Trick Or Treat – Rabbit’s Hill Pt.2 (2016)

Titolo: Rabbit’s Hill Pt.2
Autore: Trick Or Treat
Genere: Power Metal
Anno: 2016
Voto del redattore HMW: 8
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A distanza di quattro anni dalla prima parte, i Trick Or Treat chiudono il concept dedicato a “La Collina Dei Conigli” (“Watership Down”) di Richard Adams con questo “Rabbits’ Hill Pt.2”. Cosa è cambiato in questi anni? Qualcosa in termini di line-up con l’abbandono dello storico Luca Cabri (al suo posto Luca Venturelli) e qualcosa anche dal punto di vista dell’etichetta, con i ragazzi modenesi che abbandonano la storica Valery Records che aveva avuto il grande merito di lanciarli e approdano alla ben più conosciuta (perlomeno in ambito metal) Frontiers.
Dal punto di vista stilistico invece non cambiano gli ingredienti di una band completamente matura, arricchita dall’ingresso del cantante Alessandro “Alle” Conti nei Luca Turilli’s Rhapsody e rafforzata dalle varie date live che non mancano mai nel loro calendario.
Il power metal “festoso” degli esordi è ormai svanito, i Trick Or Treat per questo secondo capitolo sono classicamente power metal come dimostrano sin dall’opener “Inlè (The Black Rabbit Of Death)” così come nella bella “Cloudrider” o in “The Great Escape”.
Se con il power metal giocano sul sicuro ecco che le cose
più originali arrivano quando si cerca un sound più soft ma allo stesso tempo più complesso, quasi a ricordare i Blind Guardian come in “Together Again” e in “United” (con ospite Tony Kakko dei Sonata Arctica). Non mancano altri ospiti illustri, come Sara Squadrani degli Ancient Bards nella ballatona “Never Say Goodbye” – posta a metà disco per spezzare un po’ la velocità – e Tim “Ripper” Owens in “They Must Die” nei panni del terribile generale Vulneraria.
I Trick Or Treat si esaltano poi nella lunga ed epica “The Showdown”, vera resa dei conti finale con parti power metal alternate a momenti molto atmosferici influenzati probabilmente dal lavoro che Alessandro Conti ha svolto con Luca Turilli.
Il disco si chiude poi in maniera lenta, con “Last Breath” che descrive la morte per anzianità di uno dei conigli protagonisti (non vi diciamo quale per non rovinarvi una eventuale lettura), che affronta con serenità l’incontro con il nero coniglio della morte, conscio di aver creato dal nulla una nuova e felice comunità.
Nota di merito per la produzione (i Domination Studio di Simone Mularoni) e per la splendida copertina realizzata ancora una volta dal cantante Alle.
La sparizione degli elementi “happy” che caratterizzavano gli esordi della band può aver deluso qualche fan, ma come accennato ad inizio rece questo fa parte di un percorso che ha portato i Trick Or Treat a crescere e a maturare album dopo album e questo concept (in particolare questa seconda parte) rappresenta in pieno quello che sono ora, vale a dire una delle punte di diamante del panorama power metal italiano ed europeo.

Tracklist:

1. Inlè (The Black Rabbit of Death)
2. Together Again
3. Cloudrider
4. Efrafa
5. Never Say Goodabye
6. The Great Escape
7. They Must Die
8. Beware the Train
9. United
10. The Showdown
11. Last Breath

Line-up:

Alessandro Conti (Voce)
Guido Benedetti (Chitarra)
Luca Venturelli (Chitarra)
Leone Villani Conti (Basso)
Luca Setti (Batteria)

Ospiti:

Sara Squadrani (Voce su traccia 5)
Tim “Ripper” Owens (Voce su traccia 7)
Tony Kakko (Voce su traccia 9)

Sito ufficiale: http://www.trickortreatband.com
Facebook: https://www.facebook.com/trickortreatband
Etichetta Frontiers Records – http://www.frontiers.it

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