World Trade – Unify (2017)

Titolo: Unify
Autore: World Trade
Genere: Rock Progressive
Anno: 2017
Voto del redattore HMW: 6/7
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Parlare di Billy Sherwood è come aprire un libro di storia sulla musica perché è stato nella metà degli anni ’80 a Los Angeles uno degli artefici del cosiddetto new rock-progressive e nella sua lunga carriera fatta di progetti solisti, oltre ad aver fondato i World Trade, è attualmente membro degli Yes raccogliendo l’eredità di Chris Squire deceduto prematuramente e quest’anno sta anche partecipando al tour negli USA con i britannici Asia sostituendo anche qui lo scomparso John Wetton.
Guy Allison e Bruce Gowdy sono una coppia di musicisti noti per far parte dell’impressionante band di rock melodico Unruly Child e con il batterista Mark T.Williams (figlio del famoso compositore John Williams e fratello del cantante Joseph dei Toto) completano la line-up di questo interessante progetto musicale nato moltissimo tempo fa.
Non c’è dubbio che i World Trade siano una band di classe mondiale in ogni senso. Finalmente ‘’Unify’’ vede la luce dopo ventidue anni dall’uscita dell’ultimo disco ’’Euphoria’’ ed ha un suono e una registrazione matura, sembra essere l’unione con l’omonimo album di debutto del 1989, riflettendo quindi una maggiore esperienza accumulata nel corso degli anni. Con un grande songwriting, una voce eccellente e una valida produzione, questo disco si rivolge principalmente ai fans dei Toto e degli Yes anni ‘90, ma anche agli appassionati di rock progressivo, che vogliono conoscere le origini del genere.
Il sound della band sembra una via di mezzo tra prog-rock e AOR, anche se è la prima a prevalere ed è questa la forza del gruppo, si sente già con l’apri pista ‘’The New Norm’’ per proseguire con la melodica ’’Where Were Going’’, che si pianta direttamente nel cervello dell’ascoltatore.
Sherwood è in piena forma ed è impeccabile in tutto il platter, sia con il basso sia con la sua voce – che ha un timbro vocale tipico degli eighties – ma la novità più importante è l’apporto del chitarrista Bruce Godwy, che con la sua chitarra riesce a portare alcuni pezzi verso sonorità hard rock, come nella piacevole ‘’Pandoras Box’’, svegliandoci da troppe atmosfere dove il basso, la tastiera e la voce dettano legge.
Non vi nascondo che ho più volte ascoltato il lavoro dei quattro americani perché al primo impatto questa musica non colpisce immediatamente, ma riascoltando il disco con tranquillità si notano tecnica e situazioni interessanti, come nella corale ‘’Lifeforce’’, che è sicuramente una delle canzoni più riuscite di ‘’Unify’’.
Nel complesso parliamo di un buon cd anche se a tratti monotono e con poca fantasia, ma non fatevi ingannare dall’artwork, che ricorda la copertina di un disco dei Dream Theater , perché il genere è completamente diverso rispetto alla band di Petrucci. I quattro californiani con i loro pezzi ci vogliono riportare con forza e nostalgia indietro nel tempo in quei famosi anni ’70 e ’80, negli anni d’oro di un genere che poi nel corso del tempo ha perso mordente ed ha preso delle sfumature moderne orientate prima verso il punk e poi, per fortuna, verso il metal.
Se amate i Toto, gli Yes e i Genesis o siete curiosi di ascoltare sonorità più rilassanti e tranquille, quest’album fa per voi, altrimenti girate alla larga perché non trovereste nulla di nuovo ed emozionante per le vostre orecchie metalliche e potreste rimanere molto delusi.

Tracklist:

1 – The New Norm
2 – Where We Going
3 – Pandoras Box
4 – On Target On Time
5 – Gone All The Way
6 – Unify
7 – For The Fallen
8 – Lifeforce
9 – Same Old Song
10 – Again

Line-up:

Billy Sherwood – voce e basso
Bruce Gowdy – chitarra
Guy Allison – tastiera
Mark T.Williams – batteria

Etichetta Frontiers Music – http://www.frontiers.it

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