Shed The Skin – Harrowing Faith (2016)

Titolo: Harrowing Faith
Autore: Shed The Skin
Genere: Death metal thrasheggiante
Anno: 2016
Voto del redattore HMW: 6
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Gli Shed The Skin, provenienti dalla floridissima scena di Cleveland (Ohio), sono l’ennesimo supergruppo che piace tanto alla Hells Headbangers Records. La loro genesi risale al 20 Ottobre 2012 quando fu ricordato il 15° anniversario della morte di Tom Rojack dei Blood Of Christ avvenuta il 19 Ottobre 1997 dopo esser caduto da delle scale. Per ricordarlo, si organizzò un concerto nel quale salì sul palco anche il gruppo-tributo dei Blood Of Christ comprendente, fra gli altri, il loro ex-chitarrista Matt Sorg (ora nei Ringworm) e nientepopodimeno che il batterista dei grandi Incantation Kyle Severn. Da qui, questi due veterani si gasarono a tal punto da voler formare un nuovo gruppo che suonasse nello stesso stile dei Blood Of Christ includendo ben 4/5 di quella formazione-tributo (incluso quindi anche il bassista Ed Stephens), anche se il cantante Duane Morris dei Terror si sarebbe ben presto chiamato fuori per essere sostituito dall’instancabile cantante/chitarrista Ash Thomas dei Crucified Mortals.
Per enfatizzare ancor di più la cosa, la nuova creatura, forte pure di un tastierista nella persona dell’ex-From The Depths Brian Boston, ha deciso di chiamarsi Shed The Skin proprio come una canzone dei Blood Of Christ. Così, i nostri realizzano nel 2014 un EP di due pezzi per la Hells Headbangers utile per anticipare il tanto atteso album di debutto che finalmente è arrivato il 21 Maggio 2016 tramite la suddetta etichetta di Cleveland sia in vinile che in CD, forte fra l’altro della produzione ai rinomati Unisound Studios da parte nient’altro che di Dan Swanö, guru del death metal svedese che fu. Ergo, ci sono tutte le premesse per un album di death metal vecchia scuola da paura… e invece …mah.
Allora, “Harrowing Faith” consta di ben dodici pezzi, il primo dei quali è la lugubre intro tastierosa “Plasmic Flames” tutta dominata da un Brian Boston che a dir la verità ha un ruolo molto marginale essendo presente solo qui e nell’intro di “Execration Divine” più in qualche raro intervento qui e là. Dopodichè, con i poco meno di due minuti della seguente “Daimonic Adytum”, ecco partire l’assalto degli Shed The Skin: un death metal dal forte piglio thrash sia per quanto riguarda la sezione ritmica che per il riffing. Ragion per cui, qui regnano più che altro i tupa-tupa piuttosto che i blast-beats (pochi ma buoni, anzi, cattivi) mentre il cantato vede la classica alternanza fra un grugnito pieno e “americano” e urla assassine. Completano il quadro sia dei buoni arrangiamenti di batteria che degli assoli qui e là, anche relativamente particolari.
Il death metal degli Shed The Skin sa essere però abbastanza vario. A titolo di esempio, valgano quelli che considero i pezzi migliori dell’album, cioè la titletrack e “Unbound Revenant”. Ciò perché la prima non vede solo l’introduzione dei primi blast-beats ma anche dei primi assoli, con uno dal taglio isterico e maestoso su un riffing che qui deve molto perfino al death melodico svedese. “Unbound Revenant” è invece un pezzo perlopiù lento e doomish che però aumenta di intensità a poco a poco scatenandosi nel finale, segno che i nostri sanno bilanciare bene le canzoni d’impatto con quelle, diciamo, “riflessive”. Più o meno…
Infatti, le canzoni più lente hanno il sopravvento proprio alla fine, scemando così l’aggressione sonora dei precedenti episodi. Gli ultimi quattro brani sono così quasi privi di tempi veloci, andando quindi dai momenti di doom mefitico di “Cambion” alle melodie fataliste della conclusiva “Execration Divine” (una semi-strumentale doom), con la conseguenza di non saper più bilanciare bene questo tipo di pezzi con quelli più veloci e tradizionali.
Insomma, mi aspettavo decisamente di meglio. “Harrowing Faith” è un album così così che non mi ha preso molto, anche perché i pezzi sono forse troppi mentre è un peccato aver relegato le tastiere di Brian Boston praticamente nelle sole intro. Di sicuro non bastano, per risollevare l’album, né la produzione curatissima di Dan Swanö né certi momenti oscuri come l’intro, forte di campane a morto, di “Putrid And Pious”. Sufficienza quindi raggiunta solo grazie al mestiere e all’esperienza di questi ragazzi e ai due pezzi “Harrowing Faith” e “Unbound Revenant”. Ma in fin dei conti, i supergruppi lasciano spesso il tempo che trovano.

Tracklist:

1 – Plasmic Flames (intro)
2 – Daimonic Adytum
3 – Harrowing Faith
4 – Putrid and Pious
5 – Unbound Revenant
6 – Warband Under the Baphomet
7 – CSUM
8 – Alpha and Omega
9 – Cambion
10 – Inhuman Accretion
11 – Innermost Sanctuary
12 – Execration Divine

Line-up:

Ash Thomas – voce/chitarra
Matt Sorg – chitarra
Ed Stephens – basso
Kyle Severn – basso
Brian Boston – tastiere

FaceBook: https://www.facebook.com/shedtheskin
Etichetta Hells Headbangers Records – http://www.hellsheadbangers.com

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