eccellente cantante (molto più bravo del suo predecessore, a mio parere) la cui ugola molto versatile è decisamente efficace nel caratterizzare le varie atmosfere che permeano i brani e gli permette di spingersi con sicurezza verso le note più alte.
The Last Mark Of Prophecy” si avvale di una tracklist abbastanza eterogenea, in cui troviamo due brani strumentali – la solenne “Introduction To Forever” e la conclusiva e vagamente malinconica “Farewell To The Past” – le incisive “Celestial Dream” e “Break The Embankments”, travolgenti power songs intervallate dall’ottima “Theather Of Life”, il brano più strutturato e variegato del lotto in cui la band racchiude un po’ tutti gli elementi del proprio sound: per chi scrive, uno degli highlights del disco. Molto buona anche la solida “Fake Hopes”, pezzo contenente un bell’assolo cesellato dall’ospite Theodore Ziras e che mi fa sbattere il cranio al pari della successiva “Sabotage”, robusta e dalla notevole resa in ambito live come ho potuto constatare sulla mia pelle. “Forgotten Dreams” si discosta di un poco dalle coordinate generali dell’album: è una semiballata che aumenta d’intensità metallica durante il suo sviluppo ed interpretata con trasporto dall’altro ospite di lusso, il ben noto cantante svedese Goran Edman. Completano la tracklist le cadenze marziali della massiccia “War Promises”, le versioni remixate delle vivaci “Stand And Resist” e “Future Warning” (inserite come bonus nella versione fisica dell’album e presenti sul precedente “Time’s Crime”) e la cover di “Keeper Of The Reign degli Heir Apparent, leggermente powerizzata dai Clairvoyant e su cui il bravo Iliour Griften contribuisce alla grande con le sue potenti vocals.
Tirando le somme,
The Last Mark Of Prophecy è un lavoro molto valido ma che avrebbe anche potuto guadagnarsi un mezzo punto in più se supportato da una produzione un pochino più brillante, aspetto da migliorare in futuro. Detto questo, ci tengo a rimarcare che i Clairvoyant hanno realizzato un album di valore, ricco di passione, feeling e buonissimi pezzi: per chi ama queste sonorità, il disco è consigliatissimo!

Tracklist:

1. Introduction To Forever
2. Celestial Dream
3. Theather Of Life
4. Break The Embankments
5. Fake Hopes
6. Sabotage
7. Keeper Of The Reign
8. Forgotten Dreams
9. War Promises
10. Future Warning (Bonus Track)
11. Stand And Resist (Bonus Track)
12. Farewell To The Past

Line-up:

Iliour Griften – voce
Vaggelis Keramidas – chitarra
Dimitris Stasinos – chitarra
Christos Kalavris – basso
Foivos Andriopoulos – batteria

Guest:

Goran Edman – voce su “Forgotten Dreams”
Theodore Ziras – chitarra su “Fake Hopes”

Facebook: www.facebook.com/CLAIRVOYANT.GR
Etichetta Indigo Phoenix Co / Metal Breed Records Europe – https://it-it.facebook.com/metalbreedrecs/

1 commento su “Clairvoyant – The Last Mark Of Prophecy (2015)”

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