09/08/2017 : Leyendas Del Rock – Day 1 (Alicante, SPA)


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LEYENDAS DEL ROCK – 09,10,11,12 AGOSTO 2018 – Polideportivo Villena (Alicante, Spagna)

Non solo il freddo dello Sweden Rock Fest e il fango del Wacken, i festival metal hanno anche luoghi dove il clima è decisamente più vivibile. E’ il caso del Leyendas Of Rock, in Spagna, che ha visto ancora una volta il nostro Cesare Macchi in azione a Villena, non lontano da Alicante. A voi il suo report, partendo da questa prima giornata “di riscaldamento”!

Diciamo che l’inizio non è stato proprio dei migliori: arrivato a Madrid in perfetto orario leggo sui tabelloni che il mio volo per Alicante è cancellato. Voglio morire. Fortunatamente vengo subito riprotetto in maniera ‘creativa’ dagli impiegati della Compagnia e con un paio di scali riesco ad arrivare a destinazione. Mentre posteggio la lussuosa Skoda Fabia presa a nolo all’aeroporto di Alicante, sento suonare le note finali di ‘We Rock’, chiaro segno che oltre agli ANGELUS APATRIDA mi sono perso pure i LAST IN LINE di Vivian Campbell e compagnia. Amen. Steve Harris e BRITISH LION li vedo da distanza siderale in quanto, causa ritardo di cui sopra, non faccio in tempo a consegnare la liberatoria richiesta dal management del gruppo per poter fare foto. Ne approfitto allora per salutare i tanti e cari amici metallici spagnoli con i quali ogni anno mi dò appuntamento. Il meteo non è granchè rassicurante: sopra di noi un cielo minaccioso e un densissimo strato di nuvole grigie non lascia presagire nulla di buono. Fortunatamente Thor, dio del tuono, oggi è clemente e ci risparmia, probabilmente per lasciarci gustare appieno lo show dei suoi pupilli AMON AMARTH, headliner della prima giornata, attesi on stage per le ventidue.

Il pubblico è numerosissimo (oggi siamo in 20.000) e nonostante gli ampi spazi ci si muove a fatica ma, grazie all’agognato pass, riesco a raggiungere il mio posto in prima fila. L’inizio è bestiale e ‘Pursuit Of Vikings’ riesce a far scatenare anche la mia gentil consorte Marinella, non particolarmente avvezza a tali sonorità. La scenografia è molto curata e suggestiva: due grandissime polene a forma di muso di drago e tante luci sulla tonalità del rosso, fiamme e sbuffi di fumo.Un’ora e mezza intensissima che si conclude con la poderosa ‘Twilight Of The Thunder God’. Grandissimi, voto 10.

Cambia completamente l’atmosfera con i MEDINA AZAHARA, storico gruppo andaluso che suona un hard rock dalle forti influenze arabeggianti. Oltre alla particolarità del sound, li apprezzo molto per la bravura dei musicisti: mitica e inconfondibile la voce di Manuel Martinez così come riconoscibile il tocco melodico di Paco Ventura, grande fan di Ritchie Blackmore, tanto per intendersi. Repertorio classico, con pezzi come ‘Cordoba’, ‘Velocidad’ o ‘Paseando Por La Mezquita’ praticamente ignorati dalle nostre parti, conosciuti e amatissimi anche dai sassi in terra iberica.

Una banda musicale e un lunghissimo corteo di personaggi bizzarri (orchi, elfi, giganti-trampolieri…) preannuncia lo show di un altro gruppo spagnolo, più recente dei Medina ma ugualmente apprezzato: sono i SAUROM, fautori di un metal folk-medievale con tematiche fantasy/Tolkieniane. Scenografia e coreografia molto suggestiva con sempre grande abbondanza di fuochi, comparse che si avvicendano sul palco e immagini che scorrono sui mega schermi alle loro spalle. Non sono famosi come i loro conterranei Mago De Oz ma hanno pezzi altrettanto trascinanti che dal vivo suonano alla grande come ‘El Carnaval Del Diablo’, o ‘Cambia El Mundo’… Mi dicono gli amici che chiudono con ‘La Taberna’, pezzo classico che avrei ascoltato più che volentieri ma sono le due del mattino e considerando che sono in piedi dalle cinque meno un quarto decido di dirigermi al materasso.

Di seguito altre foto della giornata, tutte opera del nostro Cesare Macchi.

Amon Amarth:

Medina Azahara:

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