07/10/2017 : Satyricon + Suicidal Angels (Bologna)


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07/10/2017 : Satyricon + Suicidal Angels + Fight The Fight (Zona Roveri, Bologna)

Negli ultimi anni lo Zona Roveri di Bologna è diventato sempre di più un punto di riferimento per i concerti metal (e non solo). Parecchi gruppi importanti vi si sono susseguiti nel corso dei mesi e lo scorso 7 Ottobre è stato il turno dei norvegesi Satyricon.
Accompagnati da Suicidal Angels e Fight The Fight hanno portato nel capoluogo emiliano una ventata di estremismo musicale, accolto con parecchio entusiasmo dal pubblico italiano.
Con un po’ meno entusiasmo è stata accolta la notizia, giunta nel primo pomeriggio, che il concerto sarebbe stato anticipato di un’ora su richiesta della band: essendo l’unica data italiana infatti, molti dei partecipanti arrivavano dalle zone più disparate della Penisola e questo cambiamento ha causato qualche disagio.

Fight The Fight

Tuttavia i malumori sono durati poco e ad accogliere i Fight The Fight c’era già un nutrito gruppo di persone. Penso che tutti siano rimasti colpiti dalla potenza e dalla capacità di tenere il palco di una band che solo quest’anno ha pubblicato il disco d’esordio. Il mistero è presto svelato: il gruppo, anche se si è deciso solo adesso a registrare il proprio operato, ha un’esperienza decennale alle spalle, vissuto ovviamente sui palchi di festival e tour in compagnia.
Nonostante il loro genere comprenda molti elementi di metalcore e nu-metal, stili solitamente poco amati dai metallari “duri e puri”, i Fight The Fight sono riusciti a convincere la platea e in parecchi a fine serata hanno chiesto loro una foto ricordo.

Suicidal Angels

A salire sul palco dopo di loro sono i Suicidal Angels, che dalla Grecia portano a Bologna un thrash metal vecchio stile. La band, che l’anno scorso ha rilasciato ben due album (“Divisions Of Blood” in studio e il live “Conquering Europe”), continua il suo tour promozionale. Il pubblico è già parecchio numeroso e mostra di conoscere e apprezzare i Suicidal Angels, attivi sulle scene da ormai oltre 15 anni.
La loro esibizione scorre via liscia, i nostri sanno fare il loro mestiere e sono la band ideale per chi cerca un thrash metal senza troppi fronzoli, anche se qualche accezione più personale ed originale non guasterebbe.
Molto simpatico il momento in cui il frontman ha “organizzato” un wall of death tra il pubblico!
Dopo un’oretta scarsa, però, arriva anche per loro il momento di concludere l’esibizione.

Satyricon

Un’attesa di pochi minuti ed è il momento degli headliner: i Satyricon arrivano qui per presentare l’ultimo album “Deep Calleth Upon Deep”.
Sicuramente tra le certezze della vita possiamo annoverare la qualità dei concerti della band norvegese: una precisione chirurgica che aumenta anno dopo anno, suoni avvolgenti in grado di trasportarvi in un’altra dimensione e carisma da vendere confermano, ad ogni live, quanto i Satyricon siano dei professionisti con la “p” maiuscola. Non c’è troppo spazio per battute e contatto col pubblico nel freddo ambiente del black metal: a infiammare gli animi basta e avanza la musica.
L’esibizione di questa sera è incentrata soprattutto sulla “nuova era” dei Satyricon: in particolare, oltre ovviamente che dall’ultimo arrivato, la scaletta attinge da “The Age Of Nero” e “Now, Diabolical” con qualche sporadica concessione a “Volcano”.
Tranquilli, so cosa vi state chiedendo: non sono mancate le chicche da “Nemesis Divina”, ovvero l’irrinunciabile “Mother North” e “Transcendental Requiem Of Slaves”, pezzo finale che ha contribuito a rendere leggendario il suo album di appartenenza. Inutile specificare il visibilio del pubblico!

Sono state accolte piuttosto bene anche le canzoni del nuovo arrivato in casa Satyricon, come la titletrack e “The Ghost Of Rome”. Con un titolo del genere è chiaro l’omaggio all’Italia, paese molto amato da Satyr, che lo sceglie regolarmente per le sue vacanze (e anche per il business, vista la produzione di vini); il brano infatti viene introdotto da un breve discorso del frontman (uno dei pochi momenti in cui abbandonerà il personaggio di Satyr per fare posto alla persona di Sigurd) al riguardo. Ci racconta anche di come, al momento di organizzare il tour italiano, abbia insistito per suonare a Bologna anziché a Milano: ed ecco che l’anticipo di un’ora è subito perdonato!

Ho parlato di “nuova era” per dare un’idea cronologica delle canzoni scelte per questa esibizione: volendo dare invece un’idea più tematica, potrei dire che ciò che accomuna i pezzi di questa scaletta è la loro capacità di suscitare nello spettatore un’irrefrenabile voglia di scatenarsi.
Hanno già inventato il termine “black’n’roll” per riassumere questo concetto, ma trovo che nel caso dei Satyricon non sia del tutto calzante. In loro infatti mancano l’attitudine e la “grezzuria” del punk, che lasciano il posto a suoni sinuosi ed elaborati. È comunque impossibile rimanere fermi sulle note di pezzi come “Fuel For Hatred”, “Now, Diabolical” o “Black Crow On A Tombstone”.
Come da copione, dopo “Mother North” il gruppo scende dal palco, lasciando gli astanti un po’ perplessi per la durata non particolarmente estesa del concerto (un’ora e un quarto).
Ma chi li ha già visti almeno una volta sa che manca ancora qualcosa, che non è finita qui, e infatti poco dopo eccoli tornare indietro, a godersi il calore e le incitazioni a continuare dei fan.
Ancora posto per tre pezzi ma dopo “K.I.N.G.”, lasciata come gran finale per concludere con una bomba di energia, siamo davvero giunti al termine.

Con all’attivo una discografia del genere sarebbe possibile andare avanti per altre due ore: personalmente ho un po’ sentito la mancanza di qualche brano tratto da “Rebel Extravaganza” e sono sicura che a nessuno dispiacerebbe risentire qualcosa dai primissimi e marcissimi album della band.
Chissà, magari un giorno i nostri ci delizieranno con un concerto che ripercorre tutta la loro carriera, nel frattempo ci portiamo a casa il ricordo di una serata decisamente memorabile.

Setlist Satyricon

Midnight Serpent

Our World, It Rumbles Tonight

Black Crow On A Tombstone

Deep Calleth Upon Deep

Walker Upon The Wind

Repined Bastard Nation

Commando

Now, Diabolical

To Your Brethren In The Dark

The Ghost of Rome

Transcendental Requiem Of Slaves

Mother North

The Pentagram Burns

Fuel For Hatred

K.I.N.G.

Live report di Martina D’Errico. Foto di Michela Olivieri. Di seguito altri scatti della serata:.

Fight The Fight:

Suicidal Angels:

Satyricon:

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