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Dopo una pausa dai suoi House Of Lords, James Christian (marito della famosa cantante Robin Beck) pubblica, a distanza di cinque anni, in questo prolifico 2018, un album solista di puro AOR, accompagnato da artisti importanti che lo aiutano a esprimere dall’intimo del cuore il proprio amore infinito per la musica melodica.
Il raffinato cantante, compositore e produttore, ritorna con il suo quarto album in studio dal titolo “Craving”: registrato nel suo studio in Florida, lo statunitense si presenta in questo disco con i contributi di altri veterani del rock melodico internazionale, tra cui Tommy Denander, Jimi Bell, Clif Magness e il nostro Alessandro Del Vecchio. Il risultato finale è un altro piacevole album di melodic rock in pieno stile AOR, che esalta il lato sonoro più soft dell’artista, rispetto ai suoi lavori con la band madre degli House Of Lords.
Le iniziali e corali “Heaven Is A Place In Hell” e “Wild Boys” sono dei pezzi rock, orecchiabili e con qualche buon groove ma il seguito del platter si addolcisce prendendo la piega dell’AOR più leggero. Con la pop/rock “Craving”, con “Jesus Wept” e con “World Of Possibility” si ha in primo piano la chitarra acustica, il pianoforte e parti interessanti di sintetizzatore, che il sottoscritto non ama follemente ma che sono azzeccati in queste tre tracce. I riff di Tommy Denander in “Sidewinder”, per fortuna, ridanno in generale all’opera un potente hard rock e uno spassoso assolo di chitarra, così come nella trascinante “Black Was Not Black”, con la chitarra ruvida di Bell. Questa è una canzone che l’intelligente Christian avrebbe potuto inserire per il prossimo album degli House Of Lords, ma giustamente ha pensato di inserirla in questo lavoro, che rischiava di diventare troppo monotono e piatto. Non mancano le sorprese come nella carina “I Won’t Cry” che con i suoi intrecci vocali si piazza a cavallo tra l’AOR tradizionale e il classico blues.
Quest’attesa dall’ultimo lavoro solista credo abbia fatto bene alla sua creatività, ma non tanto alla produzione e agli arrangiamenti delle canzoni perché nel complesso sono semplici e a tratti scialbi come se fossero meno importanti. Di contro, la splendida voce dell’americano offre all’ascoltatore un’esperienza gratificante e unica, mettendo in secondo piano alcune lacune.
La sua maturità di cantautore e performer la troviamo nell’intimistica e malinconica “If There’s A Good” e nella tranquilla e religiosa “Amen”. Che aggiungere di più? Con questo disco James bada al sodo e incontra, di nuovo, i gusti dei suoi fans con un’altra versione di rock melodico ben creata e con un altro soddisfacente album d’intramontabile AOR. Alla fine niente di eccezionale per questa nuova fatica di James Christian ma in ogni caso lo consiglio a chi ama nel profondo questo genere e a chi, con questo sound, sogna ad occhi aperti!
Tracklist:
1 – Heaven Is A Place In Hell
2 – Wild Boys
3– Craving
4 – Jesus Wept
5 – World Of Possibility
6 – Sidewinder
7 – I Won’t Cry
8 – If There’s A God
9 – Love Is The Answer
10 – Black Wasn’t Black
11 – Amen
Line-up:
James Christian – voce e chitarra
Billy Seidman – chitarra
Tommy Denander – chitarra, basso e tastiera (“Wild Boys”, “Love Is The Answer”, “Sidewinder”, “I Won’t Cry”)
Jimi Bell – chitarra (“Black Wasn’t Black”)
Pete Alpenborg – chitarra e basso (“Jesus Wept”)
Alessandro Del Vecchio – tastiera (“Jesus Wept”)
Clif Magness – tutti gli strumenti (“Craving”)
Josh Freese – Drums (“Craving”)
Sito ufficiale: http://www.jameschristianmusic.com
Facebook: https://www.facebook.com/james.christian.9406
Etichetta Frontiers Records – http://www.frontiers.it