Visualizzazioni post:2355
19/04/2016 : Ensiferum + Fleshgod Apocalypse + Heidra (Fabrique, MI)
Il pacchetto di bands capitanato dai finlandesi Ensiferum e dai nostri connazionali Fleshgod Apocalypse, entrambi in promozione dei rispettivi nuovi dischi, fa capolino al Fabrique di Milano in compagnia dei danesi Heidra. L’affetto che il pubblico di casa nostra tributa al gruppo finlandese non viene mai meno, ma anche gli special guest di stasera hanno dimostrato, nonostante la cronica esterofilia dell’audience metallica italiana, di aver bene attecchito in madrepatria. A causa di impegni lavorativi giungo in prossimità della chiusura del set degli Heidra, che comunque hanno il merito di esser stati in grado di scaldare la situazione.
L’intro sinfonica, “March Royale”, segna l’ingresso dei Fleshgod Apocalypse, preceduti sul palco dall’entrata del soprano Veronica Bordacchini che scandisce il tempo con dei colpi assestati con un’asta effigiata che non lascerà durante tutto lo svolgimento dello show. L’esperienza internazionale dei nostri emerge in maniera prepotente: i Fleshgod Apocalypse sono un meccanismo oliato alla perfezione dove tutti gli elementi sanno cosa fare.
Il combo umbro ci scatena addosso hit del calibro di “In Aeternum”, “Minotaur (The Wrath Of Poseidon)” e “Pathfinder”, creando i primi subbugli in zona pogo. Tommaso Ricciardi è un perfetto anfitrione in grado di brandire ed incitare il pubblico, facendo sentire tutto l’orgoglio della band nel trovarsi a suonare in Italia.
Tutto perfetto quindi? No, perché se è vero che il gruppo mette letteralmente in scena uno show di primo livello è altrettanto vero che la resa sonora non è affatto in linea con quanto espresso sul palco dai musicisti; difatti – nonostante il gruppo si muova con propri fonici – spesso e volentieri le linee di chitarra vengono sommerse dalla componente sinfonica e dalle sfuriate di batteria, creando un mappazzone sonoro che in diversi passaggi penalizza l’operato degli umbri.
L’ottima “Cold As Perfection”, dalla quale è stato tratto il primo video di “King”, conquista il favore del pubblico, debitamente seguita dell’ottima “The Violation” che mette un ulteriore punto esclamativo alla prova dei nostri.
Per quanto concerne i singoli non possiamo non elogiare Francesco Paoli dietro alle pelli e Paolo Rossi che è molto migliorato nelle proprie backing vocals.
Il finale è affidato ad un trio di pezzi di tutto rispetto, a partire dalla nuova e coinvolgente “The Fool”, succeduta da “The Egoism” e “The Forsaking” che segnano il congedo della band dal palco meneghino, in mezzo ad applausi scroscianti loro tributati.
Anche stasera i Fleshgod hanno messo in evidenza tutte le qualità che hanno permesso loro di affermarsi all’interno di una scena musicale estremamente competitiva – al netto di una resa sonora non soddisfacente – e pazienza se non hanno proposto “In Honour Of Reason”, uno dei pezzi più belli mai scritti da loro.
Setlist Fleshgod Apocalypse:
March Royale
In Aeternum
Minotaur (The Wrath Of Poseidon)
Pathfinder
Cold As Perfection
The Violation
Prologue
Epilogue
The Fool
The Egoism
The Forsaking
È il momento degli headliner Ensiferum, quando anche gli ultimi ritardatari hanno guadagnato l’accesso al locale, ed ecco che i finlandesi guadagnano le posizioni di combattimento sulle note dell’intro “March Of War” seguito da “Axe Of Judgement” e “Heathen Horde”, entrambe estratte dall’ultimo disco “One Man Army”, edito lo scorso anno.
A differenza dei Fleshgod Apocalypse, che li hanno appena preceduti, gli Ensiferum godono di suoni semplicemente perfetti, che permettono loro di mettere in campo nelle migliori condizioni il proprio folk metal epico.
La caratteristica che emerge sempre dai live della band è certamente quella di vedere sul palco un gruppo che sta facendo la cosa che ama di più: suonare; e pazienza se a parere di chi scrive, dopo gli ottimi “Ensiferum” ed “Iron”, la proposta dei nostri si sia andata via via standardizzando.
La reazione del pubblico alle varie “Guardians Of Fate”, alla scoppiettante “One More Magic Potion” e “Treacherous Gods” non si fa attendere, tra canti e balli, contornati da qualche pogo nelle parti più serrate. Petri Lindroos e compagni riescono sempre ad essere molto empatici col proprio pubblico e anche le sortite nella frontline di Netta Skog (membro ufficiale a partire da questo tour) solitamente abbarbicata in seconda linea di fianco alla batteria, creano dei siparietti sempre avvincenti.
Nella seconda parte del set, quando si scava maggiormente nel passato della band ci troviamo al cospetto di hit come “From Afar”, “Wanderer”, la caciarona “Twilight Tavern” e la scoppiettante “Lai Lai Hei” cantata all’unisono da tutti gli spettatori, con un break di tarantella improvvisato da Netta.
Tra una gag e l’altra anche il bassista Sami Hinkka – che fa sbellicare dalle risate quando parla del suo gamberetto in mezzo alle gambe – ed il chitarrista Markus Toivonen si mettono in mostra aizzando ad ogni pié sospinto la folla.
Si giunge al gran finale con “Tale Of Revenge” che fa letteralmente infiammare il Fabrique, seguita da “In My Sword I Trust” che fa da preludio alla mitica “Iron”, che pone il tassello finale ad una prova gagliarda e convincente sotto tutti i punti di vista. Il boato finale è la degna conclusione di questa bella serata di musica.
Setlist Ensiferum:
March Of War
Axe Of Judgement
Heathen Horde
Guardians Of Fate
One More Magic Potion
Treacherous Gods
Warrior Without A War
From Afar
Wanderer Two Of Spades
My Ancestors’ Blood
Twilight Tavern
Lai Lai Hei
Tale Of Revenge
In My Sword I Trust
Iron
Di seguito altre foto della serata, tutte realizzate dal nostro Leonardo “Dismember” Borinelli.
Fleshgod Apocalypse:
Ensiferum: