22/07/2016 : Fosch Fest (Day 1) – Bagnatica (BG)


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22/07/2016 : Fosch Fest (Day 1) – Bagnatica (BG)

Fosch fest bill

Se ne parlerà… se ne parlerà ancora di questa edizione del Fosch Fest, Anno Domini 2016 e di certo non tutti i pareri saranno esaltanti, anzi!
Sicuramente l’edizione 2016 verrà ricordata per la mole di critiche ed insulti ricevuti, questo è un dato di fatto.
Per certi versi, è giusto così: le critiche costruttive aiutano a migliorare, fanno capire quali sono state le note dolenti e cosa ha dato fastidio alla gente. Di certo, lo scagliarsi contro la birra proposta (fra l’altro di un birrificio artigianale della provincia di Bergamo, che vi invito a visitare in sede, non con spillatrici a 40 gradi all’ombra e bicchieri di plastica per bere) non è quello che verrebbe da definire “critica costruttiva”, ma tant’è.

Andiamo per gradi:

– tessera Foschpay: se inizialmente l’idea poteva risultare indigesta, credo che in fin dei conti non sia stata una trovata malvagia. Alla fine bastava farsi due conti in tasca e caricare il giusto, anche se ovviamente per molta gente ciò è risultato limitante, a partire dal fatto che le rimanenze non erano rimborsabili ed una chiusura anticipata dei banconi bar ha limitato ulteriormente la possibilità di usufruire del servizio fino in fondo, con conseguenti lamentele pesanti.
Certo che, al termine della serata di sabato, con 50 cents che ballavano e l’interesse a bere l’ultima birra senza poterlo fare per una chiusura anticipata ed ingiustificata non è stato il massimo (ad un festival heavy metal stacchi le spillatrici a fine concerto? Geniale…). Capiamoci, idea copiata e male, in altri festival i soldi molto semplicemente venivano resi;

– costo del bicchiere: mi sono candidamente recato alle casse coi bicchieri di plastica che ho scoperto in seguito di aver “acquistato” per 1€, quando credevo che quella fosse la cauzione che mi sarebbe stata resa al termine. Con una tessera che testimonia quanti bicchieri hai preso, che necessità c’era di non permettere alla gente di rendere il bicchiere? Capiamoci, sono stati acquistati dall’organizzazione bicchieri riutilizzabili, che una volta sterilizzati sono pronti per la prossima edizione, che senso ha non ritirarli? Forse in questo caso ci sarebbe da imparare da altri festival europei a caso…

– code alle casse: mai sentito la gente lamentarsi delle code al Gods of Metal, qui cosa cambia? Capiamoci un’altra volta, se scegliete tutti lo stesso momento (aka fine del concerto di una band) per recarvi a ristorarvi, probabilmente non avete capito che la stessa idea l’avranno altre centinaia di persone. Ok, qualche cassa in più non avrebbe guastato, ma non credo si possa dire che non c’era una buona organizzazione dal punto di vista della ristorazione. Le pessime organizzazioni sono diverse, gente!

Volete sapere qual è davvero la nota dolente del festival? No, non sto parlando dei suoni o del generatore che salta (inconvenienti ne possono occorrere, anche se i Destruction non saranno della mia stessa idea), ma ovviamente del trattamento riservato al palco underground. Di quello dovrebbero vergognarsi; senza entrare nei particolari, il sabato sono saltate sei band che avrebbero dovuto suonare sul palco minore, e sembra che le stesse siano state avvisate una volta raggiunta la location. Anche la domenica ha avuto i suoi altarini, così come il venerdì; andate e fatevi due risate (amare) leggendo come sono andati i fatti, raccontati dalle stesse band in maniera compassata. Non entriamo nel merito comunque, visto che non avremo mai la visione completa e veritiera dei fatti, purtroppo.

Le band non erano di Bergamo e dintorni, a parte rari casi, quindi è facilmente immaginabile lo stato d’animo una volta avvisati in loco. Supportateli almeno via Facebook, le risposte educate sono quanto di più eloquente su chi ne sia uscito a testa alta, meritano stima e rispetto:

DENIAL: https://www.facebook.com/denialdeathmetalband
SINPHOBIA: https://www.facebook.com/sinphobia
FALLOUT HR: https://it-it.facebook.com/fallouthr
UNREDEEMED: https://it-it.facebook.com/UNREDEEMED11
THE MODERN AGE SLAVERY: https://www.facebook.com/tmasofficial
EMBRYO: https://www.facebook.com/EMBRYO.DeathMetal

Un giro di frottole che non poteva che finire con la magra figura con cui si è consumato il tutto? Ai posteri l’ardua sentenza… Non sarà stato “deprimente” per tutti, anche perché a molti delle band underground non sarebbe fregato nulla, ma anche solo per quei pochi che avrebbero seguito con interesse i loro live non c’è stato rispetto alcuno.
[Paul]

Passiamo al report delle giornate, partendo dal primo giorno: siamo a venerdì, pronti per goderci tre giorni di festival; come molti dei presenti alla prima giornata (si finisce di lavorare e si va ai concerti, quindi iniziare presto non sempre è una buona idea) risulta impossibile arrivare in tempo utile per i Rise Of Tyrants e gli A Tear Beyond.

ANCIENT BARDS:

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Entrando nel parcheggio sento le note sul palco degli Ancient Bards; sarò onesto, la loro proposta musicale non mi affascina particolarmente. Ma vederli sul palco mi fa cambiare in positivo il giudizio… ottima presenza, tecnicamente perfetti e capaci di coinvolgere il pubblico. Vengo “distratto” dalla coda per la tessera e la successiva attesa per una birra, mentre la band prosegue il suo show. Ricordando i video visti in rete e cercando di far lavorare la mia memoria sempre più in difficoltà, inserisco nel report parti di setlist: “Gates Of Noland” e “Through My Veins”, ma anche “In My Arms”. Cosa aggiungere? Sono una band che può non piacere, forse non tutti compreranno i loro dischi. Ma dal vivo sono validi e possono far divertire, quindi giudizio positivo.

FOLKSTONE:

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Cambio di palco ed ecco il turno di quei briganti che rispondono al nome Folkstone. Inutile presentarli, sono ad oggi una della band di maggior successo nel genere. Anche se, in fondo, non è possibile confrontarli con nessuno; la loro proposta musicale va oltre il genere, va oltre alle sonorità del folk e del metal. Ricordiamo che il Fosch Fest è nato grazie alla loro voglia di suonare e portare le band underground su un palco: da allora il festival ha fatto passi da gigante ed oggi vanta nomi che sono tutto meno che underground. Fin dalle prime note la partecipazione del pubblico è sconvolgente, tutti i pezzi sono cantati dalla maggior parte dei presenti e titoli come “Anime Dannate”, “Un’Altra Volta Ancora”, “Nebbie” sono accolti da un boato. Nella scaletta c’è anche il tempo per “L’Ultima Thule”, scritta da Guccini, una cover che al sottoscritto fa riflettere su quanto i Folkstone siano a tutti gli effetti una band vicina ai cantautori italiani di spessore. Prosegue il divertimento con “Non Sarò Mai”, “Il Confine”, “Frerì” e, al termine di una splendida serata, “Con Passo Pesante” si fa ritorno a casa.

Setlist Folkstone:

Nella Mia Fossa
Fuori Sincronia
Nebbie
Grigie maree
In caduta libera
Frammenti
Mercanti Anonimi
L’Ultima Notte
L’ultima Thule
La Tredicesima Ora
Un’Altra Volta Ancora
Anime Dannate
Non Sarò Mai
Vortici scuri
Le voci della sera
Il confine
Frerì
Rocce nere
Omnia Fert Aetas
Prua Contro il Nulla
Simone Pianetti
Con Passo Pesante

Di seguito altre foto della giornata, tutte scattate dal nostro Emanuele “Mr.Triton” Salsa.

Ancient Bards:

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Folkstone:

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