Etrusgrave – Aita’s Sentence (2016)

Titolo: Aita's Sentence
Autore: Etrusgrave
Genere: Epic Metal
Anno: 2016
Voto del redattore HMW: 8.5
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Ogni volta che il nome Etrusgrave torna a circolare, il mio cuore sussulta. Questo perchè amo visceralmente la musica del quartetto toscano, un sentimento profondo nato con il disco d’esordio “Masters Of Fate” nel 2008 e proseguito attraverso “Tophet” (rilasciato nel 2010), due lavori eccellenti che oggi hanno – finalmente! – un successore in “Aita’s Sentence”, album che segna l’approdo dei Nostri nei ranghi della Minotauro Records, storica etichetta tricolore operativa sin da metà anni ottanta.
Oltre ad una nuova label, “Aita’s Sentence” vede l’esordio su disco di Stefano Giuggioli – in sostituzione di Francesco Taddei, un cambio che in realtà è avvenuto già da qualche tempo – batterista che completa una line-up di primissimo livello in cui ritroviamo il talentuoso cantante Tiziano “HammerHead” Sbaragli (passato su queste pagine anche con gli ottimi Angel Martyr, band di cui attendo con ANSIA il debut album), il bassista Luigi Paoletti e quel grandioso chitarrista di Fulberto Serena.
Potete ben immaginare quanto siano state elevate le mie aspettative nei confronti di questo full length, anche se devo ammettere che non avevo alcun dubbio sul fatto che gli Etrusgrave avrebbero saputo soddisfarle appieno: fortemente radicato nella storia di cui è ricca la zona di provenienza della band (Aita è il dio etrusco dell’oltretomba, corrisponde al greco Ade), l’album rappresenta il terzo centro pieno per il gruppo di Piombino, quarantanove minuti di un epic heavy metal di altissima qualità e dal sapore antico, evocativo e strutturato, energico e melodico, ammaliante e violentemente emozionante, da ascoltare senza fretta per poterne assaporare ogni gustoso passaggio.
Oltre a ciò, c’è un altro aspetto che crea continuità tra questo “Aita’s Sentence” ed i predecessori, a mio parere decisamente importante: mi riferisco all’incantesimo che gli Etrusgrave operano attraverso la loro musica, capace di avvolgere l’appassionato ascoltatore di quella tensione emotiva che dona vivide sensazioni. Un ammaliamento di cui buona parte della responsabilità è a carico della magica chitarra di Fulberto – in particolare, vengo inesorabilmente rapito dagli assoli – supportato da una sezione ritmica poderosa ed efficacissima nel dettare le varie cadenze, oltre che dal cantante Tiziano (per quanto mi riguarda, tra le migliori voci sul suolo italico.. e non solo) che, con la sua ugola versatile e potente, caratterizza i vari brani sfoderando una grande prova, regalandomi brividi nei momenti più intensi e passionali così come quando le sue vocals si fanno affilatissime e toccano vette siderali, aspetto quest’ultimo su cui l’ottimo “HammerHead” mi sembra addirittura migliorato.
Questo “Aita’s Sentence” è dunque un prezioso scrigno contenente sette scintillanti gioielli sonori da cui, senza voler fare un torto alle altre, vado a citare “Mammoth Trumphet”, “Festering Slash”, la titletrack e pure la conclusiva “The Guardian” come splendidi esempi della classe in possesso di questa band, eccellenza metallica tricolore che meriterebbe grandi fortune: se amate quanto prodotto in passato dagli Etrusgrave, con questo “Aita’s Sentence” farete balzi di gioia da sbattere il cranio contro il soffitto, mentre se siete alla prima esperienza con la band di Piombino, non siate impazienti e prendevi il giusto tempo per scoprirne il grande valore. Per quanto mi riguarda, ho trovato uno dei miei Top Album del 2016! Acquisto obbligatorio!

Tracklist:

1. Anxiety
2. Mammoth Trumphet
3. Festering Slash
4. North North West
5. Aita’s Sentence
6. Coward
7. The Guardian

Line-up:

Tiziano “HammerHead” Sbaragli – voce
Fulberto Serena – chitarra
Luigi Paoletti – basso
Stefano Giuggioli – batteria

Facebook: www.facebook.com/Etrusgrave
Etichetta Minotauro Records – www.artgallerynext.com/minotauro

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