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Gli spumeggianti e simpatici Wayward Sons sono una nuovissima band di puro hard rock lanciata dalla Frontiers Records, che sta scommettendo sugli inglesi per la loro bravura e per la grande esperienza del leader Topy Jebson, che ha cantato negli anni ‘90 nei famosi Little Angels, nei Fastway, nei Gun e haprodotto o scritto canzoni per band come i Toseland, i Saxon, gli Answer per citarne solo alcune.
Dopo un periodo di pausa Toby ha raccolto degli ottimi musicisti e durante le session dal vivo per formare il gruppo ha scritto le canzoni che fanno parte di quest’album di debutto intitolato ‘’Ghosts Of Yet To Come’’ e devo ammettere che il risultato è onesto e ben riuscito.
L’artista voleva una band costruita per suonare live, quindi gli è sembrato logico creare la sua musica in questo modo, dato che artisticamente il singer è soprattutto un uomo da palco con una voce straordinaria. Quello che ascoltiamo in questo debutto è la musica tipica degli anni ’70 e ’80, dove l’influenza dei leggendari Whitesnake è prevalente, così come quella dei Little Angels ma il cantante in questa fatica e con questo gruppo si scrolla di dosso i fantasmi di un passato fatto di alti e bassi, proponendo un sound allo stesso tempo molto attuale, moderno e simile per certi aspetti ai conterranei Inglorious. Le parole non gli fanno giustizia e quindi è meglio ascoltare e descrivervi con attenzione questo lavoro per farsi contagiare dal loro sound che definirei pieno di energia e vitalità.
Sì, perché i primi nove brani sono diretti, robusti come un treno in corsa che non fa fermate se non al capolinea e con l’opener ‘’Alive’’ ce lo dimostrano con un rock aggressivo soprattutto nell’assolo di Sam Wood e con la voce del frontman, che sprigiona degli acuti pazzeschi alla pari del famoso David Coverdale dei bei tempi. Questo trend lo troviamo su tutto l’album come in ‘’Until The End’’, che rispetto alla prima è più melodica ma è con la più rocciosa e hard rock ‘’I Don’t Wanna Go’’, che i nostri ‘’figli ribelli’’ ci fanno capire di che pasta sono fatti. Questa è una hit, dove la sezione ritmica di Wastell e Martini e le chitarre sono perfette in un connubio di armonia che trova nella voce rauca di Topy la ciliegina sulla torta.
Questo bel groove, continuo nella scaletta dei pezzi, si arricchisce di una vena metal nel brano ‘’Killing Time’’, che dimostra fino a che punto possono arrivare i Wayward Sons e con la successiva e seconda hit ‘’Crush’’ abbiamo la conferma del valore dei britannici, dove ascoltiamo un ritornello indovinato e seducente. Bellissima!
La decima e ultima traccia ‘’Something Wrong’’ chiude con un suono hard/blues spensierato e divertente un lavoro egregio, senza sbavature e udite senza ballate!
In conclusione un disco fresco, tradizionale nel sound, che riprende un suono immortale anche se ahimè non più di moda ma composto con stile, intelligenza, allegria e che sprigiona emozioni in quasi tutte le tracce.
Mi auguro che questo progetto sia un punto di partenza e non di arrivo per Topy Jebson, nella speranza che possa trovare quella stabilità e quell’originalità artistica che gli sono mancate negli ultimi venticinque anni e soprattutto quel successo meritato, date le qualità vocali e di compositore che possiede.
Per voi appassionati del genere, non vi resta che ascoltarli a tutto volume e magari vederli dal vivo, nell’attesa che possano scendere in Italia a esibirsi e a ricevere il nostro sacrosanto apprezzamento.
Tracklist:
1 – Alive
2 – Until The End
3 – Ghost
4 – I Don’t Wanna Go
5 – Give It Away
6 – Killing Time
7 – Crush
8 – Be Still
9 – Small Talk
10 – Something Wrong
Line-up:
Toby Jepson – voce e chitarra
Sam Wood – chitarra
Nic Wastell – basso
Phil Martini – batteria
Dave Kemp – tastiera
Sito ufficiale: http://www.waywardsonsband.com
Facebook: https://www.facebook.com/waywardsonsbanduk
Etichetta Frontiers Records – http://www.frontiers.it