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Il braccio e la mente, ecco come definirei gli Sweet & Lynch, che continuano ancora piacevolmente il loro progetto con l’uscita del secondo lavoro intitolato: “Unified”. Le fondamenta della formazione sono gli indiscussi talenti di due storici artisti che hanno fatto la storia dell’hard rock mondiale: il chitarrista/vocalist Michael Sweet degli Stryper e l’iconico chitarrista George Lynch (Lynch Mob, Kxm, ex-Dokken), che insieme al bassista James Lomenzo (ex Megadeth, White Lion, Black Label Society) e al batterista Brian Tichy (The Dead Daisies, ex-Whitesnake), riescono a creare un hard rock melodico, carico di energia e fatto di tanta passione.
Il guitar hero Lynch in questo disco è il “braccio” che ha concepito ed eseguito dei riff fenomenali come nella bella “Make Your Mark”, mentre Sweet è la “mente” ed ha curato tutte le parti melodiche e i testi delle canzoni facendo uscire dal suo cilindro delle ottime idee come la superlativa composizione in stile rock prog di “Walk”, che con il suo ritmo, i suoi cori epici, la sua melodia e i cambi di tempo ricorda gli intramontabili Queen, ma all’inizio della song si sente, addirittura, l’influenza funky dei conterranei Red Hot Chili Peppers, perché il singer canta come se fosse Anthony Kiedis.
La combinazione di voci potenti in stile anni ’80 del gruppo è immediatamente riconoscibile dal lavoro di chitarra e dalla sezione ritmica propulsiva di Lomenzo e di Tichy, come nell’iniziale e orecchiabile traccia hard rock “Promised Land” dove creano una mescolanza musicale incredibile e la voce esperta ma anche aggressiva di Sweet sembra quella di un metallaro indemoniato. Questo disco sembra dare agli americani l’opportunità di operare al di fuori di confini musicali più conosciuti con le loro storiche band e di allungare veramente le ali verso un futuro promettente e forse ricco di spunti interessanti.
Il tradizionale metal degli anni ‘70 e ‘80 si nota in quasi tutte le composizioni, ma si unisce con il rock tradizionale diventando una solida roccia melodica, sfornando così una ricetta o uno stile che soddisferà i più affamati e appassionati di questo genere che troveranno il suono adatto alle proprie orecchie, come nella decadente e tenebrosa “Afterlife”.
I capolavori sono dietro l’angolo e lo capirete ascoltando le prime note della ballata “Tried & True” che rallenta, con il suo ritmo lento e blues, la velocità iniziale del disco. La successiva title track “Unified” è sicuramente il miglior pezzo dell’album perché ha un ritornello incredibile che fa venire i brividi al primo ascolto, grazie anche ai cori, alla voce del frontman e all’assolo di chitarra che ci porta a sognare ad occhi aperti un mondo migliore.
Scorrendo l’ascolto del cd non ci sono pezzi che fanno impazzire per originalità, perché a parte la semi ballata elettrica “Better Man” che contiene un riff superlativo di Lynch, il vigore e la forza avvertite nelle prime tracce perdono la potenza e si addolciscono come nel lento e corale “Bridge Of Broken Lies”, che neanche a farlo apposta attira l’attenzione sempre grazie al magnifico assolo e al grande lavoro di chitarra del mirabile ed infallibile guitar hero Lynch.
Se adorate la musica degli Stryper, dei Dokken, dei Revolution Saints e comunque amate un hard rock melodico che trasuda esperienza, passione, melodia e tradizione allora siete nel posto giusto perché questo platter merita il vostro interesse e unifica la nostra voglia di ascoltare della buona musica.
Rispetto all’esordio del 2015 – con il disco “Only To Rise” – i quattro maestri dell’hard and heavy fanno un passettino indietro a livello compositivo perché con coraggio stanno cercando di sperimentare con qualche spunto qualcosa di nuovo, più duro e orientato verso altri stili, ma senza mettere ancora del tutto a fuoco i loro obiettivi. “Unified” è un buon lavoro che piacerà a chi li segue e conosce da tanto tempo ma rappresenta una fase di transizione e si spera di evoluzione positiva per il futuro.
Il pianeta musicale è nelle nostre mani e, come rappresenta la copertina del disco, ci troviamo davanti ad un mondo diviso e che purtroppo per vari motivi si sta sbriciolando sotto i nostri occhi. Cerchiamo, quindi di ricomporre il puzzle partendo dall’ottima musica dei californiani Sweet & Lynch e chissà, forse un giorno avremo un mondo migliore, unificato e forse in pace.
I nostri quattro eroi ci stanno provando e non ci resta altro che seguirli nel continuo di questa loro brillante avventura.
Tracklist:
1 – Promised Land
2 – Walk
3 – Afterlife
4 – Make Your Mark
5 – Tried & True
6 – Unified
7 – Find Your Way
8 – Heart Of Fire
9 – Bridge Of Broken Lies
10 – Better Man
11 – Live To Die
Line-up:
Michael Sweet – voce e chitarra
George Lynch – chitarra
James Lomenzo – basso
Brian Tichy – batteria
Sito ufficiale: http://www.sweetandlynch.com/
Facebook: https://www.facebook.com/SweetLynch
Etichetta Frontiers Records – http://www.frontiers.it