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La musica sporca e polverosa dei londinesi Dirty Thrills ritorna al galoppo con il secondo album intitolato “Heavy Living”, ma questa volta sotto le ali protettrici della Frontiers Records, che di recente sta investendo su gruppi e territori diversi rispetto ai suoi canoni storici. I quattro cowboys sono un quartetto inglese di hard rock e blues emozionante e carismatico, ma purtroppo poco originale, che noncurante delle mode attuali ci propone un sound datato anni ‘70. Con a capo Louis James – figlio dell’ex cantante dei Moody Blues Nicky James – questa formazione sta cercando di riportare alla luce il vecchio rock and roll in tutto il suo aspetto più oliato, classico e tradizionale.
Con i grandi polmoni e con la potente voce di James, i riff killer del chitarrista Jack Fawdry e i groove solidi e precisi della sezione ritmica di Aaron Plows e Steve Corrigan, siamo trasportati dalle loro carovane nel vecchio, sporco e pericoloso western. Già all’inizio del disco, con l’incendiaria e blueseggiante “I’ll Be With You”, notiamo un sound che riporta la chitarra a quei suoni sexy ma anche ribelli che l’hanno contraddistinta in passato nei momenti d’oro del genere.
Le loro influenze musicali scorrono come un flusso d’innumerevoli origini, creando un pool di suoni simile alle più importanti icone rock contemporanee. Su tutte cito i Queens Of The Stone Age, i Black Keys e i Rival Sons, ma la bravura della band sta nell’inserire con cura dei riff di chitarra intelligenti e parti di voce vibranti come avveniva nei mitici Led Zeppelin.
La band si è formata – in conformità a quello che hanno dichiarato i protagonisti – per gioco dopo una serata di ubriacatura in un tranquillo pub del villaggio di Wiltshire e ciò che è iniziato come una session inaspettata ha subito partorito un gruppo ambizioso che vuole riprendersi la scena rock mondiale, come nei giorni di gloria di un lontano passato, che sembra difficile riportare in auge.
Il leader è senza dubbio il singer, che con la sua voce aggressiva e dalle alte tonalità riesce a dare un po’ di vita a tutti i brani, come nell’hard rock “Go Slow” dove utilizza pure l’armonica, che rende il pezzo più originale rispetto agli altri del platter. “Law Man” piace perché ha un suono ruvido e con un ritornello asfissiante grazie all’intreccio di chitarra e basso, ma la svolta e forse anche un po’ di crescita artistica si vede con il blues lento e malinconico di “Lonely Soul”, che per cinque minuti ci porta a riflettere nel nostro intimo sulla nostra anima solitaria.
Nel continuo del percorso i nostri pionieri non danno spunti per rendere interessante l’album, tranne che con la classica “No Resolve”, canzone tipica del suono dei seventies, che si rifà agli intramontabili Deep Purple e ai grandi Whitesnake ma nulla di più.
Purtroppo alla fine di questo viaggio avventuroso succede qualcosa: la voce di James in alcuni pezzi va fuori controllo forse per delle esagerazioni negli acuti, ma lo stesso succede per la chitarra di Fawdry, che perde il mordente e la robustezza che aveva avuto all’inizio del tragitto. I britannici in poche parole non fanno quel passo in avanti sperato rispetto all’omonimo debutto del 2014 e rimangono sotto alcuni aspetti ancora acerbi e senza fantasia nella composizione dei brani.
Credo che sia un peccato non aver preso bene la mira con questa loro seconda avventura discografica perché le qualità ci sono tutte e così anche i mezzi, i Dirty Thrills hanno un potenziale considerevole e ancora, secondo me, inespresso.
la band deve maturare e, data la loro giovane età, solo il tempo ci potrà dare una risposta e soprattutto dire se riusciranno ad arrivare a questa terra di frontiera da esplorare e ricostruire così come stanno facendo egregiamente i compagni di etichetta Inglorious, che a differenza di molte band simili stanno centrando il bersaglio prefissato.
Per il momento “Heavy Living” è solo un bel fucile che spara a salve, lasciando in sottofondo solo un piccolo botto e nessun danno o segno visibile.
Tracklist:
1 – I’ll Be With You
2 – Go Slow
3 – Law Man
4 – Hanging Around
5 – Lonely Soul
6 – No Resolve
7 – Interlude
8 – The Brave.1
9 – Rabbit Hole
10 – Drunk Words
11 – Get Loose
Line-up:
Louis James – voce
Jack Fawdry – chitarra
Steve Corrigan – batteria
Aaron Plows – basso
Sito ufficiale: http://www.dirty-thrills.com
Facebook: https://www.facebook.com/DirtyThrills
Etichetta Frontiers Records – http://www.frontiers.it