Visualizzazioni post:751
Povero Peter, tornato da chissà quale viaggio spaziale si ritrova su un pianeta Terra desolato ed inospitale. Il leader dei Pain torna tra noi con una copertina apocalittica ma allo stesso tempo molto ironica (sarà stato lui a centrare l’unico albero rimasto?) dopo aver debuttato lo scorso anno con il bel progetto Lindemann con il capoccia dei Rammstein Till Lindemann.
Oltre ai Pain Peter Tagtgren prosegue senza sosta i lavori nei suoi Abyss Studios e tutto si può dire su questo “Coming Home” a parte il “presenta difetti di produzione”. Il risultato finale da questo punto di vista è notevole, tutti gli strumenti si sentono alla perfezione e la pulizia del suono è ottima.
Musicalmente parlando, i Pain ci presentano il solito mix di heavy metal ed elettronica, che raggiunge il suo apice nel primo singolo “Black Knight Satellite” (molto curiosa la storia di questo presunto “manufatto alieno”) e nella catchy “Call Me”, dove Peter duetta con Joakim Broden dei Sabaton. Da notare alla batteria l’innesto di Sebastian Tagtgren, diaciassettenne figlio di Peter.
“Coming Home” appare quindi un classico album dei Pain, mancano probabilmente le “hit” che in passato avevano caratterizzato la band (diciamocelo: “Call Me”, per quanto bella, non regge il paragone con le vecchie “You Only Live Twice” o “Follow Me” senza scomodare “Shut Your Mouth”) ma nel complesso l’iperattivo Peter ci regala per l’ennesima volta un disco capace di farci divertire al massimo volume mentre ci immaginiamo persi nello spazio, preda di misteriosi omini grigi..
Tracklist:
01. Designed To Piss You Off
02. Call Me
03. A Wannabe
04. Pain In The Ass
05. Black Knight Satellite
06. Coming Home
07. Absinthe Phoenix Rising
08. Final Crusade
09. Natural Born Idiot
10. Starseed
Line-up:
Peter Tägtgren – Vocals, Guitars, Bass, Keyboards
Sito ufficiale: http://www.painworldwide.com
Facebook: https://www.facebook.com/OfficialPain
Etichetta Nuclear Blast – http://www.nuclearblast.de