Praying Mantis – Gravity (2018)

Titolo: Gravity
Autore: Praying Mantis
Genere: Hard Rock
Anno: 2018
Voto del redattore HMW: 7/8
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La mantide extraterrestre dei Praying Mantis ritorna dallo spazio temporale in questo entusiasmante 2018, afferrando con le proprie zampe il mondo della musica per salvarlo e orientarlo, si spera, verso la giusta direzione. Versatili quanto basta, gli inglesi strizzano l’occhio a vari generi, ma sempre con equilibrio e con uno stile unico. L‘undicesimo album in studio, dal titolo: “Gravity” non è altro che un miscuglio di hard rock, un po’ di heavy metal e un sottofondo di AOR che addolcisce il lavoro e il sound del disco ma senza creare confusione o intrecci strani.
Dopo la ricezione molto positiva dell’ultimo album in studio della band, “Legacy” del 2015, il nuovo lavoro vede la band tornare con un set ispirato e con la stessa line-up composta dagli ultimi due arrivi, Jaycee Cuijpers e Hans In’t Zandt (rispettivamente voce e batteria), che hanno veramente fornito una nuova dimensione al processo di scrittura e un grande supporto live, come nell’ultima edizione del Frontiers Rock Festival. Insieme ai membri fondatori, Tino e Chris Troy e al chitarrista Andy Burgess, sono stati importanti non solo nella stesura delle nuove canzoni, ma nel fornire una nuova visione in termini d’ingegneria del suono e di produzione.
I Praying Mantis sono una band storica di hard rock melodico, formati dai fratelli Troy nel 1973 e insieme a gruppi come Iron Maiden, Def Leppard, e Saxon, hanno guidato il movimento NWOBHM (New Wave Of British Heavy Metal) ma purtroppo con poca fortuna  di vendite discografiche e di fama rispetto ai connazionali citati prima. Gli inglesi sono diventati nel tempo, comunque, una delle band più influenti del NWOBHM, anche se negli ultimi anni il baricentro del loro suono si è spostato verso l’AOR.
La corale opener “Keep It Alive” ci mostra una band che riesce a creare dei riff heavy potenti e melodici, con un connubio riuscito tra le chitarre di Troy e Burgess, con il vocalist John Cuijpers che mostra tutto il suo repertorio di bravura. Le ballate iniziano con “Mantis Anthem”, che ha un inizio di tastiera e un coro che fanno serrare i pugni, creando un’atmosfera melodica tranquilla e rilassante..
“Time Can Heal”, è la canzone più bella dell’album in pieno stile AOR, con la voce solista dell’olandese Cuijpers che potrebbe ipnotizzare perfino un cobra per quanto è profonda e convincente. Ottima l’aggressiva e retrò hard rock “39 Years”, dallo stile anni ’80 e la title track “Gravity”, che possiede un inizio di basso e di batteria al fulmicotone e prosegue con una melodia che rimane in mente all’infinito. Il classico rock di “Ghosts Of The Past” ha un intro quasi sinfonico e prepara l’ingresso della calda e rauca voce del frontman che anche stavolta lascia il segno con il suo timbro vocale. La successiva ballata “Destiny In Motion” è un brano AOR con un’anima rock e un songwriting coinvolgente. Le tracce finali calano d’intensità e di mordente ma rimangono sempre armoniose e piacevoli all’ascolto, come il grazioso lento “Foreign Affair”.
I ritmi cadenzati di “Final Destination” sono la buona chiusura di un’opera che trasuda emozioni e tecnica da tutti i lati, affascinando l’ascoltatore dalla prima all’ultima nota musicale. “Gravity” è in sostanza un disco ispirato, spensierato ed allegro, che ha la sua forza nelle melodie orecchiabili e pop-soft ma allo stesso tempo accattivanti e invoglianti.
La mantide d’acciaio dei Praying Mantis è ritornata in tutto il suo splendore con meno metal ma con tanta qualità e stile, cercando di farsi apprezzare da un business che per paura e ignoranza l’ha sempre emarginata e sottovalutata.

Tracklist:

1 – Keep It Alive
2 ­– Mantis Anthem
3 – Time Can Heal
4 – 39 Years
5 – Gravity
6 – Ghosts Of The Past
7 – Destiny In Motion
8 – The Last Summer
9 – Foreign Affair
10 – Shadow Of Love
11 – Final Destination

Line-up:

John Cuijpers – voce
Tino Troy – chitarra e cori
Chris Troy – basso e cori
Andy Burgess – chitarra e cori
Hans In ‘t Zandt – batteria

Sito ufficiale: www.prayingmantis.rocks
Facebook: https://www.facebook.com/PrayingMantisUKRockMetal/
Etichetta Frontiers Records – http://www.frontiers.it

2 commenti su “Praying Mantis – Gravity (2018)”

  1. AVREBBERO TUTTE LE CARTE IN REGOLA PER ESSERE SPINTI ANCHE IN ITALIA ATTRAVERSO I CANALI GIUSTI. UN VERO PECCATO NON CONDIVIDERE IL LORO SOUND! FANTASTICI!

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