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Chi mi conosce da tempo, sia personalmente che come “scribacchino”, ricorderà perfettamente le mie lunghe e intense battaglie a sostegno del metal Old School, datato e di “vecchio stampo”, ma non sempre per questo inattaccabile e difendibile.
I nipponici Loudness appartengono a questo meraviglioso universo Heavy Metal anni ’80, di cui sono stati dei degni rappresentanti e portabandiera non solo in madrepatria, ma anche negli States e da noi in Europa, dove hanno sempre riscosso un buon seguito e successo.
Personalmente ho sempre avuto una simpatia ed ammirazione particolare per il quartetto di Osaka, essendo peraltro un cultore del Giappone in senso generico, seguendoli sin dagli esordi, da quel lontano “The Birthday Eve” del 1981, dove lo storico e attualmente ancora oggi in forza singer Minoru Niihara cantava in un’inglese molto imperfetto e a tratti, oserei dire, quasi imbarazzante. Spesi parecchi soldini all’epoca per acquistare “Live-Loud” in doppio CD della SHM/JAP e “Disillusion” con la doppia versione (1 CD in inglese + 1 CD in madrelingua giapponese).
In questo arco di tempo, ho avuto anche modo (anche se solo recentemente) di vederli in azione ben tre volte live, dove le grandi capacità tecniche e i virtuosismi chitarristici di Akira Takasaki sono di fatto fedelmente riproposte sul palco, anzi, magistralmente riarrangiate per dare ancor maggior vigore e intensità ai pezzi! Sono quindi un fan dei Loudness, certamente, ma non sono ottuso e di parte…”Rise To Glory”, l’ultima fatica discografica in ordine cronologico, lascia più di qualche perplessità e viene naturale porsi lecitamente un quesito…Era ancora davvero necessario un nuovo disco nel 2018? La risposta è (purtroppo) tassativamente… No!
Sgomberiamo subito il campo da “incomprensioni” …. ”Rise To Glory“ è tutt’altro che un disco brutto, è solo un prodotto inutile, che nulla toglie ma neppure niente aggiunge alla pluridecorata carriera dei Loudness. Takasaki & Co., potrebbero girare il mondo altri vent’anni con la quantità di classici che affiorano dai molteplici capolavori del passato, senza dovere per forza dimostrare più niente a nessuno, se non a sè stessi. E proprio sul loro grande passato si pone l’altra domanda … che senso ha l’accostamento di un’ intero cd di “vecchi pezzi“, tutti estratti dei primi tre album, inseriti come bonus disc??? Semplice operazione nostalgia o paura inesorabile di un presente che non può reggere il confronto col passato e da qui la scelta di “giocare facile” con una manciata di brani sicuri ripescati, operazione tra l’altro questa che puzza tanto di mascheratura dei nuovi brani certamente inferiori? Io propenderei più per questa tesi in effetti …”Rise To Glory“, a dirla tutta, contiene alcuni pezzi nel suo insieme molto buoni e interessanti, come “The Voice”, “Massive Tornado”, o la strumentale “Kamasutra“, in cui emergono tutta la tecnica e bravura di un Takasaki ingiustamente sottovalutato come Guitar-Hero in questi anni, ma che -secondo chi scrive – merita invece un posto accanto ai più grandi chitarristi metal di tutti i tempi.
Il problema è che tutto questa qualità musicale i Loudness l’avevano già fatta, strafatta e superata di gran lunga 20 anni orsono!
In conclusione, ritengo “Rise To Glory“, un lavoro discreto, suonato in pieno Loudness style al 100%, senza alcun dubbio, ottimamente prodotto e curato nel packaging, ma in definitiva totalmente inutile. Personalmente consiglio questo disco solo ai fans sfegatati della prima ora o ai completisti incalliti, a tutti gli altri invece, suggerisco di andare a riscoprire le loro origini, investendo i propri quattrini su capolavori immortali quali “Lighthing Strikes“, “Hurrycane Eyes”, “Thunder In The East”! E comunque sia .. lunga vita ai Loudness e al Sol Levante !
“Rise To Glory“ però, per quanto risulti “riempitivo”, supera di gran lunga tanta robaccia blasonata in commercio oggigiorno.
Tracklist:
CD1
1. 8118 (Instrumental)
2. Soul On Fire
3. I’m Still Alive
4. Go For Broke
5. Until I See The Light
6. The Voice
7. Massive Tornado
8. Kama Sutra (Instrumental)
9. Rise To Glory
10. Why And For Whom
11. No Limits
12. Rain
13. Let’s All Rock
CD2
14. Street Woman
15. The Law of Devil’s Land
16. Loudness
17. In the Mirror
18. Black Wall
19. Rock Shock (More And More)
20. Lonely Player
21. Devil Soldier
22. Burning Love
23. Angel Dust
24. Road Racer
25. Rock the Nation
26. To Be Demon
Line-up:
Minoru Niihara – voce
Akira Takasaki – chitarra
Masayoshi Yamashita – basso
Masayuki Suzuki – batteria
Sito ufficiale: http://www.loudnessjp.com
Facebook: https://www.facebook.com/LOUDNESS_OFFICIAL-222003877819441/
Etichetta earMUSIC – http://www.ear-music.net